OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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venerdì 15 novembre 2019


IL NATALE QUESTO SCONOSCIUTO!


Sul Corriere della Sera di oggi vi è questo articolo che mi ha indotto a fare alcune considerazioni!
E ci risiamo ! Alcuni di noi pensano che lo Stato sia e debba essere laico e, più realisti del re, pensano che sia meglio ed opportuno mandare in soffitta ogni segno religioso da tutti gli uffici pubblici scuole ed ospedali compresi. Questo atteggiamento, per me assolutamente demenziale, posso anche capirlo e giammai giustificarlo, ma fare tutto ciò per non urtare la suscettibilità di Azyz Ben Kakaf è un’aberrazione che confligge con ogni sorta di pensiero anche di origine o natura liberale!
Siamo circa 60 milioni di persone che hanno accolto qualche milione di stranieri di tutte le fedi religiose, stranieri che figliano come conigli e che dovranno mandare a scuola i loro pargoli. Quindi per non disturbare le menti di questi bimbi, noi italiani a maggioranza di fede cristiana, sia pur non praticata, dovremmo modificare tutte le nostre sacrosante, ataviche abitudini. Arriva il magistrato che siede in tribunale e vuole staccare dalla parete alle sua spalle il crocifisso forse perché teme che gli caschi sulla pelata provandogli una contusione lacero contusa che lo spedisca al nosocomio interrompendo così la sua meritevole opera di giustizia. Arriva il preside, ovviamente di sinistra e di provata fede marxista, e decide che le feste  di Natale non siano teatro di rimembranze cristiane con canti di Natale, che tra l’altro hanno commosso tutti noi quando eravamo tutti italiani di nascita e di abitudini, e di costruzioni di presepi con statuette di pastori e pecorelle oppure con bimbi in carne ed ossa che riprendano gioiosi i racconti della nascita di Gesù Bambino. Ma si sa com’è Azyz Ben Kakaf si incazza ( scusate il francesismo ), torna a casa tutto disturbato, il papà Ben Kulof chiede spiegazioni ed ottenutele si fionda dal preside e pretende – despota in casa nostra -  di eliminare la causa del disturbo!
Noi ci vergogniamo delle nostre origine cristiane, mentre gli altri professano la loro ( e ci mancherebbe altro ), vengono a casa nostra, non vogliono integrarsi e pretendono di modificare le nostre abitudini e molte volte a causa di qualche imbecille ci riescono!
Non si vuole obbligare nessuno ad accettare le nostre abitudini, ma nemmeno essere costretti a modificare le nostre per scelta altrui.
Quando, per ovvi motivi ,gli abitanti di questa penisola saranno tutti africani o provenienti dal Bangladesh, si reputerà opportuno modificare ab ovo le nostre ricorrenze cambiando se mai la festa del Santo Natale con quella del “ Sole Invictus “ sostituendo il celeberrimo “ Tu scendi dalle stelle “ con l’altrettanto ex celebre “ Inno a Roma – Sole che sorgi libero e giocondo sui colli nostri i tuoi cavalli doma, tu non vedrai nessuna cosa al mondo, maggior di Roma, maggior di Roma “”Ovviamente nessun riferimento politico, sia ben chiaro !
Si va beh! Allora non c’erano le buche, l’immondizia, i topi ed i cinghiali che scorazzavano tra le strade della città eterna !!

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