OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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domenica 6 ottobre 2019

CENTO ANNI DALL'IMPRESA DI FIUME


La storiografia post fascista ci ha sempre parlato di un Gabriele D’Annunzio come scrittore eccezionale, poeta per antonomasia, insomma il “ vate “ e molti altri ne hanno sottolineato le sue non comuni doti amatorie in un certo senso molto eccentriche. Ebbi occasione di visitare il Vittoriale, la sua casa “ esilio “ che Benito Mussolini  gli destinò affinché  si togliesse dalle scatole per dirla in parole povere. Nel Vittoriale echeggia ancora la figura del poeta patriota, si raccontano le sue manie sia a tavola che a letto; dormiva in una camera mortuaria ed a tavola mangiava nei piatti che ricordavano la tartaruga: a tavola non si invecchia! Mai, dico mai da che calpesto il suolo patrio ho sentito della impresa di Fiume se non come l’impresa di un pazzo a capo di un manipolo di legionari poi bombardati e distrutti dalla reale marina militare!
D’Annunzio diede vita alla Repubblica del Carnaro proclamando una carta costituzionale eccezionale per quei tempi, ancora oggi all’avanguardia e molti paesi ancora se la sognano!
Vi riporto i primi sei articoli dai quali potete vedere la grandiosità delle idee generali che mi pare possano essere accostate alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789 (Déclaration des Droits de l'Homme et du Citoyen)della rivoluzione francese.

Ecco i primi articoli della carta costituzionale della Repubblica del Carnaro:

PARTE GENERALE

Art. 1 – La Libera Città di Fiume, col suo porto e distretto, nel pieno possesso della propria sovranità, costituisce unitamente ai territori che dichiarano e dichiareranno di volerle essere uniti, la Repubblica del Carnaro.
Art. 2 – La Repubblica del Carnaro è una democrazia diretta che ha per base il lavoro produttivo e come criterio organico le più larghe autonomie funzionali e locali.
Essa conferma perciò la sovranità collettiva di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di classe e di religione; ma riconosce maggiori diritti ai produttori e decentra per quanto è possibile i poteri dello Stato, onde assicurare l’armonica convivenza degli elementi che la compongono.
Art. 3 – La Repubblica si propone inoltre di provvedere alla difesa dell’indipendenza, della libertà e dei diritti comuni, di promuovere una più alta dignità morale ed una maggiore prosperità materiale di tutti i cittadini; di assicurare l’ordine interno con la giustizia.
Art. 4 – Tutti i cittadini della Repubblica senza distinzione di sesso sono uguali davanti alla legge. Nessuno può essere menomato o privato dell’esercizio dei diritti riconosciuti dalla Costituzione se non dietro regolare giudizio e sentenza di condanna. La Costituzione garantisce a tutti i cittadini l’esercizio delle fondamentali libertà di pensiero, di parola, di stampa, di riunione e di associazione. Tutti i culti religiosi sono ammessi; ma le opinioni religiose non possono essere invocate per sottrarsi all’adempimento dei doveri prescritti dalla legge. L’abuso delle libertà costituzionali per scopi illeciti e contrari alla convivenza civile può essere punito in base a leggi apposite, le quali però non potranno mai ledere il principio essenziale delle libertà stesse.
Art. 5 – La Costituzione garantisce inoltre a tutti i cittadini senza distinzione di sesso, l’istruzione primaria, il lavoro compensato con un minimo di salario sufficiente alla vita, l’assistenza in caso di malattia o d’involontaria disoccupazione, la pensione per la vecchiaia, l’uso dei beni legittimamente acquistati, l’inviolabilità del domicilio, l’habeas corpus, il risarcimento dei danni in caso di errore giudiziario o di abuso di potere.
Art. 6 – La Repubblica considera la proprietà come una funzione sociale, non come un assoluto diritto o privilegio individuale. Perciò il solo titolo legittimo di proprietà su qualsiasi mezzo di produzione e di scambio è il lavoro che rende la proprietà stessa fruttifera a beneficio dell’economia generale.

Oggi, 6 ottobre 2019 ho visto un servizio su RAI 2 dedicato all’impresa di Fiume e vi faccio vedere e sentire una dichiarazione di Giordano Bruno Guerri che in sintesi ci spiega la dimensione dell’impresa di Fiume.





Si è voluto avvicinare D’Annunzio a Mussolini incorrendo in un falso storico di enorme portata, Mussolini non amava D’Annunzio perché temeva che gli togliesse la scena, che potesse fare quella rivoluzione che egli stesso pensava di fare e che poi non fece. Alla fine esiliò il Vate e dette vita alla sua dittatura.
Dalla fine della guerra del 1945 in poi mai nessun uomo politico o di cultura  di destra è stato portato ad esempio , anzi! Quando nacque il Movimento Sociale Italiano che democraticamente ebbe consensi elettorali altrettanto “ democraticamente ” venne messo in un recinto chiamato  “ arco costituzionale “ e lì relegato fin quando Berlusconi non lo…..liberò!
Tutto ciò fa parte del racconto dei fatti temporalmente vicino agli accadimenti, racconti fatti “ ad usum delphini  “. La verità emergerà col tempo, quando i fatti si perderanno nei meandri della memoria, quando i vinti prenderanno coraggio e racconteranno la loro versione assai, assai vicina alla realtà!
Ci sono voluti cento anni per farci capire cosa fece realmente D’Annunzio con i suoi legionari!
Chissà se fra cento anni si racconterà di Conte 1-2-3-4-5-6-7-8, di Renzi, di Di Majo e compagnia cantante!

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