OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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giovedì 30 luglio 2020


PESTO DI BASILICO

INGREDIENTI: BASILICO 150 GR. – MANDORLE SGUSCIATE: 50 GR. – PECORINO ROMANO: 50 GR. – OLIO EVO:MEZZO BICC HIERE DA VINO – OLIO DI GIRASOLE: MEZZO BICCHIERE DA VINO – SALE:QB. – AGLIO: UNO SPICCHIETTO

TEMPO: 15 MINUTI -  DIFFICOLTA’: SEMPLICE – DOSI:LIBERE

Questo pesto non ha nulla a che fare con quello genovese o alla genovese.
In un robot da cucina mettere le mandorle bianche sgusciate e frullarle per bene riducendole in microscopici granelli. Aggiungere ora le foglie di basilico e frullare fino ad avere una salsa piuttosto compatta. Aggiungere ora il formaggio e lo spicchio di aglio privato della sua anima e spremuto con l’apposito strumento. Frullare per bene. A questo punto versare dapprima l’olio evo e dopo una bella frullata quello di girasole. Regolare di sale. E tutto è fatto.
Con questo pesto si possono condire le TROFIE che ho preparato nel modo seguente modo con i seguenti ingredienti:

FAGIOLINI: 100 GR. – PATATE: 250 GR. – TROFIE: 250 GR. – FORMAGGIO GRANA: 70 GR.



In una pentola con acqua in ebollizione normalmente salata versare i fagiolini tagliati in due pezzetti. Dopo cinque o sei minuti aggiungere la patate ridotte in pezzi non troppo piccoli e cuocerle fin quando saranno cotte, ci vorranno dieci o dodici minuti. Togliere dalla pentola le verdure e metterle in una zuppiera. Condirle con poco pesto. Nell’acqua ancora in bollore versare le trofie e quando saranno cotte scolarle e metterle nella zuppiera con le verdure. Aggiungere un  mezzo mestolino di acqua di cottura e quattro cucchiaiate di pesto. Rimestare con delicatezza e cospargere il tutto con il formaggio grattugiato.
     VIVA L’ITALIA E LA RIVIERA LIGURE !!!

martedì 28 luglio 2020


LE FRISELLE A MODO MIO





INGREDIENTI: SEI FRISELLE INTEGRALI – POMODORINI CILIEGINI O PICCADILLY:250 GR. – CETRIOLO:UNO NON MOLTO GRANDE – PEPERONI ARROSTITI: 100 GR. – OLIO EVO: MEZZO BICCHIERE DA VINO ABBONDANTE – SALE ED ORIGANO: QB.

TEMPO 30 MIN – DIFFICOLTA’ – FACILISSIMA – DOSI PER 5 PERSONE

Le friselle sono ciambelle di pane biscottate tipiche del sud Italia, ...  in particolare della Puglia.
Ricordo che durante la mia spensierata giovinezza a Foggia vi era nella estrema periferia della città una trattoria di campagna il cui menù era rappresentato da friselle al pomodoro e peperoni arrostiti, null’altro. Ovviamente con birra o vino bianco freschissimo e stelle sulla nostra testa !
Io le ho preparate in questo modo. Ho passato sotto l’acqua corrente le friselle bagnandole per bene ma per qualche secondo. Le ho poi messe su un piatto largo e le ho condite con un pizzico di sale, uno di origano ed infine un giro di olio evo.
In frullatore ho messo dei pomodorini ciliegini o piccadilly e li ho frullati molto velocemente evitando che diventassero….liquidi. Li ho conditi  con sale ,origano ed olio evo e li ho distesi sulle friselle sulle quali ho fatto scendere un filo di olio evo. Ho pelato un piccolo cetriolo e ridotto in piccoli cubetti, messi un una ciotola e conditi con sale e origano.Ho messo sulle friselle questim dadini.
Avevo in casa dei peperoni arrostiti e già conditi con prezzemolo, aglietto ed olio. Ho frullato brevemente i peperoni e li ho distesi su altre friselle irrorandoli con un po’ di olio in cui erano conservati.Nella foto le friselle con i cetrioli sono quelle al pomodoro, le altre sono quelle con i peperoni.
Le friselle devono un po’ riposare e dopo circa un’ora saranno pronte da mangiare. Risulteranno croccanti se avranno inglobato poca acqua all’inizio. E’ una preparazione estiva molto gustosa.

lunedì 27 luglio 2020


LASAGNE BIANCHE       

                   

INGREDIENTI: CIPOLLA BIANCA: UNA MEDIO GRANDE – CAROTA: UNA ANCHE MEDIO GRANDE – ZUCCHINE:500 GR. – PANNA DA CUCINA: 200 ML – BESCIAMELLA: DUE CONFEZIONI DA 500 ML. ( da non usare tutta ) -  FORMAGGIO GRANA: 150 GR. – OLIO EVO: SEI CUCCHIAI – NOCE MOSCATA: UN PIZZICO – SALE E PEPE: QB. – LASAGNE DEL SUPERMERCATO PAM: UNA CONFEZIONE DA 250 GR.

TEMPO: 60 MIN -  DIFFICOLTA’: FACILE – DOSI PER 5 PERSONE

Ho visto che nel mio frigo vi erano alcuni prodotti non utilizzati a causa di un rinvio di una festa famigliare ed ho pensato bene di utilizzarli per farne una invitante lasagna bianca. Ecco  il procedimento!
Ho affettato molto sottilmente la cipolla, la carota e le zucchine. In una padella anti aderente ho versato l’olio, ho aggiunto la cipolla ed ho cominciato a soffriggerla a fuoco moderato. Dopo cinque minuti ho aggiunto la carota e dopo altri cinque o sei minuti ho aggiunto anche le zucchine. Ho continuato la cottura fin quando le verdure sono apparse ben cotte. Ho salato e pepato con parsimonia ed infine ho aggiunto la panna da cucina. Ho aggiunto la noce moscata. Dopo un paio di minuti l’intingolo si è ben amalgamato e l’ho tolto dal fuoco lasciandolo raffreddare.
In una pirofila da forno ho versato un po’ di besciamella stendendola per bene, ho messo una prima lasagna e su questa un velo di besciamella poi ricoperta da un primo strato di verdure ben distese. Su questa una manciata di formaggio e poi un velo di besciamella. Sono andato avanti così fin quando ho utilizzato tutte le verdure. Ho ricoperto con besciamella e formaggio ( tutto quello restante ). Ho fatto delle striscioline con l’ultima lasagna non utilizzata e le ho aggiunte, intersecandole tra loro, alla preparazione. Per non fare seccarle in forno le ho coperte ancora con besciamella. Ho utilizzato della besciamella solo il 70% della disponibilità. Ho infornato a 180 gradi per 30 minuti. Mi sembra un esperimento molto ben riuscito!

