OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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giovedì 15 ottobre 2020

 

UNA CAUSA  A “ FORUM “

Credo di non aver mai perso una puntata di FORUM un po’ per farmi gli affari degli altri, un po’ per erudirmi sull’applicazione degli articoli del codice civile ed un po’ perché sono storie vere a prescindere da chi le interpreta. Ci sono attori anche bravi per raccontare con grande partecipazione i fatti di causa ed anche protagonisti veri in carne ed ossa. Ho apprezzato moltissimo i giudici vecchi e nuovi. Attualmente i giudici sono Francesco Foti, Melita Cavallo, Bartolo Antoniolli e Simona Napoletani. Se dovessi stilare una classifica per simpatia metterei senz’altro al primo posto Francesco Foti seguito solo da una incollatura da Melita Cavallo e proprio un gradino sotto da Bartolo Antoniolli ed infine leggermente distanziata da Simona Napolitani. Dal punto di vista professionale quasi nessuna differenza e questo lo si apprezza leggendo le sentenze. Dal punto di vista della conduzione del processo, senza che questo si trasformi in una farsa o in una aggressione tra gli attori, i convenuti ed i testimoni, il primo posto è conquistato ex equo da Francesco Foti e Melita Cavallo, seguono poi Bartolo Antoniolli e buona ultima Simona Napolitani, ovviamente senza nulla togliere alle doti professionali tutte veramente all’altezza di ogni situazione.

Fatto questo doveroso preambolo passo a raccontare la causa di ieri 14 ottobre su Canale 5 presieduta da Simona Napolitani.

Si trattava di contrapporre una persona di bassa statura alla sua ex moglie tanto bellina quanto cattiva ed odiosa. Parte la causa e la pseudo signora chiede come mai non fosse stata assegnata una pedana per sollevare il marito definito piccolo di statura e piccolo in tutto il resto, accompagnando questa definizione contrapponendo il  pollice all' indice a forma di una parentesi tonda precisando anche che il poveretto per avere un rapporto sessuale, dal quale per altro è nata una bambina, ha dovuto arrampicarsi ( sic ) ed utilizzando un’unica posizione. Tutto questo con sorrisi sghignazzanti ed esibizioni canore sulla scia della canzone dei nani di Biancaneve,lasciando la sua postazione imitando i nanetti che nella favola andavano al lavoro. Il giudice Napolitani non ha opposto granché e ho avuto l’impressione che si stava divertendo. Se la causa fosse stata diretta da Foti la pseudo signora non avrebbe neppure sorriso! Non parliamo poi della pseudo mamma che ha affermato di non aver accettato il bimbo e con la scusa di renderlo resistente ai comportamenti dei bulli fuori casa lo ha bullizzato all’interno della famiglia  trasformandolo in un continuo ed estenuante motivo di scherni e risate. Quando è nato la sua pseudo mamma gli ha regalato un nanetto di terracotta chiamandolo Alfredolo, nome di suo figlio. La moglie di Alfredo non è stata da meno.

Alfredo per circa due ore non ha fatto altro che raccontare la sua sofferenza addirittura il suo dolore e mentre faceva ciò la di lui moglie lo scherniva continuamente dileggiandolo oltre ogni immaginazione. La Napolitani non ha mai minacciato questa pseudo signora di allontanamento e men che meno ha stigmatizzato energicamente il suo atroce dileggio.

Alla fine ho tratto questi giudizi: compassione per il marito, esecrazione per la moglie e per la madre, fastidio per il giudice Napolitani per aver permesso tutto ciò.

Alfredo ha chiesto solo il rispetto delle condizioni della separazione avvenuta tempo addietro, non ha chiesto il ristoro del danno non patrimoniale per le continue sofferenze e derisioni che lo hanno portato addirittura a cambiare residenza, a costatare che anche la figlioletta di otto anni ( non ricordo bene ) lo prende in giro secondo l’educazione ed i suggerimenti impartiti dalla mamma e dalla nonna incredibilmente alleate. Il giudice non poteva concedere alcun risarcimento in quanto non richiesto.

In conclusione ci sono cause assai divertenti, altre serie e pochissime come quella di ieri che mi ha innervosito oltre ogni immaginazione.

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