OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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sabato 4 marzo 2023

 

RIGATONI CON NDUJA FINTA

INGREDIENTI: LARDO, GUANCIALE E SALAME: 400 GR.IN TOTALE – PAPRICA PICCANTE: SEI CUCCHIAI – CIPOLLA ROSSA DI TROPEA: UNA MEDIA - RIGATONI: 200 GR. – OLIO EVO: TRE CUCCHIAI -  FORMAGGIO GRANA PADANO: DUE CUCCHIAI COLMI -  UNA SPOLVERATA DI PEPE NERO APPENA MACINATO.

TEMPO: 30 MIN – DIFFICOLTA’: FACILE – DOSI PER DUE PERSONE ( Solo per la pasta )

Questa mattina andando senza meta su YouTube mi sono imbattuto in una ricetta calabrese che prevedeva l’utilizzo della nduja e mi è venuta l’acquolina in bocca inducendomi a farmi una bella preparazione utilizzando la nduja che pensavo di avere in frigo. Purtroppo non l’avevo e l’acquolina non se ne andava. Ho pensato di procedere con quello che avevo in casa ed ecco il risultato!

Ho passato al tritacarne il guanciale, il lardo e il salame in parti uguali raccogliendo il tutto in una ciotola nella quale ho versato un po’ per volta la paprica piccante fino ad ottenere una pasta morbida, rossina e piccante. Ho messo in una padella di alluminio l’olio evo e la cipolla affettata ( non tritata ) ed a fuoco bassissimo l’ho lasciata leggermente appassire. La finta nduja l’avevo messa in una busta di plastica per alimenti e lasciata quindici minuti in freezer. Ho ricavato tre fettine di nduja, alla quale il freddo ha fatto bene perché si è indurita alquanto, e le ho depositate sulla cipolla continuando la cottura a fuoco basso. Dopo una quindicina di minuti da quando ho inserito le fettine della finta nduja, ho rimestato aggiungendo poca acqua di cottura dei rigatoni ormai quasi cotti. Scolati i rigatoni li ho versati nella padella rimestando per bene in modo da far assorbire quanto più possibile il sughetto. A fuoco spento ho aggiunto il grana padano ed una spolverata di pepe appena macinato. Come dice la mai abbastanza lodata Spinsi : quando mancano i cavalli corrono anche gli asini! E questa pseudo nduja lo dimostra decisamente!

Ça va sans dire che con la vera superba nduja la preparazione acquisterebbe almeno il 30%!

martedì 28 febbraio 2023


DUE DONNE, DUE STILI!

 

Stefano Bonaccini ha perso ed in un certo senso sono contento perché un’altra donna è salita al comando della propria nave. Giorgia ed  Elly in cima alla loro piramide! Vi è tuttavia un diverso stile affiorato nelle prime dichiarazioni del nuovo segretario PD. Ecco quanto ha proclamato la novella nocchiera: ””Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Staremo a fare e barricate contro ogni taglio alla sanità".

Dall’altra parte Giorgia Meloni, l’affamatrice dei poveri,  una vera squadrista indirizzava un complimento cortese alla vincitrice: "Congratulazioni a Elly Schlein e complimenti al Pd per la mobilitazione dei suoi elettori nel congresso. Spero che l'elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non indietro".

Due stili diametralmente opposti! Nihil sub sole novi!!!!

Alla novella conducatora bisognerebbe ricordare che dirigerà un partito che da solo non può andare da nessuna parte e che deve per forza allearsi con i 5 S e con il pluridecorato Conte da Volturara Appula, alleanza già fatta e miseramente naufragata! La conducatora ha baldanzosamente proclamato il suo bollettino di guerra sperando di vincerla mantenendo forti,coese ed unificate le sue truppe.