venerdì 24 luglio 2020


A DIO QUEL CHE E’ DI DIO E
A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE

Solo i paracarri restano fermi sul ciglio della strada…. a meno che non siano investiti e distrutti da auto sbadate.
Quando il Cavaliere apparve sulla scena politica…scendendo in campo, io ne apprezzai l’iniziativa perché ero e sono anti comunista convinto anche se in fondo in fondo mi sentivo socialista.
La commistione tra la sopravvenuta incapacità del politico e la discutibilissima vita privata, e qualche giravolta aziendale determinarono la caduta…..dell’impero di Arcore!
I numerosissimi articoli dei nostri codici permettono una navigazione borderline tanto che un millimetro a destra si è in perfetta regola ed un altro a sinistra fanno di un imprenditore un lestofante.
Se una consorteria di magistrati politicamente schierati decide di applicare la legge normalmente si è nel giusto e nel lecito, se invece a prescindere si afferma “ a quello gli devo spezzare le gambe, lo devo distruggere “ allora si dà vita ad una guerra che ha poco a che fare con l’imparzialità  del giudice.
Sono arciconvinto che Silvio non sia mai stato uno stinco di santo, tutt’altro, che abbia utilizzato diverse ed abbondanti leggi “ ad personam “ ma chi di spada ferisce di spada perisce.
Accerchiato e dileggiato in patria ed all’estero, destinatario di sorrisini francesi e tedeschi, inviato ai servizi sociali ad accudire i vecchietti, spinto ai margini della politica ora sembra che vi sia una resipiscenza, una specie di revisionismo grazie alla bufera nella magistratura ed al suo attivo ritorno in pista assicurando o promettendo aiuto al Conte-Casalino. Sembra che il nostro eroe abbia messo la testa a posto licenziando la sua “ fidanzatina “ Francesca Pascale accompagnandola  alla porta consegnandole un hand bag colmo di euro fiammanti e con la promessa di un “ rimborso spese “ di un milioncino di euro all’anno.
Ora sembra addirittura strano ed assolutamente significativo che “ Il Riformista “ magistralmente diretto da Piero Sansonetti, riconosca e condanni gli abusi ed i soprusi subiti da Berlusconi.
La verità presto o tardi viene sempre a galla e quando emerge la si deve raccontare con dovizia di particolari e con i conseguenti “ mea culpa “; questa è democrazia!
Ecco la prima pagina del “Riformista “ che è tutto un poema.




mercoledì 22 luglio 2020

CARO PRESIDENTE



Caro signor Presidente, ex Presidente del Consiglio, ex Presidente del Milan ex di tutto, del resto è molto meglio essere un “ ex “ che un “ics “.
Tu hai la mia età, 84 anni e mentre io mi sono arreso, purtroppo da un bel po’ di tempo, tu hai inserito nella tua arma migliore un sistema idraulico che ti consente a richiesta, forse spingendo un bottone alimentato da una piletta a bottoncino, un’alza bandiera difficile da ammainare, ovviamente mi riferisco all’asta! Invidia? Sì e tantissima!
Si dice che ad una certa età si raggiunga la così detta “pace dei sensi “ ma credo che tu abbia raggiunto “ i sensi della pace “ modificando ciò che poteva essere modificato a suon di euro.
Per me va bene così! Parafrasando  Timoteo 4:7-9 “”Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa. Ho conservato…..le foto ed i ricordi. Null’altro!
Caro Presidente forse i milioni di euro che ti escono da ogni pertugio del tuo corpicino non ti ha fatto fare due conti, quei conti che la massaia fa per farli quadrare.
Ora la tua penultima??!!?? fiamma, Francesca Pascale, così come riporta un comunicato di Forza Italia ( ennesima commistione tra mutande e politica ), è stata liquidata con una buona uscita di 20 milioni ed un mantenimento di un milione di euro all’anno. Per quanto tempo? Finché sei in vita tu oppur lei? In quest’ultimo caso i tuoi discendenti saranno non poco incazzati ( scusatemi il termine ). Ora procedendo nella scelta delle tue “ sostenitrici “ da F.I. così come avvenne per Francesca, ti sei attovagliato con un’altra esponente della tua organizzazione politica, una tale Marta Fascina, classe ’90, nativa calabrese di Melito Porto Salvo ma cresciuta a Portici , deputata di Forza Italia alla prima legislatura. La Pascale è di Napoli, la Fascina è di Melito Porto San Salvo ma cresciuta a Portici, sembra che il nostro indistruttibile nonnino ami pescare nelle rigogliose acque del sud!
Tu caro ex sei comunque un imprenditore di successo e come mai non ti sei chiesto cosa ti siano costati e ti costino tutt’ora gli incontri amorosi a tutti i livelli? Sai che con miserrimi compensi puoi soddisfare gli eterni fuochi con ragazze “ mono uso “ ( absit iniura verbis ) che uniscono la tua soddisfazione – sempre che il sistema idraulico funzioni e non si inceppi – al loro dileguamento senza null’altro a chiedere? Ok forse non sai come spendere i tuoi capitali, i tuoi tanti capitali e quindi ti accoppi qua e là costi quel che costi! Caro Presidente con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima ti invidio. Mi sono ora guardato allo specchio e sono tutto verde. Pazienza , c’è chi nasce ricco e può tutto e chi nasce povero e non può nulla, c’è chi conserva la ricchezza e chi la dignità. Io sono povero !!

martedì 21 luglio 2020

RELIGIOSI E LAICI
Di ieri è la notizia che il Santo Padre ha deciso o stia per decidere che, in mancanza di sacerdoti, matrimoni e battesimi e forse qualche altra funzione sia officiata da laici come diaconi o altre persone di provata fede e rettitudine. Bene, ma perché tutto questo? Credo per la strisciante scristianizzazione. La Francia è capostipite di questa realtà. Noi siamo leggermente più….” cristiani” per la presenza del Vaticano con tutte le alte gerarchie e la capillare presenza di parrocchie e parrocchiette. Da tanto tempo stigmatizzo la perdita della sacralità nelle funzioni religiose. I canti sacri sono espressione di compositori parrocchiani che vorrebbero emulare celeberrimi maestri compositori come Marco Frisina, ma con scarsissimi risultati. Non vedo la ragione di cambiare un canto liturgico, da tutti conosciuto sostituendolo con un altro del quale si conoscono soltanto le parole. I bimbi un tempo partecipavano alle funzioni in grande raccoglimento, certo qualche bimbetto o rideva o disturbava l’amichetto accanto, ma l’atmosfera era sacra e partecipativa. Ho visto e l’ho scritto in un altro post datato che i bimbi, guidati da catechisti e volontari cantano inni accompagnandoli con saltelli e battimani come se stessero partecipando ad una gara ginnica. La medicina ha fatto passi da gigante sottraendo al Padre Eterno il merito della impetrata guarigione. Il merito è tutto del primario! Ricordo che un primario in visita nelle corsie di un ospedale chiedeva o pretendeva che i malati togliessero le immagini sacre poste sui comodini o attaccate con lo scotch alla spalliera del letto perché diceva che se la guarigione fosse stata raggiunta il merito sarebbe stato del santo o della madonna, al contrario se la malattia non fosse stata debellata la colpa sarebbe stata del medico! Guerre, carestie e pestilenze inevitabilmente spingevano a chiedere con preghiere, fede ed insistenza la grazia direttamente al Signore o ad uno o più intercessori.
Meglio così che si vive in pace e non si sia costretti a chiedere il superiore intervento!!
Pestilenze a parte devo sottolineare anche le physique du rôle dei Papi che hanno preceduto Bergoglio, Papi che erano l’immagine della bontà come Giovanni Paolo I, Papa Luciani. Il nostro Papa attuale sembra più un sindacalista purtroppo regnante in un momento in cui scandali di ogni genere invadono e pervadono la Chiesa, scandali finanziari, affarismi di ogni genere, speculazioni immobiliari molto chiacchierate e tutto questo utilizzando l’obolo di San Pietro destinato alle offerte per i poveri e per opere di carità e misericordia. Nella dichiarazione dei redditi come si fa a destinare l’otto per mille alla chiesa cattolica pensando che tale obolo venga poi impiegato per l’acquisto di immobili a Londra?
Credo poi che il corona virus abbia assestato un micidiale uppercut alla partecipazione ai sacri riti come la Santa Messa. Non si poteva andare in chiesa e si poteva assistere alla Messa in casa davanti al televisore irradiata dalla RAI e da MEDIASET, visione e partecipazione essenziale senza canti strani e stonati e senza distrazioni ( a parte girare di tanto in tanto il sugo per le orecchiette ). Questa comodità ci spingerà sempre più al rapporto diretto con Dio graziandoci delle prediche lunghe e sconclusionate.
Si dice che i seminari sono leggermente “ vuoti “, che le vocazioni sono latitanti, che i giovani aspiranti sacerdoti scelgano questa via per problemi esistenziali anche se non si deve generalizzare.
Credo che proibire il matrimonio dei preti sia come assistere agli ultimi combattimenti dei giapponesi.
E’ pura retorica affermare che il prete debba conservarsi casto e puro ( quanto mai ?) e che di figli ne ha tanti quanto sia numeroso il gregge da guidare. La realtà è una e sconsolante. Preti pedofili che non sono tanti, ma anche uno solo scoperto se mai in  macchina con un bimbo o una bimba fa notizia e scandalo data la tipicità del pedofilo. La cronaca esibisce la cattiva notizia eclissando la buona ( e ce ne sono ) dandoci la percezione che tutto sia peccato e miseria. Occorre a mio modesto avviso una svolta epocale, persone buone di provata fede e di ottimi costumi non faranno certo sfigurare il buon sacerdote che accarezzando i propri figli sa bene come farlo con i bimbi a lui affidati. Ci vorrebbe un altro Papa, come Giovanni XXIII, un Papa che sia il parroco di tutti che saluti la folla con “ Dio sia lodato “ e non con buongiorno o buonasera! Chissà se farò in tempo a vedere queste svolte nella Chiesa di Dio altrimenti diventeremo tutti protestanti con un rapporto diretto con il Padre Eterno senza intermediari se mai occupati ad organizzare speculazioni edilizie !

lunedì 20 luglio 2020

VALENTINO ROSSI E LA FERRARI
 CHE BELLA ACCOPPIATA !


Vorrei dedicare a Valentino Rossi una bella canzone cantata da Charles Aznavour: Devi sapere !

