OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



SE VUOI ASCOLTARE LE CANZONI E LE ROMANZE DI UNA VOLTA CLICCA SU



PROPOSTE DI CUCINA DAL WEB ( per conoscerle cliccaci su )


venerdì 24 giugno 2022

 DEI DELITTI E DELLE PENE ( secondo me!)

Come reazione emotiva ai delitti commessi con particolare crudeltà sono stato sempre favorevole alla pena di morte anche perché sono convinto che le pene debbano essere retributive e non rieducative.

Da Google ALTALEX “Cosa significa pena retributiva?

Una prima funzione del diritto penale e della pena in genere è quella cosiddetta afflittiva, o retributiva. Il diritto penale mira cioè a infliggere una sofferenza al reo, a mò di retribuzione per il male commesso. E' questa la funzione principale della pena, che ricorre in tutte le epoche e in tutti gli stati.

Vi sono poi i sostenitori della pena “ rieducativa “ che mira a reinserire il reo nella società. E qui sono perfettamente d’accordo nel caso in cui il reato sia così detto di secondo o terzo grado come ad esempio uno scippo, un delitto contro il patrimonio, contro l’onore e la libertà individuale. Quando invece si tratta di delitti gravissimi orrendamente commessi con particolare crudeltà atta a far soffrire la vittima prima di toglierle la vita, credo che vi sia poco da rieducare. Se vogliamo essere buonisti fino al parossismo, facciamo pure!

Se io penso alla piccola Elena, a quel faccino realmente angelico, al momento in cui la “ MADRE “ l’ha infilata in un sacco nero e l’ha colpita con ben undici coltellate inflitte in ogni parte del piccolo corpicino fino a causarne la morte che, a detta del medico legale, non giunse immediatamente credo che una bella condanna RETRIBUTIVA sia la sola cosa da infliggere alla Medea di turno! Cosa vogliamo rieducare e poi alla fine della rieducazione vogliamo metterla alla prova se mai affidando alle sue cure un fratellino della piccola Elena? La pena nel caso dell’assassinio della piccola Elena deve essere afflittiva! Punto e basta!

Quindi sono più che mai convinto della pena di morte.

Recentemente, mentre navigavo in internet cercando qualche ricetta sulla pasta e cavoli mi sono imbattuto, non cercato, qualche video su youtube che illustrava con dovizie di particolari alcune esecuzioni capitali a partire da quelle comminate dal Tribunale di Norimberga alla fine della seconda guerra mondiale, esecuzioni che ho visto per mera curiosità, cosa che mi ha indicato come frequentatore di questi video che da allora in poi mi vengono proposti. Era meglio approfondire pasta e cavolfiori!

Nei pochissimi video che ho visto ho costatato che la pena di morte sia una inaccettabile sofferenza che inizia con una lunghissima procedura direi processione che parte dalla cella del condannato fino alla camera della morte, poi vi è la sistemazione del condannato sulla sedia elettrica, o camera a gas, o il lettino per l’iniezione letale, la legatura con cinghie robustissime alle sedie o al lettino e nel caso della sedia elettrica al morituro viene inviata una prima scarica da 500 volt e successivamente una seconda da 2.000 volt: la prima dovrebbe causare immediatamente la morte celebrale e la seconda la distruzione degli organi interni. Non è sempre così e vi è anche chi sopravvisse alla sedia elettrica. Willie Francis (St. Martinville, 12 gennaio 1929 – Penitenziario di Stato della Louisiana, 9 maggio 1947) è stato un criminale statunitense, noto per essere stato il primo condannato a morte che sopravvisse alla pena di esecuzione capitale a mezzo della sedia elettrica.

Poi vi sono state esecuzioni della durata di otto e perfino 15 minuti di vare scariche prima di eseguire la pena di morte. Non parliamo poi delle iniezioni letali con gli aghi che devono introdurre nel corpo del condannato le tre sostanze: il thiopental di sodio che rende incosciente il prigioniero, il bromuro di pancuronio che provoca la paralisi muscolare e il cloruro di potassio che ferma il cuore. Se vengono somministrati livelli insufficienti di thiopental di sodio, l’effetto anestetico può esaurirsi rapidamente e il detenuto prova un dolore lancinante fino all’arresto cardiaco.

E che dire poi degli innumerevoli condannati a morte pur innocenti come Sacco e Vanzetti e la lista potrebbe essere lunghissima!

Come si vede la morte non giunge mai rapidamente e le sofferenze inflitte rendono lo Stato assassino come il reo condannato. A questo punto sono assertore che la pena di morte così come viene inflitta sia un’inutile barbarie. Allora come punire il reo di delitti orrendi? Con la certezza della pena! Ergastolo  sia con fine pena MAI! Se mai introducendo anche i lavori forzati retribuiti con il  minimo sindacale trattenuto dall’amministrazione penitenziaria a sconto delle spese sostenute per mantenere in vita il condannato!

 

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento