OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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sabato 8 settembre 2018

SEDANI RIGATI MARE MONTI

Il titolo di questa ricetta e molto ricorrente nei vari menù di molti ristoranti ubicati in riva al mare o nei suoi pressi. Lo saccheggio anche io.

INGREDIENTI: PESCE PALUMBO 500 GR. - ALICI  SALATE SOTT'OLIO: QUATTRO FILETTI - DUE SPICCHI DI AGLIO - FUNGHI PORCINI FRESCHI: 100 GR. - PASSATA DI POMODORO: TRE MESCOLI - PREZZEMOLO: UN CUCCHIAIO - SALE E PEPE: QB. - OLIO EVO: MEZZO BICCHIERE DA VINO - GAMBERONI: TRE O QUATTRO SECONDO IL NUMERO DEI COMMENSALI - VINO BIANCO SECCO: MEZZO BICCHIERE ABBONDANTE - PEPERONCINO: QB.

TEMPO: 90 MINUTI - DIFFICOLTA': FACILE - DOSI PER 4 PERSONE



IL SUGO PRONTO


IL PESCE UTILIZZATO IN ATTESA DI ESSERE SERVITO

Il palombo è un pesce senza spine fastidiose però ha una carne insipida per cui prima di utilizzarlo lo metto in una zuppiera e lo condisco con olio, sale e pepe, lasciandolo così per una trentina di minuti dopo averlo rigirato un paio di volte.
In una padella anti aderente versare l'olio e i due spicchi di aglio e lasciare insaporire.Aggiungere i filetti di alici e stemperarli bene. Eliminare l'aglio ed aggiungere i pezzi di palombo non molto piccoli. Cuocere a fuoco moderato, rimestare spesso e dopo una decina di minuti sfumare con un mezzo bicchiere di vino.Aggiungere a questo punto i funghi porcini ridotti in pezzetti non proprio di piccola dimensione e cuocere a fuoco moderato. Aggiungere ora la passata di pomodoro, regolare di sale e pepe e continuare la cottura fin quando la salsa non risulti bene amalgamata.
Mentre preparavo questa ricetta avevo a parte frullato dei pomodori San Marzano, con tutta la buccia, che avevo aggiunto in una tegame anti aderente nel quale avevo fatto soffriggere brevemente uno spicchietto di aglio. Dopo 45 minuti circa la salsa era pronta ed è stata utilizzata per la ricetta principale.
Pochi minuti prima di togliere dal fuoco la salsa con il pesce e funghi ho unito i gamberoni sgusciati.Far cuocere il tutto senza coperchio per gli ultimi dieci minuti in modo che la salsa si addensi un pò.
Cuocere ed togliere al dente i sedani rigati. Prelevare il pesce mettendolo su di un piatto. Versare la pasta nella salsa e saltarla per un minuto.Aggiungere il prezzemolo ed il peperoncino ( olio piccante o paprica piccante ) e comporre il piatto adagiandovi sopra il pesce messo da parte.

venerdì 31 agosto 2018

I DESTABILIZZATORI




Se vi una guerra senza esclusione di colpi questa è quella che si combatte in Vaticano, nelle sue vicinanze o protuberanze. Da tempo incalcolabile potere e dottrina hanno dato seguito a battaglie cruente e poco manca che i belligeranti issino propri stendardi e marcino gli uni contro gli altri. Chi può dimenticare il potere e forse anche l’arroganza di Tarcisio Pietro Evasio Bertone cardinale ed ex Segretario di Stato, passato alle cronache per il suo sontuoso attico in Roma e per le spese pazze di ristrutturazione a suo uso e consumo a quanto pare con interessamento dell’ ospedale Bambin Gesù in Roma!( ma io non ci credo )!!
Recentemente ho notato che gli attacchi prima a Benedetto XVI dimessosi per diplomatici motivi di salute ( ora sta bene, legge e suona il pianoforte )ed ora a papa Francesco sono stati ben organizzati e progettati.
Vi è sempre stata una lotta intestina fra la Curia Romana detentrice del potere temporale o materiale e la parte più spirituale della gerarchia vaticana.
La preghiera sempre aiuta tutti i credenti, ma dovrebbe aiutare molto di più i porporati, ma non sempre è così!
Anche la stampa ci marcia. Stampa libera? Manco per niente. Recentemente un noto giornale di grande tiratura ha pubblicato in prima pagina una dichiarazione del Cardinale Angelo Scola ( entrato nell’ultimo conclave papa uscendone cardinale ) titolando: Papa Francesco? Un ‘pugno allo stomaco’ dello Spirito Santo” dimenticando di proseguire con “che ha svegliato la Chiesa, ora però dobbiamo cambiare"
Ora il Cardinale Viganò nel 2012 poco dopo i primi provvedimenti di Benedetto XVI che imponevano al cardinale McCarrick di non apparire in pubblico e di limitare le sue celebrazioni a causa dei suoi precedenti di pedofilo o di protettore di questi campioni, accoglieva McCarrick dicendo: «ecco l’uomo che noi tutti amiamo...»
Ora sia Viganò che  McCarrick attaccano papa Francesco accusandolo di aver saputo ed aver taciuto, quindi in un certo senso di connivenza….col nemico !
Viganò dice di aver avvisato papa Francesco delle malefatte di McCarrick, ma solo a voce, confidenzialmente, ma così  facendo ha eliminato volutamente o meno le prove della sua affermazione. La parola di un Viganò contro quella di Francesco!??? Certamente papa Francesco non è un seguace dell’ortodossia millenaria della chiesa e lui ha portato diversi ed importanti cambiamenti che danno fastidio ad una congrega di prelati poco inclini a rispettare l’istituzione papale.
Vorrei rammentare a codesti signori porporati che, stando a quello che si dice dalle loro parti, il papa viene eletto nel conclave su espressa indicazione dello Spirito Santo. Or bene se codesti signori rosso vestiti maltrattano e contrastano l’inviato dello Spirito Santo che, come è noto fa parte della Santissima Trinità, è come se andassero contro il loro sempiterno principale !
Sic transit gloria mundi !