Fare i proclami possibili e dire cautamente come realizzarli sarebbe stato un ottimo avvio, credibile e valutabile altrimenti le parole resteranno parole e come si diceva una volta””” verba volant et scripta manent””o come affermava Palmiro Cangini Assessore alle Varie ed Eventuali del comune di Roncofritto “ FATTI NON PUGNETTE “”( Zelig )

Alla luce dell’accaduto avrebbe fatto meglio la Meloni a non inviare il messaggio per complimentarsi per la vittoria della Elly Schlein, politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera. Un disinteressato consiglio alla nuova conducatora: prima di dichiarare guerra alla Meloni ed al suo seguito vincente, controlli la qualità, quantità e le fedeltà delle tue truppe altrimenti correrà il serio rischio di guidare una perdente armata Brancaleone!


domenica 12 febbraio 2023

 

I COMMENTI DI UN PARRUCCONE!

Quest’anno ho battuto ogni mio record: non ho visto nessuna serata del festival sanremese. Ho letto solo i commenti dei giornalisti; ho eliminato i commenti del tutto positivi e quelli del tutto negativi e mi son fatto una bella idea quanto più vicina alla realtà. La prima cosa che  vorrei dire è che bisognerebbe cambiare il titolo festival; un titolo benevolo: IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA DEL MOMENTO ed un altro più vicino alla realtà: HAPPENING SANREMESE, piuttosto generico e che proprio per questa sua peculiarità può includere nelle performance ogni cosa, dalle belle canzoni a quelle vomitevoli, dai look appropriati a quelli demenziali, dall’assenza dei soliti pipponi di una certa e preponderante parte politica nella RAI alla loro eccessiva ed inopportuna presenza. Quando necessito di un’omelia moraleggiante vado in una chiesa meglio se periferica!

Non si sono fatti mancare il solito attentato bombarolo per una borsetta con proiettili lasciata nelle vicinanze del teatro, una borsetta che non sarebbe mai esplosa, ma la notizia di un attentato al festival è pur sempre una notizia che rende i protagonisti canori e no veri eroi che imperterriti e sprezzanti del pericolo portano a termine il loco compito! Bravi loro e chi ha messo la bombetta senza il cui apporto non ci sarebbero stati eroi! Non ricordo un solo festival senza messa in scena. Vi ricordate del festival del 23 febbraio del 1995 quando, all’improvviso, a Sanremo irrompe un uomo, Pino Pagano, 38 anni, bolognese, disoccupato, che tenta di buttarsi giù dalla galleria del teatro Ariston. Momenti di concitazione, si teme il peggio fino all’intervento decisivo di Pippo Baudo, recordman di conduzioni a Sanremo (13 volte tra il 1968 e il 2008), che riesce a non andare in panico, a non perdere la pazienza e a prendere subito in mano la situazione. Dopo le prime urla, il conduttore siciliano prova un dialogo, poi lo raggiunge e lo salva. Gli mancava solo il costume di Superman. Bravo Pippo! A parte la bombetta questo festival ha visto la sceneggiata prevista e preparata di Blanco che ha distrutto i fiori esageratamente e senza alcun addebito allo svalvolato che comunque ha permesso all’intramontabile Gianni Morandi di armarsi di una scopa e pulire il palco, ovviamente il personale di servizio era in congedo per malattia! Se qualcuno non se ne fosse accorto la serata successiva Morandi esibiva ancora la scopa tra le mani! Dimenticavo il riferimento alla nostra costituzione e poco ci mancava a  quella del vangelo della domenica con la benedizione apostolica urbi et orbi!! Direbbe l’indimenticabile Di Pietro “ che c’azzecca la costituzione col festival di Sanremo ?? Non lo so, ma un bel coro del Nabucco “ VA PENSIERO” non ci sarebbe stato male e per finire l’INNO NAZIONALE ITALIANO con tutti i presenti in piedi e con la mano destra appoggiata sul muscolo cardiaco!! Bei tempi di una volta quando il festival veniva ascoltato per radio e finiva nei tempi regolamentari senza procurare danni a causa della visione di tante scempiaggini!

