OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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lunedì 21 aprile 2014








PASQUA 2014


Ieri si è celebrata la Pasqua di Resurrezione intensamente grazie anche alla grandissima personalità di Papa Francesco che ha raccolto folle oceaniche. Che Iddio lo conservi!
Mi sono chiesto che differenza c’è tra le Pasque di una volta e quelle attuali e per rispondere a questa domanda occorre sgombrare il campo dai luoghi comuni che indicano gli accadimenti del passato e la vita di una volta migliore di quella presente.
I mutamenti riguardano l’accontentarsi di poche cose condite con tante speranze per il futuro, che non era difficile immaginare migliore di quel presente. Ricordo che una volta la Resurrezione si celebrava a mezzogiorno del sabato santo annunciata dallo scampanio delle  campane di tutte le chiese e dai suoni che i ragazzini facevano con ciottoli piuttosto grandi con i quali colpivano con forza i pali della luce stradale che erano di ghisa o ferro. Da quel momento si interrompevano digiuni e fioretti e si dava inizio alle feste pasquali partendo dalla viglia per finire al giorno proprio della Santa Pasqua. Non vi erano le colombe industriali e nemmeno quelle di pasticceria. I dolci erano il pan di spagna casereccio, ed i taralli piuttosto grandi fatti con molte uova e ricoperti da una glassa di zucchero bianco. Il vino da dessert era, per la gioia della nostra famiglia, un moscatello bianco che i nostri compari ci portavano a casa. 
Quello che , invece, è rimasto inalterato è il menu pasquale che per la mia famiglia di origine era rappresentato da un antipasto  costituito da  soppressata calabrese che zia Maria, colà residente, ci inviava con altro ben di Dio, da uova sode affettate e da fette di limon cedro che preparava la bocca al gusto del seguito. Questo antipasto era chiamato in dialetto foggiano “ U Beneditt “ perché prima di metterlo nei singoli piatti, la persona più anziana benediva la mensa con l’acqua benedetta presa in chiesa il giorno di Pasqua utilizzando all'uopo un rametto di ulivo, augurando subito dopo un ecumenico “ Buona Pasqua a tutti e buon appetito”!
Dopo l’antipasto si gustava la minestra di cicorie e cardoncelli unita allo spezzatino di agnello con uova e formaggio grana. Seguiva l’agnello al forno con patate, la solita insalata verde romana, la frutta di stagione ed il dolce fatto in casa. Il vino era quello sfuso, che per l’occasione veniva scelto tra i più costosi! Facevano capolino le prime uova di Pasqua in formato medium e large!
In seguito, dopo il mio matrimonio ed il mio “ esilio “ nell’Italia del Nord, il menu è leggermente cambiato arricchito da due new entry : il casatiello e la farrata, che altro non è che la pastiera napoletana con il riso al posto del grano.


Menu di Pasqua 2014

U BENEDITT


MINESTRA DI CICORIA( non regolamentare ),CARDONCELLI  CON SPEZZATINO DI AGNELLO CON UOVA


AGNELLO AL FORNO CON PATATE





PEPERONI IN AGRODOLCE


LAMPAGIONI


CASATIELLO  (E PANE CASERECCIO)



VINI E SPUMANTI:  SPUMANTE CESARINI SFORZA “ LE MILLESIME “ – CERASUOLO D’ABRUZZO CITRA – CALALONGA DEL SULCIS 2012 – MOSCATO DEL PIEMONTE GATTI

PER FINIRE: TORTA ALLA FRUTTA DI PREGEVOLE FATTURA FATTA DA MIO NIPOTE ALESSANDRO,


FARRATA CO-PRODOTTA DA MIO GENERO DANIELE PER LA PASTA FROLLA E LA COTTURA E DA MIA MOGLIE PER L’INTERNO.


PERSONAGGI ED INTERPRETI
( in ordine alfabetico )


ALESSANDRO
ANNAMARIA
ALICE
DANIELA
DANIELE
GRAZIELLA
LELLO
PATRIZIA
SIMONE
VITTORIO

E' stata una bella Pasqua arricchita dal compleanno di mia figlia Patrizia, con leggero disappunto per mia figlia Barbara, assente....giustificata!
Saluti ed auguri a tutti
Lello

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