OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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lunedì 29 maggio 2023

 PRESULI ED ESULI!


Vuoi vedere che siamo in una vera e propria dittatura….a nostra insaputa? Gli esuli si contano a migliaia e molti volenterosi accolgono i derelitti nascondendoli nelle cantine prive di luce allo scopo di non esporli a deportazioni ecc. ecc.

Stiamo scherzando? Dipendenti e non che spontaneamente lasciano il posto di lavoro perché imbavagliati prima ancora di sperimentare il così detto nuovo corso, per altro inventato dalla loro parte politica da oltre in ventennio ( non quello bieco ). Fabio Fazio che si è arricchito oltre ogni immaginazione, Lucia Annunziata dimissionaria recidiva, Luciana Littizzetto comica sguaiatella  ed altri profughi ci hanno fatto piangere con loro pensando alle povere famiglie ridotte in miseria. Il loro comune lamento si basava sul fatto che non avrebbero potuto svolgere liberamente ed autonomamente il loro evangelico compito, quello di educare le masse ignoranti!!!!! E tutto questo prima ancora di verificare con un minimo episodio la  loro paura. I profughi avrebbero potuto essere meno filodrammatici nell’ abbandonare il timone del loro costoso naviglio e dire ai loro tifosi “ cari compatrioti lasciamo l’incarico grati del vostro durevole affetto “ senza aggiungere né incipit e nemmeno un tragicomico finale! Non so gli altri, ma Fabiolo va a Discovery con un contratto credo migliore di quello che aveva in mamma Rai. Fabiolo porterà con se Lucianina e vivranno…felici e contenti. Annunziata si dedicherà alla politica e sicuramente approderà in Parlamento per proteggere affamati e derelitti! Personalmente non li ho seguiti con attenzione perciò non posso commentare le loro performance, ma, come si dice, morto un papa se ne fa un altro e via così. Se tutti coloro che lasciando il loro posto di ben retribuito lavoro dovessero piangere, disperarsi e stracciarsi le vesti in pubblico le acque marine del nostro bel paese potrebbero salire di qualche centimetro! Meno male che non tutti sono piagnoni! Noi non annegheremo!! Deo gratias!


mercoledì 17 maggio 2023

 

PENNONI IN CREMA DI CIMA DI RAPE

INGREDIENTI: PENNONI: 150 GR. – CIMA DI RAPA: 500 GR. – GUANCIALE: 50 GR. – AGLIO IN POLVERFE: LA PUNTA DI UN CUC CHIAINO – OLIO EVO: UN PAIO DI CUCCHIAI – SALE E PEPE: QB. – OLIO AL PEPERONCINO PICCANTE: UN CUCCHIAINO – FORMAGGIO PECORINO ROMANO GRATTUGIATO: DUE O TRE CUCCHIAI SECONDO IL GUSTO PERSONALE.


TEMPO: 40 MIN.  DIFFICOLTA': FACILE -  DOSI PER DUE PERSONE

 

Portare ad ebollizione l’acqua per la cottura della cima di rapa, salarla ed immergervi la verdura cuocendola per una decina di minuti. Scolare la verdura e porla in un frullatore. Frullarla aggiungendovi un filo di olio ed un piccola presa di sale. Ricavare dal guanciale delle piccole striscioline da porre in una padella anti aderente con un filo di olio evo e lasciarla gratinare. Togliere il guanciale dalla padella e porlo in un piatto. Nel grasso che si trova in padella aggiungere la crema di cima di rapa, rimestare e cuocere per una decina di minuti rimestando. Nell’acqua di cottura della cima di rapa cuocere i pennoni, toglierli a giusta cottura ed immergerli nella crema di cima di rapa. Mescolare per bene, aggiungere poca acqua di cottura, e su tutto, a fuoco spento, versare il formaggio pecorino e le listarelle di guanciale “ arrostite “.

lunedì 1 maggio 2023

 

PENNONI RIGATI COSI’ COME VENGONO

INGREDIENTI: PENNONI RIGATI: 200 GR. – LARDO E PROSCIUTTO COTTO: 20 GR. CAD. – OLIVE NERE DENOCCIOLATE: UNA DECINA – CIPOLLA: UNA PICCOLISSIMA – POLPA DI POMODORO: 200 GR. - PAPRICA PICCANTE: LA PUNTA DI UN CUCCHIAINO – ZUCCHINE: UNA MEDIO GRANDE – OLIO: UN PAIO DI CUCCHIAI – SALE E PEPE: QB -  PAN GRATTATO: DUE CUCCHIAI – ORIGANO: UN PIZZICO – FORMAGGIO PECORINO: UN PAIO DI CUCCHIAI

TEMPO: 45 MIN. - DIFFICOLTA': FACILE -  DOSI PER DUE PERSONE

 Questa ricetta nasce dopo aver guardato un po’ nel frigo  per utilizzare alcuni cibi “ dormienti al freddo “!

