OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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mercoledì 8 novembre 2023

 

PENNONI DELLA MOLISANI ALLA 

" PIETRO "



Ieri, 7 novembre 2023, in famiglia, abbiamo festeggiato il compleanno del mio nipote Pietro che ha compiuto sedici anni e, per l’occasione, ho inventato un intingolo nel quale ho tuffato i pennoni, ricetta che ho dedicato a lui ed è per questo che l’ho intitolata “ Pennoni alla Pietro”.

INGREDIENTI: PENNONI 500 GR. – CIPOLLE DI TROPEA: TRE MEDIO PICCOLE – ZUCCA: 150 GR. – ZUCCHINI: 150 GR. – PISELLI SURGELATI: 70 GR. – PROSCIUTTO COTTO: 70 GR. – POMODORINI SECCHI SOTT’OLIO: TRE – OLIO EVO: 5 CUCCHIAI – BURRO: TRE NOCI – FORMAGGIO GRANA: 50 GR. – PANNA DA CUCINA: TRE CUCCHIAI – PREZZEMOLO: UN CUCCHIAIO TRITATO - PEPERONCINO ( facoltativo ). QUALCHE PEZZETTO DELLA PUNTA.

TEMPO: 60 MINUTI – DIFFICOLTA’: FACILE – DOSI PER SEI PERSONE

PREPARAZIONE. Affettare sottilmente una cipolla di tropea. In una padella capiente ( nella quale poi versare i pennoni per farli saltare ) versare l’olio evo ed una noce di burro e subito dopo la cipolla lasciandola cuocere per tre minuti a fuoco moderato dopo di che aggiungere la zucca tagliata in piccoli dadi. Cuocere per cinque minuti rimestando spesso. In una ciotola mettere la restante cipolla sempre affettata sottilmente, il prosciutto cotto a dadini e sempre a dadini la zucchina ed il peperoncino. Versare il tutto nella padella, rimestare e cuocere per una decina di minuti dopo di che aggiungere anche i piselli. Salare e pepare con moderazione. Continuare la cottura per almeno venti minuti rimestando spesso in modo che non si attacchi al fondo. Quando tutto sarà bene amalgamato aggiungere un cucchiaio di panna rimestando ancora. Cuocere i pennoni in acqua normalmente salata e quando saranno leggermente al dente versarli nella padella con l’intingolo dopo aver aggiunto prima la restante panna, le due noci di burro ed il formaggio grana. Mantecare e saltare i pennoni. Aggiungere pochissimo prezzemolo tritato. Sui piatti a tavola mettere un po’ di grana padano!

venerdì 27 ottobre 2023

 

PENNONI E CICORIA


PENNONI “ LA MOLISANA” 200 GR. – CICORIA CATALOGNA: 1 KGR. – POMODORI SAN MARZANO: QUATTRO -  POMODORINI SECCHI SOTT’OLIO: QUATTRO O CINQUE A SECONDA DELLE DIMEMSIONI – PEPERONCINO PICCANTE: APPENA POCO PIU’ DELLA PUNTA – FORMAGGIO PARMIGIANO: 30 o 40 GR. – SALE E PEPE: QB – OLIO EVO: QUATTRO CUCCHIAI COLMI – CIPOLLA ROSSA: UNA MEDIO PICCOLA – UNA ACCIUGA SALATA SOTT’OLIO.

TEMPO: 60 MIN. – DIFFICOLTA’ . FACILE – DOSI PER DUE PERSONE

La prima cosa da fare è agire sulla catalogna nel senso che bisogna tagliare la parte superiore della pianta fino a raggiungere il gambo bianco. Recuperare il gambo bianco fino alla base della pianta stessa. Affettare pazientemente il gambo per la sua lunghezza ricavando dei filamenti piuttosto sottili. Diciamo di affettare ogni gambo in tre parti lunghe. Mettere a fuoco una pentola di acqua, salata al bollore e cuocere per pochi minuti la cicoria, indi scolarla e metterla da parte. In una padella anti aderente e larghetta versare l’olio, la cipolletta affettata, lo spicchio d’aglio, l’acciuga ed i pomodori San Marzano anch’essi affettati. Cuocere a fuoco moderato per una decina di minuti dopo di che unirvi i pomodorini secchi, tolti dal loro olio, affettati grossolanamente,il peperoncino e parte della cicoria lessata e tagliuzzata. Regolare di sale e pepe. Cuocere a fuoco moderato per una ventina di minuti aggiungendo, se occorre, un goccio di acqua. Prelevare un pò di cicoria lessata  aggiungendovi un goccio di acqua calda e frullarla per bene con un mixer ad immersione. Aggiungere alla cicoria in padella il frullato, mescolare per bene e togliere dal fuoco. Cuocere regolarmente in acqua salata i pennoni, scolarli a cottura ultimata ed aggiungervi buona parte dell’intingolo. Mescolare per bene, aggiungere una generosa manciata di formaggio parmigiano ( o grana ) e mangiarla dicendo ad alta voce “ AH COME E’ BUONA, PERCHE’ NON CI HO PRENSATO PRIMA”!!!!!

NB. Chi ha la fortuna di utilizzare la cicoria selvatica eviti la procedura indicata per quella coltivata e vada in chiesa a ringraziare la Madonna per la fortuna che le è capitata!!!


venerdì 15 settembre 2023

 ORECCHIETTE E BROCCOLI ( COME LI FACCIO IO )


INGREDIENTI: ORECCHIETTE TERRE D’ITALIA: 150 GR. – BROCCOLI: 200 GR. – OLIO EVO: 4 CUCCHIAI – AGLIO: UNO SPICCHIO MEDIO GRANDE – PEPERONCINO: LA PUNTA DI UNO PICCANTINO .

TEMPO: 30 MINUTI -  DIFFICOLTA’: FACILISSIMA – DOSI PER 2 PERSONE

Difficile trovare una ricetta più veloce di questa ed aggiungo anche di un notevole semplice gusto. Ho comperato al Carrefour le orecchiette Terre d’Italia che come si può vedere dalla foto sono belle e zigrinate ed alla cottura non hanno nulla da invidiare a quelle fresche tanto che io non mi impegno più nel farmele da per me. Ho messo al fuoco una pentolina di acqua debitamente salata portandola in ebollizione. Ho versato le orecchiette e ho messo un timer per 12 minuti. Nel frattempo in una padella anti aderente ho versato l’olio, l’aglio tritato, ma non troppo, e la punta del peperoncino soffriggendo a fuoco moderato. Al trascorrere del timer ho versato nella stessa acqua le rosette dei broccoli  mettendo il timer per altri sette minuti, al trascorre dei quali ho scolato il tutto versandolo nella padellina con l’olio, l’aglio ed il peperoncino. Ho cotto per una paio di minuti, ho rimestato cercando di schiacciare i broccoli facendo poi il “ salta pasta “ Ho versando il tutto nel piatto per essere….divorato. Al gusto si può aggiungere anche un pizzico di pepe macinato al momento!






giovedì 14 settembre 2023

 

E CI RISIAMO!

Da sempre si parla dei migranti che arrivano in Europa, scusate volevo dire da noi in Italia colpevole solo di avere una certa protuberanza mediterranea e non una a forma di ciambella come la Francia di Emmanuel o come l’altra di Olaf Scholz ( non lo chiamo per solo nome perché nessuno lo riconoscerebbe). Tutti parlano e pochi intervengono lasciando a noi la patata bollente e la gestione di migliaia di poveri cristi. La domanda che mi pongo è questa: siamo anche noi in Europa o siamo il nord del continente africano? Il tedesco ha appena detto che  i migranti per loro sono un problema perché negli ultimi tempi sono giunti in Germania quasi 1.500 emigranti. Forse il tedesco non sa che 1.500 emigranti sono molto meno dei soli 6.000 emigranti giunti da noi in un solo giorno!! Ah tedesco svegliati e smetti di bere birra in grande quantità! Emmanuel ha mandato gendarmi ed esercito a presidiare il confine italo francese di Ventimiglia. Di lì non si passa, punto e basta! Da noi si passa eccome si passa! Gli americani hanno blindato i confini col Messico con reti altissime e schierato l’esercito. E noi? Nulla. Accogliamo umanamente tutti questi derelitti, piangiamo i loro morti, ci compenetriamo per le loro sofferenze perché siamo buoni e….fessi! Cittadini di Lampedusa con le loro barchette vanno incontro ai derelitti in mare in gravi difficoltà  per salvarli ed a volte si fanno carico degli aiuti per loro. Italiani….brava gente! Il PD a voce della sua armocromatica Elly Schlein dà la colpa all’inefficienza del governo come se potesse far qualcosa contro lo strapotere dell’Europa nord-ovest e vorrei proprio vedere cosa farebbero loro se fossero al governo in simili frangenti. Se io fossi al posto di Giorgia Meloni direi ai nostri fratelli ( serpenti ) europei; cari compagni europei da oggi in poi ogni decisione che richieda l’unanimità noi difenderemo solo ed esclusivamente i nostri interessi, così come da sempre fate voi!  E che fai? Mi cacci? ( vi ricorda nulla ‘ )

Si potrebbe pattugliare il nostro mare del sud respingendo con decisione ogni imbarcazione costi quel che costi e forse solo allora l’ONU o qualche altra struttura sovranazionale potrebbe intervenire per equilibrare le cose. In assenza vediamo che Macron crede di essere all’altezza di papa Francesco, gli dà del tu, appoggia la mano sulla sua spalla e si è dimenticato forse di dargli un colpetto là dove ci si sente. 

 Salut Francesco, comment vas-tu ? La prostate vous dérange-t-elle toujours ? )

E noi italiani sempre in coda a tutti. Italia detentrice della maggior parte delle opere d’arte, patria dei più grandi poeti, filosofi, musicisti ( VERDI, PUCCINI, MASCAGNI chi altri può vantare una così eccelsa triade?) ma sempre in coda a tutti a prescindere dai tantissimi governi di ogni colore vivace o sbiadito che si sono succeduti dalla caduta del fascismo. Mi vengono in mente i versi di Dante nel VI canto del purgatorio che confermarono Dante come  il massimo poeta al mondo e grandissimo profeta:

Ahi serva Italia, di dolore ostello,

nave sanza nocchiere in gran tempesta,

non donna di provincie, ma bordello!

sabato 9 settembre 2023

 

SUGO IMPERIALE DI PESCE

(IMPERIAL FISH SAUCE)

INGREDIENTI: POMODORI PELATI: DUE SCATOLE DA 400 GR. – POLPA DI POMODORO: UNA SCATOLA DA 400 GR. – GRANCHI BLU: TRE – MOSCARDINI: 250 GR. – GAMBERI ARGENTINI: DUE MEDIO GRANDI – PREPARATO SURGELATO PER SUGO DI PESCE :UNA CONFEZIONE DA 300 GR. – ORATA: 250 GR. –OLIO EVO: SEI CUCCHIAI - SALE E PEPE: QB. ORIGANO SECCO: UN POIZZICO – VINO BIANCO SECCO: MEZZO BICCHIERE DA VINO – PREZZEMOLO: UNA MANCIATINA – AGLIO NOVELO TRE O QUATTRO SPICCHI. – PEPERONCINO: UNO NON MOLTO GRANDE.

TEMPO:  60 MIN. - DIFFICOLTA': MEDIA - DOSI AD LIBITUM


PROTAGONISTA:

GRANCHIO BLU DETTO ANCHE GRANCHIO NUOTATORE
( che non sapeva tanto nuotare perché é finito in padella)! 









RISULTATO FINALE CHE, MODESTIA A PARTE, HO CHIAMATO " IMPERIALE "

Questa mattina mi sono sentito particolarmente ispirato e prima che l’ispirazione passasse sono corso al Carrefour di Piazzale Siena qui a Milano e mi sono recato al comparto pescheria guidato sempre da chi da sempre mi guida. In bella vista vi erano i granchi blu detti anche granchi nuotatori dei quali si parla tanto in questi giorni. Ne ho presi tre belli grandi ( ma tutti erano della stessa dimensione ), poi ho continuato la spesa e sono tornato a casa per entrare nella mia consueta…..sala operatoria!

ESEUZIONE.