Dimenticavo dirvi che per un paio di mesi ancoraa su RAI uno Zia Mara continuerà a distruggerci con le interviste mielose ai vincitori ed ai vinti del festival. Ed infine una pagina di costume, last but not least, la nostra RAI ha mmandato a Sanremo una pletora di dirigenti ed assistenti a spese ovviamente nostre, Insomma una vera e propria ....gita aziendale " ( si parla di quasi un centinaio )

15 febbraio 2023

Errata coirrige! Ho ascoltato solo oggi alcune canzoni del Festival di Sanrremo e devo dire che mi sono piaciute. Allora? Ci sono canzoni belle e brutte ed è plausibile, quello che considero ancora inpopportuno è il contorno poltico-strumentale e lo spreco dei nostri soldi!

venerdì 3 febbraio 2023

 

ORECCHIETTE CON LE CIME DI RAPA

( IN PUREZZA )

INGREDIENTI: CIME DI RAPA GIA’ PULITE: UN CHILO – ORECCHIETTE: 250 GR. – OLIO EVO BUONO: SEI CUCCHIAI – SALE E PEPE: QB.

TEMPO:60 MIN-DIFFICOLTA’: FACILE – DOSI PER 2 – 3 PERSONE

La ricetta ancestrale di questo piatto prevede, a seconda dei gusti , aglio soffritto in olio evo con l’aggiunta di peperoncino piccante ed a volte anche un paio di filetti di alici sott’olio: ottima ricetta,  ma oggi ho fatto una ricetta semplicissima e delicatissima! Le cime di rapa appena colte sono deliziose e gustose, ma se si consumano dopo tanto tento dalla raccolta diventano amare e con le foglie dure. Recentemente ho comperato una mazzo di cime di rapa raccolte da poco tanto che le foglie erano addirittura croccanti da crude. Le ho pulite tenendo solo le foglie medio grandi purché con i bordi verdi e non giallognoli e le cimette sottratte al gambo lungo. Le ho lavate per bene e le ho tuffate per una decina di minuti in una pentola con acqua al bollore regolarmente salata. Tolte le cime di rapa dalla pentola, nella stessa acqua di cottura delle cime di rapa ho cotto le orecchiette. Eccelse quelle fatte in casa, buone quelle fresche comprate nei supermercati e meno raccomandabili quelle secche, ma come dice l’ottima Alessandra Spinsi di Bologna “” quando mancano i cavalli corrono pur bene anche gli asini”” !!! Appena cotte le orecchiette le ho versate in una zuppiera in cui avevo messo buona parte delle cime di rapa tenute da parte e sminuzzate ( non tanto ) con le forbici. Su tutto ho versato un generoso filo di olio evo buono, ho rimestato ed ho gustato un piatto leggerissimo con un delicato sapore di cima di rapa. Insomma ho assaporato la cima di rapa non violentata con i sapori forti dell’aglio soffritto, del peperoncino ed altro. Provare per credere. Quando troverò cime di rapa ottime alla vista rifarò sempre questa ricetta!

venerdì 27 gennaio 2023

 

Primum vivere, deinde

 Philosophari

Frase attribuita al filosofo inglese Thomas Hobbes e che tradotta recita:“ PRIMA PENSA A VIVERE E POI A FILOSOFARE “!

Dalle nostre parti vi è un altro detto popolare: MEGLIO UN ASINO IN TERRA CHE UN DOTTORE IN PARADISO”!

Fatti questi due preamboli vengo al sodo.