martedì 28 agosto 2018


PASTA ALLA CHITARRA IN COCKTAIL DI SALSE


INGREDIENTI: PASTA ALLA CHITARRA: 400 GR. – FORMAGGIO PECORINO: 80 GR. – RICOTTA SALATA: UN PAIO DI CUCCHIAI – NDUJA: UN CUCCHIAINO – SALSA COCKTAIL: Q.B.


TEMPO: 60 MINUTI – DIFFICOLTA’:MEDIA – DOSI PER TRE PERSONE

Si tratta di utilizzare due salse diverse create per una ricetta che si può consultare andando su: http://www.fujani.com/159.htm ed un’altra semplicissima fatta per la preparazione delle polpette di carne per le quali sono previsti carne trita, pane ammollato, uova, sale e pepe, una manciatina di prezzemolo. Per queste polpette tritare uno scalogno, versarlo in un padella anti aderente con un quarto di bicchiere da vino di olio evo. Aggiungere poi una scatola di polpa di pomodoro ed una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml. Salare e pepare e quando la salsa sarà pronta aggiungere le polpette direttamente senza friggerle preventivamente. Rimestare molto delicatamente per evitare che si rompano. Cotte le polpette prendere un quarto del sugo ed aggiungerlo ad un altro quarto di quello di cui alla ricetta relativa alle sovracosce di pollo con cipolle e peperoni il cui link è in testa alla pagina, ovviamente  i sughi sono quelli risultanti dalle ricette completate.
Unite le due salse si può aggiungere ancora pochissima nduja il tutto in una padella anti aderente nella quale si verserà la pasta alla chitarra sulla quale poi si metterà del formaggio pecorino ed un po’ di ricotta dura salata.
Se si preferisce si potrà aggiungere anche del peperoncino piccante facendo attenzione che la nduja di per se è piccante.
La pasta alla chitarra si potrà acquistare in ogni supermercato, ma se si ha voglia, interesse e pazienza si potrà farla in casa usando semola rimacinata, acqua tiepida e sale, impastando il tutto e ricavando delle piccole sfoglie alte un millimetro che si appoggeranno sulla “chitarra “ quando saranno leggermente asciutte e col il mattarello spinte attraverso i fili tesi della “chitarra” la cui foto è questa:




mercoledì 22 agosto 2018

polpette di zucchina clo~



INGREDIENTI: UNA ZUCCHINA GRANDE - RICOTTA VACCINA: DUE CUCCHIAI  - UOVO: UNO - PANGRATTATO QB. - OLIO DI GIRASOLE PER FRIGGERE: QB. SALE E PEPE: QB.- FORMAGGIO GRANA: QUATTRO CUCCHIAI - PREZZEMOLO: UN CUCCHIAIO TRITATO

TEMPO: 45 MINUTI - DIFFICOLTA': FACILISSIMA -  DOSI PER TRE PERSONE


Grattugiare la zucchina con l'apposita grattugia verticale e versare il tutto in una zuppiera. Salare e pepare con parsimonia. Aggiungere l'uovo intero, la ricotta, il formaggio grattugiato ed il prezzemolo. Rimestare. Aggiungere infine il pangrattato fino ad ottenere una consistenza lavorabile per fare delle polpette tonde e regolari.
In una seconda zuppiera versare il pangrattato ed immergervi le polpette, rigirarle tra le dita e deporle in un vassoio in attesa di essere fritte in abbondante olio di girasole.
Deporre le polpette fritte su di un foglio assorbente per eliminare l'eventuale eccesso di olio e consumarle sia calde che fredde, come secondo piatto o come aperitivo.

