OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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martedì 7 aprile 2020

SI RIPARTE? SI' NE SONO CERTO!
Non so quando finirà, ma certamente finirà. La crisi del ’29 credo stia insegnando qualcosa e fra i tantissimi provvedimenti ora ampiamente illustrati e poi – speriamo – tradotti in trasferimenti si potrà gradatamente ripartire. Quante ferite da curare e quante lasceranno segni indelebili sui corpi e sulle menti! La fine intravista di ogni incubo procura di per se stessa una gioia. Dal Papa alla regina Elisabetta II si scandisce la frase: sì, ci riabbracceremo, ci baceremo ci stringeremo gli uni agli altri senza timore di passare a miglior vita, il sole tornerà più luminoso, il mare ci canterà la ninna nanna delle onde che vanno e vengono sulla battigia, il venticello muoverà le piccole foglie e l’aria profumerà di pulito. Dobbiamo solo aspettare, avere la pazienza di chi crede che tutto passerà e forse scopriremo che saremo diventati più “ umani “. Guarderemo con affetto, sì con affetto, il nostro barbiere, il nostro salumiere che non ha chiuso i battenti, ma che ha venduto poco, pochissimo a causa dei pochi soldi in giro; entreremo nel modesto negozio cinese convinti che i titolari nulla hanno a che vedere con il virus cinese; vedremo le strade riempirsi un po’ alla volta di persone che si strapperanno la mascherina dal viso; i giardinetti sotto casa faranno da palcoscenico per le gioiose grida dei bimbi che si dondoleranno sui cavallini di legno, ed infine perché no? le chiese riapriranno i portoni, i fedeli si scambieranno il gesto della pace ed il prete pregherà per i vivi affidando ancora una volta i defunti al Signore; uscendo dalla Messa si passerà per la pasticceria appena aperta per comprare un piccolo vassoio di profumati pasticcini; a casa si potranno vedere programmi televisivi interessanti dimenticando le innumerevoli repliche mandate in onda; si siederanno al desco famigliare genitori e figli, nonni e nipoti e certamente si stapperà una bottiglia di quello buono messo da parte per l’occasione. Insomma la vita riprenderà. Il male assai doloroso di oggi può partorire un bene. Tutti coloro che hanno visto la morte in faccia sono diventati più buoni e generosi verso se stessi e verso gli altri, staremo a vedere, certamente saremo eternamente riconoscenti verso medici, infermieri e sacerdoti che hanno immolato la loro vita nell’assistere tante persone colpite dal terribile virus che, disprezzandolo, non voglio nemmeno chiamare per nome! Mi piace ricordare che molti industriali capitalisti a cui non si riconosceva che un cuore di pietra, hanno donato tanti soldi per la sanità e per un gesto d’amore verso i medici ed infermieri periti come in una guerra. Credo che sia un seme che possa far nascere una imponente quercia di empatica generosità!

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