OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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venerdì 1 maggio 2020

M A G G I O

Oggi, 1°maggio 2020, mese dedicato ai fiori, principalmente alle rose, alla Madre Celeste, alle mamme in terra e da ultimo ai lavoratori questa volta “ a terra “! Festeggiare “ il lavoro “ al tempo del famigerato Covid-19 sembra una presa in giro pensando a quanti perderanno il proprio lavoro alla cosiddetta ripartenza.
Il mese di maggio si pone a metà primavera, ci allontana dall’inverno e ci avvicina all’estate con i suoi progetti di sole, mare o monti che per i più fortunati sono un tutt’uno! Mese in fiore dal dolcissimo tepore! Mese dedicato alle mamme, il fiore più bello sulla terra ed in Cielo! Poteva il nostro Dio spalancare le nuvole in cielo e scendere vittorioso  sulla terra per compiere il divino disegno sic et simpliciter? No ha voluto avere la sua mamma alla quale ha procurato la gioia della maternità, le preoccupazioni per la sua crescita ed l’immenso dolore per la sua morte, Esattamente come capita a tutte le mamme del mondo.
Nello scrivere “ a tutte le mamme del mondo “ mi torna in mente un episodio. Nel complesso cimiteriale di Foggia, la mia amata città natale, vi è un vialetto a tre corsie delimitato da due cancellate, la prima all’area cimiteriale e la seconda al cimitero vero e proprio. Ebbene a lato del vialetto emergeva dal terreno una lapide con su scritto: A TUTTE LE MAMME DEL MONDO, DA UN FIGLIO CHE NON HA CONOSCIUTO LA SUA! ( ecco la lapide in perfetto ordine )


Quanto dolore e quanta nostalgia per questo figlio legato alla propria madre mai conosciuta, chissà quante volte prima di dormire ha rivolto a lei il suo pensiero bagnando il cuscino con le sue lacrime!
Ho avuto la mamma per 12.106 giorni, sono nato in casa di sette mesi, aiutato dal professor Colorni e dall’ostetrica Russo, pesando solo 1.020 grammi tanto che il medico non mi considerò proprio “ adatto alla vita “. Mia madre mi strinse al suo petto ed al suo calore mi detti da fare anche se questo “ da fare “ era piacevolissimo: mangiare e dormire! Mio padre quando divenni ragazzino mi portò a conoscere il professor Colorni nella sua eterna dimora e mi indicò in strada una monumentale signora, l’ostetrica Russo!
Alla mia nascita mia madre ed io fummo accomunati da un pianto doloroso, mia mamma per i dolori del parto ed io, sculacciato energicamente, per costringere i polmoni ad aprirsi alla vita. Probabilmente potevo aver pensato dapprima a come si stava bene galleggiando al caldo nel liquido amniotico. Stavo così bene. Poi all’improvviso non so chi ha dato l’ordine “ fuori tutti “ e in men che non si dica ho fatto capolino ed ancora più velocemente sono stato risucchiato fuori. Mi stavo guardando un po’ in giro quando un energumeno mi ha preso per i piedi ed a testa in giù, senza che me lo meritassi, ha preso a sculacciarmi fin quando non ho potuto fare altro che piangere! Ho pensato: qui cominciamo bene!!
Da allora mia madre ed io non ci siamo più lasciati ed anche oggi sono unito a lei indissolubilmente, abbiamo soltanto mutato le sembianze. Sono certo che in un modo o nell’altro la riabbraccerò e la stringerò al mio cuore come lei un tempo mi strinse al suo! Alla mia mamma ed a tutte le mamme che sono volate via dedico questa bella poesia di Edmondo De Amicis.


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