lunedì 20 agosto 2018


SANTA, SANTISSIMA MILENA GABANELLI




Un servizio della Gabanelli ai primi degli anni 2.000 mandato in onda dalla RAI e sin da allora si poteva costatare in che merdaio ci eravamo cacciati a causa di politici corrotti o incapaci.
Una volta si diceva: italiani, popolo di poeti, santi e navigatori! ma nella penna dell'estensore erano rimaste un paio di paroline che avrebbero poi fatto capolino nella nostra vita: corrotti, ladri, incapaci e corruttori.
Non è che una volta le cose andassero meglio. Gli scandali come quello della Banca Romana furono pesantissimi da sopportare mentre capi di governo, reali e portaborse si pavoneggiavano con feluche e mantelli.
Se avete la pazienza di vedere il filmato per intero senza vomitare vi accorgerete come la  situazione di un tempo sia assolutamente immutabile.
Un paio di giorni or sono mi è giunta una foto, quella che posto più avanti, di Gianmaria Gros-Pietro che  presidente dell'IRI vende Autostrade ai Bennetton diventandone poi presidente. Insomma un signore nato non con la camicia, ma con un costoso abito presidenziale !!!
Dopo tanti anni e tante ruberie siamo arrivati a pagare oltre che salatissimi pedaggi autostradali anche un tributo di sangue assolutamente inaccettabile.
E mentre a Genova si estraevano i poveri resti delle vittime i Bennetton davano un sontuoso ricevimento a base di grigliate.


domenica 19 agosto 2018





SOVRACOSCE DI POLLO CON CIPOLLE E PEPERONI


INGREDIENTI: SOVRACOSCE DI POLLO: SEI - CIPOLLE DORATE: DUE MEDIO GRANDI - PEPERONI ROSSI E GIALLI: DUE - OLIO EVO: UN BICCHIERE DA VINO - PAPRICA DOLCE: UN CUCCHIAIO COLMO - AGLIO: MEZZO SPICCHIO - PEPERONCINO: LA PUNTA DI UN CUCCHIAINO - CHIODI DI GAROFANO: DUE - VINO BIANCO SECCO: UN BICCHIERE - PREZZEMOLO: UNA MANCIATA.

TEMPO:90 MINUTI  -  DIFFICOLTA': FACILE  -  DOSI PER 5 / 6  PERSONE

Frullare le cipolle ed i peperoni affettati riducendoli a poco più che una poltiglia. In una padella anti aderente versare metà olio ed aggiungere il frullato di cipolle e peperoni. Rimestare e lasciar cuocere a fuoco moderato aggiungendo di tanto in tanto dell'acqua giusto per non fare attaccare la crema e regolare di sale. Aggiungere la paprica dolce.
Spellare e lavare per bene le sovracosce. In una capiente padella anti aderente versare l'altra metà dell'olio e soffriggere le sovracosce di pollo rimestando spesso. Quando il pollo sarà rosolato adeguatamente bagnare col vino lasciandolo evaporare.
Regolare di sale. Quando l'intingolo sarà bene amalgamato versarlo sulle sovracosce di pollo, rimestare, aggiungere i due chiodi di garofano, l'aglio ed il peperoncino. Cuocere dapprima con coperchio ed infine senza coperchio per far si che il sugo si addensi.
Quando tutto è cotto e ben rappreso spegnere il fuoco ed aggiungere il prezzemolo finemente tritato.

Un interessantissimo utilizzo dei corposi avanzi sia delle sovracosce che dell'intingolo riguarda la preparazione di un secondo piatto molto appetitoso.

Ho pelato e tagliato a fette spesse un paio di millimetri sei o sette patate di media grandezza e le ho messe in una larga padella anti aderente in cui ho versato precedentemente un dito di acqua moderatamente salata. Ho coperto la padella e l'ho messa sul fuoco non molto alto per una ventina di minuti fin quando i rebbi della forchetta ne hanno accertata la cottura. Deporre allora sulle patate le sovracosce utilizzando anche tutta la salsa da distribuire  uniformemente. Continuare la cottura con coperchio a fuoco bassissimo smuovendo la padella di tanto in tanto in modo che le patate non si attacchino al fondo. Appena la salsa risulterà ben incamerata ed il pollo ammorbidito, togliere dal fuoco ed aggiungere una manciata di prezzemolo tritato al momento.