Devi sapere ancor sorridere
Quando il bel tempo se ne va',
E resta solo la tristezza,
E giorni di infelicita',
Devi sapere, che in questa angoscia
La dignita' devi salvar,
Malgrado il male che ti senti
Devi partir senza tornar,

Non so perché una leggenda dello sport debba finire quasi schernito ed umiliato da forze più giovani, meglio equipaggiate e ben protette dalle loro case madri che possono bene spendere tempo e sostanze su carriere che paiono essere appena all’inizio.
Valentino Rossi, simpaticissimo, nove volte campione del mondo non ha la moto giusta, non guida come il suo solito e conseguire un podio resta il sogno proibito del momento.
Valentino ha soldi a sufficienza, ha una storia da proteggere, ha soprattutto una dignità. Imboccare il viale del tramonto non è bello. I veri campioni lasciano al top della loro fortuna sportiva, lasciando un ricordo bellissimo, incancellabile: Campione per sempre!
Ieri Valentino si è ritirato quando era decimo o undicesimo e senza alcuna possibilità di migliori piazzamenti mentre i suoi compagni di scuderia volavano verso il successo di gruppo.
Caro Valentino, grazie di tutto, grazie delle gioie che ci hai regalato, grazie delle emozioni vivissime, grazie per la tua guida tanto spericolata quanto redditizia, ma ora torna a casa, goditi la….vecchiaia. diventa manager a tempo pieno della tua scuderia, alleva i rampolli futuri campioni del mondo e se proprio non puoi fare a meno di guidare, sali su una vespa e goditi il panorama. Voglio pensarti nove volte campione del mondo, colui che ha vinto in tutte e tre le categorie e non vederti appoggiato sconsolato ad un muretto perché o tu o la tua moto avete dichiarato forfait. Ieri comunque non sei stato l’unico ad amareggiarci la giornata. La gloriosissima scuderia, la Ferrari è stata umiliata, addirittura doppiata in pista, la Ferrari, è l'unica squadra ad aver partecipato a tutte le stagioni di Formula 1 ed è quella che detiene il maggior numero di record, tra cui quindici titoli piloti (il primo conquistato nel 1952 con Alberto Ascari e l'ultimo conseguito nel 2007 con Kimi Räikkönen) e sedici titoli costruttori! Ora la superano anche quelli che usano i monopattini elettrici!!  Mattia Binotto, il team Principal ci dice che se, dico SE, ci sarà un miglioramento questo si avrà nel 2022! Le altre scuderie brillanti non è che abbiano maghi motoristi, telaisti ed…elettricisti eppure precedono le rosse in tutti i settori. Insomma ieri è stata una giornata da dimenticare e forse da non prenotare per altre impese motoristiche! Sic transit gloria mundi ! Meglio comperare una poltrona Genesis grazie alla quale si possono fare tante cose: riposare, leggere un buon libro, vedere un ottimo programma televisivo, sollevare le gambe ecc.ecc.ecc.
Mi sovviene una storiella! La mamma alla figlioletta di 9 anni: micina cosa vuoi per il tuo compleanno? E la “ micina “ : mammina per il mio compleanno voglio un tampax! Cosaaaa? E perché mai? Sì mammina perché col tampax posso andare a cavallo, in bicicletta a correre nel parco……………fare lunghe passeggiate!!!!


I " FRUGALI "  CHI SONO MAI?

Frugale: parco, sobrio, detto di persona moderata e semplice nel mangiare e nel bere, e del vitto stesso, ma questo termine attualmente si usa per indicare colui che difende calorosamente sé stesso o le proprie idee, o agisca a proprio vantaggio, sia direttamente, sia sostenendo posizioni di altri analoghe alle proprie. Or bene un tale comportamento esercitato nei ben delimitati confini famigliari è assolutamente encomiabile, ma è deleterio e condannabile se imposto in una comunità la cui essenza vitale dovrebbe essere la condivisione. Io sono europeista, ma non di questa Europa che è il coacervo di tutte le furbizie.
Mark Rutte che viaggia su un auto di seconda mano, che forse mangia da McDonald, membro della Chiesa protestante nei Paesi Bassi, sedicente “frugale “ è Primo Ministro di un paese nordico che vive sulla stupidità altrui e sulla bramosia insaziabile del suo paese. I mali dell’Europa, a mio modestissimo avviso, risiedono principalmente nella enorme differenza tra le diverse fiscalità nazionali. Ogni Stato che se lo può permettere stabilisce un’aliquota fiscale decisamente bassa ma coloro che non possono fare altrettanto devono assolutamente evitare che aziende che vivono e producono da loro stabiliscano la sede legale altrove per beneficiare di aliquote bassissime che assicurano un considerevole beneficio…aziendale !Non è colpa degli imprenditori che vanno ad arricchire paesi “ frugali “ dal momento ci si arricchiscono anche loro, ma lo Stato così impoverito deve assolutamente difendersi utilizzando leggi nazionali o imponendo alla Comunità Europea sostanziali modifiche fiscali.
I padri costituenti della Comunità, o chi per loro, commisero un gravissimo errore stabilendo che le leggi europee fossero prese all’unanimità dando quindi un potere immenso a piccoli Stati come ad esempio all’ Olanda che ha una popolazione di 17,28 milioni di anime ( il 3,87%) contro la comunità europea che  ne ha 446 milioni. Anche le pulci hanno la tosse!
L’Italia ha quasi 60 milioni di abitanti e deve sottostare ai veti di un Rutte qualsiasi che pensa ai fatti propri pensando di vivere e pascolare soltanto in casa propria!!!!
I “ frugali “ sono solo baciati dalla fortuna per non essere “ una famiglia numerosa “ di vivere furbescamente attraendo aziende che trasferiscono loro armi e bagagli portando in dote milioni e milioni di euro. I “frugali” non devono fare altro che sedersi in poltrona, bere un ottimo Whiskey olandese come il Millstone, fumare un altrettanto piacevolissimo sigaro ed aspettare che i loro forzieri si rimpinguino grazie ai furbi ed ai furbastri.
La domanda che mi pongo da diversi anni è sempre la stessa: se vivo tra coloro che aspettano soltanto di mettermi le mani in tasca per fregarmi il portafoglio non è meglio evitare una simile convivenza? E se proprio non sia possibile andarsene non è meglio fare in modo di tagliare le mani ai lestofanti? Se il signor Rutte pone il suo veto “”È veramente cosa buona e giusta,. nostro dovere e fonte di salvezza “” utilizzare anche noi una simile arma? Noi siamo uno dei maggiori contribuenti comunitari e meritiamo rispetto, ma per meritarlo dobbiamo essere determinati e risoluti altrimenti ci tratteranno come il popolo degli spaghetti e dei mandolini, ma con tutti i difetti che abbiamo, noi non siamo solo questo!

sabato 18 luglio 2020


POLPETTONE A MODO MIO

INGREDIENTI: CARNE TRITA MISTA: UN CHILO – UOVA: DUE – PROSCIUTTO COTTO: DUE FETTE LARGHE – ERBETTE O SPINACI: UN BEL MAZZETTO – FORMAGGIO GRANA: 100 GR. – UOVA SODE: QUATTRO O CINQUE – SALE E PEPE: QB.