In una padella anti aderente versare l’olio, la piccolissima cipolla tritata grossolanamente e procedere a fuoco basso fino a quando la cipolla non risulti trasparente ( tre minuti ). Aggiungere il lardo e il prosciutto cotto ( pezzetti interi e non affettati ), ridotti in piccolissimi dadi. Continuare la cottura sempre a fuoco basso. Dopo cinque o sei minuti aggiungere le zucchine ridotte anche esse in piccolissimi pezzi. Dopo cinque minuti aggiungere le olive e la puntina di paprica piccante e se non piace il forte si può aggiungere quella dolce. Appena l’intingolo sarà per bene amalgamato, aggiungere un pizzico di sale ed un paio di cucchiai di pangrattato. Rimestare per bene e dopo un paio di minuti aggiungere la polpa di pomodoro. Rimestare per bene, aggiungere un pizzico di origano e spegnere il fuoco dopo cinque minuti. Cuocere i pennoni rigati, toglierli un po’ al dente e condirli con la salsa e con una manciata di formaggio pecorino!

venerdì 28 aprile 2023

 

E CI RISIAMO….ANZI NON CI SIAMO MAI SPOSTATI!! 

Ieri su RAI 5 è andata in onda una Turandot dal teatro Opera di Roma. Salvo agevolmente orchestra, cantanti e la direttrice d’orchestra OKSANA LYNIV, ma non il tuttofare ( e fatto male secondo il mio sommesso parere ) HAI WEI  WEI che era titolare delle scene, costumi, video e regia. Mai visto una tale attribuzione complessa e varia di incarichi, ancora un po’ e si presentava al botteghino per rilasciare i biglietti di ingresso!

E veniamo alle stranezze per non dire altro di pesante ed offensivo! Il principe Calaf è stato costretto a portarsi sulla schiena un enorme rospo

per non parlare poi di Turandot che era avvolta in una nuvola di carta velina gialla con due coppe acuminate sulle zizze.

     

Molti personaggi avevano infilati intesta luminescenti aggeggi animaleschi, Ping Pong e Pang avevano copricapi che davano ospitalità ad  oggetti ben identificati come razzi, scatolame vario ed una mano che indicava la via del cesso ecc. ecc. 


Molte comparse erano attrezzate in tal guisa. Il palcoscenico in prima fila dava spazio a tutti gli stranissimi, a dir poco personaggi onirici, ed in fondo vi era un continuo disturbante video sulla Cina di oggi con autostrade, una strana torre Eiffel e addirittura un vagone della metropolitana in movimento ripreso in campo lungo nel suo interno. Evidentemente i viaggiatori erano tutti scappati per non assistere a questo scempio! Non si sapeva a cosa guardare. In questi casi è meglio chiudere gli occhi ed ascoltare! Mi chiedo: ma Boscaglia non aveva chiuso i manicomi? Sì, li aveva chiusi ed è ben per questo che qualche pazzo scatenato giri ancora indisturbato tra coloro che li assumono senza badare a spese!

martedì 28 marzo 2023

 

MEZZEMANICHE CON …..QUEL CHE C’ERA

 


NEL FRIGORIFERO C’ERANO: CARCIOFI: UNO MEDIO GRANDE – POMODORI TONDI: DUE – POMODORINI CICILIEGINI: 7 – PASSATA DI POMODORO: IL FONDO DI UNA BOTTIGLIA – FORMAGGIO PECORINO: L’OCCORRENTE PER DUE SPOLVERATE – NDUJA: UN CUCCHIAINO COLMO – FUORI DAL FRIGO: OLIO CINQUE CUCCHIAI – MEZZEMANICHE: 200 GR. - SALE E PEPE: QB.

 

TEMPO: 30 MIN – DIFFICOLTA’: SEMPLICE –DOSI PER DUE PERSONE

Alcune ricette nascono nella mente prima di essere portate ai fornelli, ma questa che sto per raccontarvi è nata….negli occhi, cioè analizzando con attenzione quanto rimasto nel frigo dopo qualche pranzo o cena! Ecco come ho utilizzato ….le rimanenze!