La guerra in Ucraina si trascina da oltre un anno contando centinaia se non migliaia di morti tra i due schieramenti belligeranti e non si sa come andrà a finire se non con la morte o la resa di almeno uno dei due capi Zelensky o Putin. Io sinceramente propenderei per la scomparsa di Putin aggressore sconsiderato. In tutte le cose di questo mondo si devono considerare i lati positivi e negativi di ogni vicenda. Se ad esempio resistere all’aggressore significherebbe la fine del mondo, così come lo si vede adesso, allora sarebbe preferibile arrendersi armi e bagagli e salvare uomini e cose. Io sono a fiano dell’Ucraina, ma quando i costi diventano insostenibili allora bisogna dare un taglio e smettere di fare questioni di principio. Che significato avrebbe arrivare alla terza guerra mondiale con utilizzo di armi di distruzioni di masse, missili supersonici capaci di raggiungere addirittura gli Stati Uniti per stabilire il principio che uno è l’aggredito e l’altro è l’aggressore? Anche una persona di men che mediocre intelligenza preferirebbe la morte ad esempio di centomila persone a quella di qualche milione!!

Putin è inqualificabile e su questo non ci piove, ma se l’occidente continua ad armare Zelensky con armi sempre più potenti, con carri armati, batterie anti missili solo un cretino crederebbe che Putin non possa pensare che l’occidente, via Ucraina , abbia dichiarato guerra alla Russia!

Enrico IV pronunciò la famosa espressione "Parigi val bene una messa", indicando con tali parole che "vale la pena sacrificarsi per ottenere uno scopo alto". E sia, ma il raggiungimento dello scopo non significa correre fino allo sfinimento, tagliare il traguardo ed accasciarsi al suolo privo di vita.! Un’altra frase storica : “ la vendetta di Pirro “

Questa situazione protrattasi da più di un anno ha cominciato a minare i miei convincimenti sulla giusta rivendicazione ucraina e se ha minato i miei saldi convincimenti è facile immaginare dove siano andati a finire quelli dei titubanti. Mi viene in mente una frase messa in bocca a Biden da qualche umorista “ Andrò avanti a combattere Putin e difendere l’Ucraina …..fino all’ultimo europeo!!

giovedì 26 gennaio 2023

 

RAGU’ DI TOTANI

INGREDIENTI: TOTANI: 600 GR. – POMODORI PELATI: UNA SCATOLA DA 400 GR. – PASSATA DI POMODORO: UNA BOTTIGLIA DA 680 GR. – TRITO DI CIPOLLA, SEDANO E CAROTA IN TOTALE 150 GR. – AGLIO: UNO SPICCHIO OPPURE UN CUCCHIAINO DI CREMA DI AGLIO – VINO BIANCO SECCO: UN BICCHIERE – SALE E PEPE QB – UN PIZZICO DI PAPRICA PICCANTE – OLIO EVO: CINQUE CUCCHIAI

TEMPO 120 MIN. – DIFFICOLTA’: SEMPLICE – DOSI LIBERE

In una pentola a pressione versare l’olio e subito dopo il trito di verdure. Appena ammorbidite aggiungere i totani ben puliti, privati del becco, delle interiora e degli occhi. Rimestare per bene, bagnare col vino bianco, laasciare evaporare la parte alcolica, aggiungere sale, pepe e paprica. Dopo pochi minuti aggiungere i pelati disfatti con le mani e la salsa di pomodoro. Chiudere la pentola a pressione posizionata sul fuoco alto. Appena si ode il sibilo ridurre al minimo il fuoco e dopo venti minuti far sfiatare la pentola, aprirla e se la salsa risulta piuttosto liquida, continuare la cottura a pentola scoperta su fuoco medio fin quando la salsa non avrà raggiunto la consistenza di una crema morbida.

CREMA DI AGLIO ( OTTIMA PER SOSTITUIRE LO SPICCHIO )

Con un batticarne colpire gli spicchi di aglio in modo da facilitarne lo spellamento. Inserire tutti gli spicchi - quanti ne volete  - in un frullatore e coprirli appena appena con olio di oliva extra vergine. Frullare fin quando si otterrà una densa cremina da versare poi in un vasetto da conservare il frigo. L'olio si rassoderà . Un cucchiaino dei questa crema sostituisce uno spicchio di aglio che preferisco aggiungerlo alle varie preparazioni soffriggendolo per qualche secondo oppure inserendolo su qello che si intende cucinare senza passare per il soffritto.