TEMPO COMPLESSIVO: 60 MIN – DIFFICOLTA’: MEDIA – DOSI LIBERE

Questa ricetta si basa sulla manualità. In una zuppiera mettere la carne trita, le due uova intere, il formaggio grana grattugiato, il sale e, se gradito, il pepe. Impastare per bene. In un pentolino di acqua mettere le uova e farle diventare sode – 8 minuti dall’inizio del bollore, poi metterle a bagno in acqua fredda e sbucciarle. Nel frattempo cuocere la verdura, raffreddarla e strizzarla per bene.
Su un foglio di carta da forno stendere la carne trita lasciandola alta due cm, su questa stendere  le fette di prosciutto cotto, la verdura strizzata e ben distesa ,dopo di che mettere le uova sode una accanto all’altra. Ora arrotolare su se stessa la carne utilizzando il lembo inferiore della carta da forno delicatamente. Fare in modo che prenda la forma di un rotolo che si compatterà con la forza delle dita. Una volta che il cilindro si sia creato procedere accarezzandolo delicatamente in modo che non si apra. Continuare così come se si stesse creando una forma con l'argilla. Fare in modo che non vi siano crepe evidenti. Versare sul polpettone un filo di olio e massaggiarlo con grazia ancora una volta. Sollevare il polpettone con tutta la carta da forno, appoggiarlo su una teglia ed infornarlo a 160 gradi per una quarantina di minuti a forno ventilato. Una temperatura più alta rischierebbe di far aprire il polpettone. Quando si sarà formata una crosticina color nocciola, sfornare il polpettone e lasciarlo raffreddare appena un pò, dopo di che avvolgerlo in carta stagnola fino al momento in cui si dovrà affettare e servire. Ci vuole pazienza e tempo da dedicare alla preparazione, ma la goduria finale sarà impagabile.


venerdì 17 luglio 2020


RIGATONI DELL’ORTOLANO

                                       

INGREDIENTI: CIPOLLA BIANCA: UNA MEDIO GRANDE – PEPERONE VERDE SCURO ( tanto per essere professionale ): UNO MEDIO GRANDE – ZUCCHINE: DUE MEDIE – POLPA DI POMODORO: UNA SCATOLA DA 400 GR. – OLIO EVO: SEI CUCCHIAI – SALE E PEPE: QB. – RIGATONI: 400 GR. – FORMAGGIO GRANA: 70 GR.

TEMPO: 60 MIN -     DIFFICOLTA': FACILE   -   DOSI PER 3 o 4 PERSONE

Tagliare a listarelle i peperoni ed affettare la cipolla bianca. Eliminare la polpa centrale delle zucchine e ridurre a listarelle la  buccia. Versare tutto in un padella grande anti aderente assieme all’olio evo e lasciar cuocere a fuoco moderato fin quando le verdure saranno lievemente appassite. Aggiungere ora la polpa di pomodoro e continuare la cottura fin quando il tutto sarà bene amalgamato. Regolare di sale e se gradito anche di pepe. Aggiungere di tanto in tanto pochissima acqua giusto per non fare attaccare l’intingolo al tegame. Quando la preparazione sarà densa e cremosa togliere dal fuoco.
Porre al fuoco la pentolina con l’acqua normalmente salata ed al bollore aggiungere i rigatoni. A cottura ultimata scolarli e versarli nella padella con la salsa. Rimestare per bene, spolverare con formaggio grana o padano e servire cantando gli inni……sacri!

lunedì 13 luglio 2020

TRAVAGLIARE SINONIMO DI LAVORARE - TRAVAGLIO SINONIMO DI  BRAVO GIORNALISTA?!?!


Come diceva il grande Gino Bartali “ gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare “ da tanto, tantissimo tempo questa frase io la metto in relazione al modo ed alle  persone che governavano, governano e, purtroppo, governeranno questa nostra povera Italia. Per queste considerazioni ho sempre privilegiato la stampa che metteva sotto accusa il malgoverno a prescindere dalla colorazione politica. Girando e rigirando la piazza giornalistica-telematica approdai al Fatto Quotidiano i cui articoli erano da me condivisi sia per la forma che per la sostanza. Devo dire che per avere un’informazione molto vicina alla realtà leggevo e leggo tutti i giornali ai quali accedo col mio PC. In breve tempo, pagando la quota associativa, ne divenni socio sostenitore. Tutto bene fino all’ associazione. Il giornale lo leggevo bene prima della mia adesione, mentre non appena diventai socio sostenitore mi venne impedita la consultazione. Chiamai l’amministrazione del Fatto lamentando la situazione ricevendo una spiegazione agghiacciante: “” lei, caro amico per leggere il giornale si deve abbonare, può in ogni caso leggere il giornale di sette giorni prima””! Un regalo al limite dell’imbecillità! Che gioia leggere un giornale di sette giorni prima! Detto questo aggiungo che dal momento che unanimemente si predica che le cose da noi non vanno per niente bene sarebbe logico conoscerne le ragioni e sapere se come porvi rimedio. La stampa che disattende queste unanimi percezioni si erge a difensore degli indifendibili provoca minimo un’orticaria e un disagio intellettuale per non poter vedere una via di uscita.
Il Fatto quotidiano diretto a Marco Travaglio è il giornale gran cassa del duo Conte Casalino che solo a guardarli ed a sentirli mi provoca un disgusto direttamente proporzionale alle gioiose e convinte sciocchezze che declamano in ogni dove. Il giornale è diventato servo del potere dal quale ha incassato notevoli aiuti indispensabili alla sopravvivenza. Il simpatico Travaglio è diventato antipatico col suo sorriso beffardo e sarcastico. I nostri padri latini dicevano: conveniunt rebus nomina saepe suis (spesso i nomi sono appropriati alle cose/persone cui appartengono). Travaglio che significa? "Tormento continuato; lungo e continuo, periodo che precede il parto caratterizzato da dolori e contrazioni uterine, disagio, patimento". Come si vede queste definizioni ben si attagliano al “ bravo giornalista “!! Ora il Duo ha pensato di prorogare lo stato di emergenza per proteggere i cittadini dal virus corona al solo scopo di evitare assembramenti negli stadi, nei cinema, nelle chiese e guarda caso nelle competizioni elettorali. Si e è blindato il Conte e noi con lui privati del voto da tanto tempo atteso e disatteso con mille sotterfugi allo scopo di non consegnare o riconsegnare il paese alle destre che in tutti i sondaggi, al momento, risulterebbero vincitrici. Carissimi Conte Casalino lo sapete che il primo articolo della nostra Carta Costituzionale recita: «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.» e che i DPC sono accettabili solo in caso di guerra allorquando si devono prendere decisioni gravi ed urgenti.
Credo invece che il Duo faccia riferimento ad un più cogente e cocente principio enunciato del grande Alberto Sordi nel film “ Il Marchese del Grillo “ Io so io e voi non siete un c…o!
Io aggiungerei “ caro Mattarella se ci sei….batti un colpo”!