In una padella di alluminio ho versato l’olio. Ho pulito il carciofo eliminando le foglie dure estere fino ad arrivare a quelle bianche interne, ho eliminato generosamente la parte superiore, ho pelato il gambo e ho affettato il tutto ricavando lamelle di un mm di spessore che ho deposto nella padella accendendo il fuoco moderato. Dopo tre o quattro minuti ho aggiunto i due pomodori tondi rossi anch’essi affettati normalmente e quelli ciliegini tagliati in quattro parti, ho salato ed ho continuato la cottura fin quando la salsa si è leggermente addensata. Ho unito infine la nduja (non mai abbastanza decantata ) ed un mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta che nel frattempo cuoceva regolarmente. Le mezzemaniche ben scolate le ho versate nella salsa ancora leggermente diluita ed ho terminato la cottura. A fuoco spento ho aggiunto la spolverata di pecorino e un pizzico di pepe nero appena macinato. Ho traferito una porzione nel mio piatto ed ho completato il tutto con un’ulteriore spolverata di pecorino. Una ricetta che ho molto apprezzato, nata per caso ! ( come la pennicillina! Scusate l’accostamento dovuto alla mia megalomania )

mercoledì 22 marzo 2023

 

TROCCOLI CON SALSA ALLE ZUCCHINE



INGREDIENTI: TROCCOLI:200 GR. – ZUCCHINA: META’ DI UNA GRANDE – POMODORI TONDI ROSSI: DUE – PEPERONCINO VERDE PICCANTE: META’ INFERIORE – CIPOLLA ROSSA: UNA PICCOLA – OLIVE NERE TIPO TAGGIASCA: UNA DECINA – CONCENTRATO DI POMODORO: UN CUCCHIAIO RASO – PANCETTA DOLCE: SEI FETTINE SOTTILI E PICCOLE – OLIO EVO: TRE CUCCHIAI – FORMAGGIO PECORINO: UNA SPOLVERATA - AGLIO NOVELLO FRESCO: UNO SPICCHIETTO - SALE E PEPE:QB.

TEMPO:40 MIN–FACILE– DOSI PER 2 PERSONE

I troccoli sono una pasta tipica del foggiano fatta con semola ed acqua niente altro.



In una padella anti aderente ho messo l’olio, la pancetta dolce ridotta in fettine sottili della dimensione di due cm per lato e la cipolla tritata. Ho fatto soffriggere per cinque minuti dopo di che ho inserito la zucchina tagliata a julienne. Ho leggermente salato e pepato e continuato la cottura per una decina di minuti. Ho aggiunto l’aglio e i pomodori affettati. Ho tappato ed ho cucinato per altri dieci minuti. Ho aggiunto il concentrato di pomodoro ed un mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta. Ho infine unito le ulive nere. Ho scolato i troccoli ed ho finito di cuocerli nella salsa che deve presentarsi abbastanza liquida. Ristretta la salsa e cotta la pasta ho impiattato e spolverizzato col pecorino

sabato 4 marzo 2023

 

RIGATONI CON NDUJA FINTA

INGREDIENTI: LARDO, GUANCIALE E SALAME: 400 GR.IN TOTALE – PAPRICA PICCANTE: SEI CUCCHIAI – CIPOLLA ROSSA DI TROPEA: UNA MEDIA - RIGATONI: 200 GR. – OLIO EVO: TRE CUCCHIAI -  FORMAGGIO GRANA PADANO: DUE CUCCHIAI COLMI -  UNA SPOLVERATA DI PEPE NERO APPENA MACINATO.

TEMPO: 30 MIN – DIFFICOLTA’: FACILE – DOSI PER DUE PERSONE ( Solo per la pasta )

Questa mattina andando senza meta su YouTube mi sono imbattuto in una ricetta calabrese che prevedeva l’utilizzo della nduja e mi è venuta l’acquolina in bocca inducendomi a farmi una bella preparazione utilizzando la nduja che pensavo di avere in frigo. Purtroppo non l’avevo e l’acquolina non se ne andava. Ho pensato di procedere con quello che avevo in casa ed ecco il risultato!

Ho passato al tritacarne il guanciale, il lardo e il salame in parti uguali raccogliendo il tutto in una ciotola nella quale ho versato un po’ per volta la paprica piccante fino ad ottenere una pasta morbida, rossina e piccante. Ho messo in una padella di alluminio l’olio evo e la cipolla affettata ( non tritata ) ed a fuoco bassissimo l’ho lasciata leggermente appassire. La finta nduja l’avevo messa in una busta di plastica per alimenti e lasciata quindici minuti in freezer. Ho ricavato tre fettine di nduja, alla quale il freddo ha fatto bene perché si è indurita alquanto, e le ho depositate sulla cipolla continuando la cottura a fuoco basso. Dopo una quindicina di minuti da quando ho inserito le fettine della finta nduja, ho rimestato aggiungendo poca acqua di cottura dei rigatoni ormai quasi cotti. Scolati i rigatoni li ho versati nella padella rimestando per bene in modo da far assorbire quanto più possibile il sughetto. A fuoco spento ho aggiunto il grana padano ed una spolverata di pepe appena macinato. Come dice la mai abbastanza lodata Spinsi : quando mancano i cavalli corrono anche gli asini! E questa pseudo nduja lo dimostra decisamente!

Ça va sans dire che con la vera superba nduja la preparazione acquisterebbe almeno il 30%!