sabato 11 luglio 2020

POVERO RIGOLETTO!


Ho letto sul giornale che Damiano Micheletto sarà il regista del Rigoletto di Giuseppe Verdi che vedrà la luce il 16 luglio al Circo Massimo di Roma. Sono rimasto sconvolto da quello che si vedrà. Quello che si ascolterà sarà molto bello. Deluso sono andato a dormire e credo di aver fatto un brutto sogno che descrivo appresso.
Era tardi. Molto tardi, diciamo attorno alla mezzanotte, in cielo vi era la luna che illuminava dolcemente la piazza antistante al cimitero monumentale di Milano. Ad un certo punto che vedo? Un signore elegante vestito come si vestiva a fine ottocento che lasciava alle spalle il cimitero camminando in direzione Piazza Buonarroti, qui a Milano. Aveva con se una valigia non molto ingombrante. Mi parve strano questa cosa e, dato che ero fuori a prender aria, lo seguii. Arrivato in Piazza Buonarroti si diresse verso la Casa di riposo per musicisti, bussò e chiese di parlare ad un suo benefattore e maestro. Lo fecero entrare e poco dopo ne uscì accompagnato da un elegantissimo signore. Si diressero verso la stazione Garibaldi. Incuriosito pensai chi mai fossero queste persone. Pensa e ripensa, passo in rassegna alcune foto di persone importanti del passato e scopro che i due signori altro non erano che Francesco Maria Piave e addirittura Giuseppe Verdi; il primo librettista ed il secondo musicista dell'opera il Rigoletto. E che facevano fuori a quest’ora? Dove erano diretti? Sempre curioso li segui ancora una volta, anche da vicino, tanto da sentire cosa stavano dicendo. Peppino diceva a Francesco che volevano trasferirsi all’estero presso qualche altro cimitero perché non avrebbero potuto resistere allo scempio che si stava programmando a Roma addirittura alla presenza del Capo dello Stato nell’allestimento del loro immortale Rigoletto ambientato nella criminalità degli anni ottanta con Maddalena che si prostituiva in una roulotte e meno che mai nella compiacente locanda di suo fratello. Non parliamo poi di Gilda che cerca di salvare il duca addirittura impugnando una pistola calibro 38 con caricatore annesso. Rigoletto che entra in auto se mai con l’assicurazione e la revisione scadute! Rigoletto che non si accorge della sua gobba se non quando entra in auto, guarda lo specchietto retrovisivo  e si accorge che qualcosa non va nella sua schiena e realizza di avere la gobba! Non immagino la scena finale.
Francesco Maria Piave dice a Don Peppino che è fortunato dal momento che nessuno mai potrà cambiare di una sola nota o di una sola pausa la sua opera musicale, mentre lui è sfortunatissimo perché ogni sua puntuale indicazione viene modifica, sbeffeggiata ed insultata allo scopo di rendere noti ai melomani quanto possa essere contorta la mente umana. La mente dei registi che ambientano le loro opere nei luoghi e nei tempi impensabili ed incredibili, opera che li rende ricchissimi perché ben pagata. Parlatene bene, parlatene male purché di loro se ne parli sempre.
Immagino che la prossima Aida verrà ambientata sulla nave di Carola Rackete capitana della SeaWatch 3, La Traviata in un club privé, la Butterfly già ambientata in una casa di tolleranza ed aspetto di vedere il Trovatore ambientato nelle latrine della stazione centrale di Milano! Al peggio non c’è limite !

martedì 7 luglio 2020


PASTA AL FORNO CON CAVOLFIORE



INGREDIENTI: CAVOLFIORE:500 GR. – PASTA MEZZE MANICHE: 300 GR. – FORMAGGIO PRIMO SALE: 200 GR. – PROSCIUTTO COTTO: 100 GR. – RICOTTA 150 GR. – PREZZEMOLO: UN CUCCHIAIO – PANGRATTATO: DUE CUCCHIAI – OLIO EVO: MEZZO BICCHIERE DA VINO – ALICI DISSALATE: TRE META’ – CIPOLLA BIANCA: UN CUCCHIAIO COLMO TRITATA

TEMPO: 60 MINUTI - DIFFICOLTA': FACILE - DOSI PER 4 PERSONE (forse 5 )

In una padella anti aderente versare ¾ di olio e la cipolla finemente tritata e lasciar brevemente rosolare. Aggiungere le alici e lasciarle disfare, dopo di che unire il cavolfiore ridotto in piccole rosette. Cuocere per quindici minuti a fuoco moderato. Regolare di sale. Nel frattempo portare ad ebollizione l’acqua moderatamente salata per cuocere la pasta che va tolta al dente ed aggiunta al cavolo. Durate queste ultime operazioni versare un filo di olio in un padellino aggiungendovi il pangrattato e tostarlo senza bruciarlo rimestando spesso. Aggiungere alla pasta la ricotta e rimestare. In una teglia da forno versare un goccio di olio e formare un primo strato di pasta e cavolo. Aggiungere pochissimo prezzemolo ed una cucchiaiata di pangrattato. Aggiungere infine qualche dadino di prosciutto cotto e qualche altro dadino di formaggio primo sale. Continuare a fare strati alla stessa maniera e terminare con un abbondante quantità di pangrattato. Aggiungere un filo di olio ed infornare in forno pre  riscaldato a 180 gradi per 30  o  40 minuti a seconda della potenza del forno.

lunedì 6 luglio 2020


LA FRASE SENZA CRITERIO
Mentre si contavano i morti che salivano in modo esponenziale giorno per giorno, molti nostri concittadini presero l’abitudine di cantare a squarciagola canzoni pop affacciati ai loro balconi o alle loro finestre. Dopo le canzoni a volte criticate venne la volta dell’Inno Nazionale e lo sventolio di bandiere italiane, alcune regalate unitamente all’acquisto di un quotidiano al quale erano allegate. Mentre sfilavano le bare si pensò bene di smettere di cantare e sperare soltanto che la pandemia volgesse al termine. Su queste macerie si pensò bene di rassicurare il prossimo scandendo a piena voce: TUTTO ANDRA’ BENE ! Io avrei detto, se proprio avessi avuto necessità di dire qualcosa, speriamo che tutto vada bene pandemia permettendo e più brevemente avrei detto SPERIAMO CHE TUTTO VADA BENE!. Sperare è un conto, avere certezza è un altro.
Mi viene in mente un riferimento al Giappone. Durante gli effetti devastanti del bombardamento atomico, alcuni giapponesi sommersi dalle macerie delle loro casette distrutte cantavano inni all’imperatore. Cantavano morendo ! Bisogna dire che allora l’imperatore nipponico era una divinità!
Detto questo la frase “ TUTTO ANDRA’ BENE “ è un modo di auto incoraggiarsi sperando che nel volgere di poco tempo il destino cinico e baro giri a nostro favore. E sia! Non capisco come mai Daniela, la madre dei bimbi uccisi dalla belva umana ( parlandone da vivo ) abbia potuto dire rivolgendosi alle bianche bare dei figli: «Vi abbraccio e vi dico che andrà tutto bene»
Spero che la frase dal sen fuggita sia stata pronunciata a causa del dolore immenso e nella percezione di una assurda speranza di ritorno alla vita normale assieme ai suoi bellissimi e sorridenti angioletti!

venerdì 3 luglio 2020

REPLICHE E PIANTI....ISOLANI!

Dopo mesi e mesi di repliche insopportabili a causa del covid-19 ora arrivano quelle naturali dovute alla pausa lavorativa riconosciuta a tutti gli operatori del settore, alcune per farci vedere i loro lati “B” altri per concentrarsi sui nuovi programmi televisivi pronti alla  riapertura della….caccia! Meno male che almeno in televisione sia tornato lo spettacolo delle partite di calcio anche se disputate a porte chiuse. Non riuscirò mai a capire il perché di questa clausura! Le gradinate sono ampie sia guardandole da ovest verso est che da nord verso sud.Perché non si fanno entrare almeno gli abbonati sistemandoli non ad un metro di distanza, ma a cinque metri? Si avrebbe un  tifo semi naturale! Pazienza! Ai mercati rionali si accede a distanza regolamentare solo nei pressi della bancarella prescelta e con mascherina, mentre il traffico per raggiungerla non è distanziato. Detto questo è partita una nuova stagione di Temptation Island basato sul programma televisivo olandese Blind Vertrouwen creato da Endemol, e che ci allieterà per ben 32 puntate. Coppie di fidanzati o di sposati per mettere alla prova il loro amore sbarcano su un’ isola e si mettono a sgallettare tra loro parlando, raccontando, ammiccando, provandoci in tutte le maniere tra di loro, soffrendo e, sin dalla prima puntata, piangendo disperati. 

Come diceva il grande Fantozzi: una grande cacata!
Come è possibile che si possano condividere i dolori di coppie scoppiate che vogliono verificare la consistenza del loro amore messo alla prova da agguati, da flirt improvvisati, da amplessi divorati di nascosto e poi alla fine premiati con la coppa “ fedeltà “ consegnata in pompa magna dal ministro plenipotenziario di Mediaset?
E noi? Popolo di guardoni siamo abituati a vedere le puntate del Grande Fratello VIP  o  NIP giusto appunto per vedere se dietro  ad un divano, al riparo da un lenzuolo tenda accada il solito amplesso. Un tale programma in Spagna fa vedere in chiaro un vero e proprio accoppiamento!
Non parliamo poi delle motivazioni che hanno spinto i partecipanti:
a)   Ho sempre pensato che il mio Ciccio sia fedele, ora ho l’opportunità di verificarlo!
b) Io sono geloso perché meridionale (sic) e voglio vedere la mia reazione quando un partecipante toccherà l’alluce della mia compagna!
c)  Sono leggermente fumantino e voglio verificare se potrò tenere le mani a posto senza scatenare una rissa furibonda!
d) Vorrei controllare la vista della mia compagna per vedere se diventerà strabica guardando tanti bei ragazzi sia a destra che a sinistra o meglio…contemporaneamente.
Chiaramente nessuno mai confesserà che avrà partecipato al reality per soldi, tanti soldi in funzione della popolarità, che avrà mosso tutte le pedine allo scopo di trovare una raccomandazione  per parteciparvi a prescindere dalle verifiche sentimentali. Insomma siamo sempre italiani anche in questo campo. Vero è che l’Italia è una penisola che si protende nel “ mare nostrum “ ma che vi siano diverse isole chiamate “ Isola dei famosi” “Temptation Island” mi fa rimpiangere uno Stato privo di….accesso al mare !
Vorrei suggerire a Endemol Italia il nome di una probabile e nel contempo attesissima serie televisiva dal titolo che è tutto un programma “ IL BUCO DELLA SERRATURA “ Ovviamente al di là del buco vi sarebbe una arredatissima camera da letto!
Wait and see - Attend et regarde - Warten wir es ab –
In poche parole “ Aspetta e vedi “ VIP o NIP arriverà!
Per quello che mi riguarda continuerò a guardare le partite di pallone !

giovedì 2 luglio 2020


MI PORTO AVANTI COL LAVORO!!

Le professioni, le condizioni sociali, le vocazioni non consentono di avere l’immunità dall’imbecillità. Parlandone con il dovuto rispetto chi è imbecille resta un imbecille. Mi soccorre la Treccani definendo imbecille chi, per difetto naturale o per l’età o per malattia, è menomato nelle facoltà mentali e psichiche. Più spesso chi, nelle parole e negli atti, si mostra poco assennato o si comporta scioccamente, senza garbo, da ignorante, in modo da irritare.
I bellissimi bimbi Diego ed Elena strozzati a mani nude dal mostro di casa entreranno in chiesa nella loro bara bianca, la schola cantorum intonerà qualche canto sacro e molte lacrime scorreranno sul volto di tutti i presenti ( corona virus permettendo). Non so come il sacerdote possa terminare la sua omelia  col nodo alla gola senza essere interrotto da qualche singhiozzo. Fuori dalla chiesa i soliti palloncini bianchi e gli applausi fuori posto. Fin qui nulla da dire o da ribadire.
Ora mi viene da dire qualcosa sul funerale del mostro ( sempre parlandone da vivo ). Chiedo a gran voce un funerale assolutamente laico, direttamente dall’obitorio al cimitero senza passar per strada e molto velocemente. Un tempo per queste belve ( sempre parlandone da vive ) non vi era la sepoltura in terra consacrata, ma in un area prestabilita quasi a perenne condanna. Ora non si può più. Chi si arrende alla vita e se la toglie merita rispetto e comprensione, il funerale religioso e la sepoltura in terra consacrata rappresentano qualcosa come “ l’onore delle armi “. Chi commette un delitto atroce oltre l’immaginabile per vendetta o per punire qualcuno non merita assolutamente nulla ed anche questo nulla rappresenta purtroppo un premio. Occorrerebbe un disprezzo totale ed eterno! Allora? Una veloce corsa verso l’ultima dimora assolutamente lontana da quella dei poveri bimbi.
Il Vicariato di Roma non concesse al defunto Dott. Piergiorgio Welby la funzione secondo il rito religioso come nei desideri della moglie cattolica. Ed ecco che col dovuto rispetto emerge l’imbecillità del prelato. Questo decisionista non ha pensato alle lunghissime sofferenze del defunto vittima della più crudele delle malattie. Attaccato al respiratore, nutrito con sonde adeguate, immobile senza scampo e lucidissimo fino alla follia! E se banalmente, molto banalmente avesse avuto prurito al naso, non potendosi grattare o chiamare qualcuno che potesse farlo in sua vece cosa avrebbe dovuto pensare il prelato? Forse non ha pensato abbastanza ricadendo quindi nella condizione di imbecillità.
Welby non accolto in chiesa mentre si accoglie uno spietato assassino chiedendo se mai il perdono divino.
Dal Vangelo di Matteo Capitolo 25, Versetti 31-46
“”Quando verrà il Figlio dell'uomo nella sua maestà con tutti gli angeli, si assiderà sul trono della sua gloria. E tutte le nazioni saranno davanti a lui, ma egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che sono alla sua destra: venite, benedetti del Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi sin dalla creazione del mondo. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sua sinistra: Andate lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli””.
Non è che i “ maledetti “ troveranno un avvocato celeste che chiederà clemenza o la concessione delle attenuanti generiche come la provocazione e/o la buona condotta iniziale. I maledetti andranno ad abbrustolire tra le fiamme dell’inferno e lì resteranno fino alla fine dei tempi  che sono circoscritti tra i viventi ed eterni per quelli che hanno lasciato questo mondo.

mercoledì 1 luglio 2020


LA MIA PARMIGIANA DI MELANZANE


INGREDIENTI: PARMIGIANE VIOLA:1,5 KGR. – SALSA DI POMODORO FRESCO E BASILICO: QB – OLIO DI GIRASOLE: 1,5 LT . -  FARINA:QB. – SCAMORZA:400 GR. – BASILICO: DIVERSE FOGLIOLINE – GRANA PADANO: 200 GR.

TEMPO: 90 MINUTI -  DIFFICOLTA' - FACILE -  DOSI PER 6 PERSONE

Affettare le melanzane ( 1 cmt ) nel senso che si desidera, metterle in un colapasta e cospargerle di sale grosso, non molto. Evitare il sale fino! Metterle sotto ad un peso in modo da facilitare l’eliminazione della loro acqua. In un sacchetto di plastica mettere la farina inserendo un po’ alla volta le melanzane. Agitare e battere le melanzane allo scopo di eliminare la farina in eccesso. In una padella per friggere versare tutto l’olio di girasole “ melius abundare quan deficere” ( che un mio non molto istruito traduceva “ meglio essere abbondanti che deficienti” ah ah ah ), portarlo a temperatura giusta e friggere le fette di melanzane che poi saranno stese su carta assorbente. Affettare la scamorza. In una teglia da forno versare un po’ si salsa di pomodoro e su di essa formare uno strato di melanzane, aggiungere qualche fetta di scamorza, qualche cucchiaiata di salsa da spargere un po’ qui ed un po’ là ed una manciata di grana padano ed infine qualche fogliolina di basilico. Ripetere questa operazione fino…..ad esaurimento scorte!! Su tutto la restante salsa, qualche fettina di scamorza  ed un’abbondante manciata di grana. Infornare a forno statico per 20 / 25 minuti a 180 / 190 gradi fino a formare una bella crosticina ancora tenerella ( e non bruciacchiata )