In una capace casseruola anti aderente versare l’olio, uno spicchio di aglio tritatissimo, un pezzetto di peperoncino e qualche gambo di prezzemolo accendendo il fuoco molto basso per evitare di…..arrostire l’aglio. Appena si avverte il classico profumo di aglio e prezzemolo, eliminare i gambi ed aggiungere i pelati disfacendoli con i rebbi di una forchetta e subito dopo unire anche la polpa di pomodoro. Cuocere a fuoco moderato e regolare di sale e pepe. In un'altra padella versare un filo di olio, pochissimo prezzemolo ed uno spicchio di aglio tritatissimo e subito dopo aggiungere i moscardini. Dopo cinque minuti di cottura a fuoco vivace bagnare con un goccio di vino bianco e quando sarà evaporata la parte alcolica versare il tutto nella salsa in cottura. Ripetere questa operazione con i granchi blu che prima di essere deposti nella padella battere con un martello da cucina le chele eliminandone anche la piccola parte terminale. Dopo cinque minuti di sfrigolmento versare i granchi col suo sughetto nella salsa che continua a cuocere a fuoco moderato. Nella padella in cui si sono insaporiti moscardini e granchi versare il contenuto della confezione di preparato per sugo di pesce dopo averla immersa ancora ben chiusa in acqua corrente. Sfumare sempre con un goccio di vino bianco e dopo la solita evaporazione della parte alcolica versare il tutto nella salsa che cuoce a parte. A questo punto aggiungere i granchi nuotatori e continuare la cottura per circa venti minuti. Aggiungere durante la cottura un po’ di prezzemolo ed un pizzichino di origano secco. Aggiungere un bel mestolo di acqua tiepida per diluire la salsa. A questo punto aggiungere l’orata ovviamente squamata ed eviscerata  e divisa in due nel senso della larghezza e continuare la cottura sempre a fuoco moderato. Dopo una decina di minuti aggiunge i due gamberoni ai quali togliere i carapaci ed il budellino ma conservando la testa che dà sapore. Dopo una decina ancora di minuti spegnere il fuoco e lasciar riposare la salsa prima di gridare EVVIVA EVVIVA !

lunedì 28 agosto 2023

 

ANCORA SULLE NUOVE FARLOCCHE AMBIENTAZIONI OPERISTICHE

Nel dormiveglia pomeridiano mi son visto intento a scrivere una lettera a Vito Lo Re, direttore d’orchestra, con un suo canale You Tube attraverso il quale racconta tante esperienze personali e del mondo cui appartiene deliziando gli appassionati. Io sono un suo fan ! Ho visto tante clip riguardanti disastri in alcune rappresentazioni che hanno riguardato cantanti, scenografi ed anche direttori di orchestra.

Il suo sito you tube da visitare è: https://www.youtube.com/@Vito_Lo_Re

Una sua affermazione in ordine alla abusata  diversa ambientazione ( molte idee nuove vanno apprezzate quia sic dicit ) non mi ha trovato d’accordo e voglio esprimere il mio modestissimo ed  ininfluentissimo parere.

Io appartengo alla categoria dei melomani ( canto + pazzo ) di una volta. Avevo poco più di 10 anni ( ora ne ho quasi 87 ) e mio nonno – che Dio l’abbia in gloria  -  il sabato sera in occasione delle trasmissioni radio di un’opera lirica, spegneva le luci in camera lasciandone una tenue  nel corridoio riproponendo quello che si sarebbe visto in teatro, raccontando poi a me ed ai miei fratelli ancor più piccoli la trama dell’opera in modo che potessimo capirne l’argomento. Ricordo che in occasione di una Bohème quando la povera Mimì si accingeva a lasciare questo mondo, lui andava da solo nel corridoio per piangere di nascosto!! Questo per dire che il mio animo era sensibilizzato a questo mondo artistico. Fatta questa premessa dico subito che la così detta nuova ambientazione deve assolutamente rispettare il mondo che il librettista e soprattutto il compositore hanno descritto nei minimi particolari. Ci sono ben 117 modi di immaginare una stanzetta leggermente squallida e senza riscaldamento con la luna che fa capolino da una larga finestra ( Bohéme ) e 27 modi di immaginare e confezionare costumi di scema. Ricordo che una volta gli applausi degli spettatori erano fatti alla scena che appariva al primo alzar del sipario!

E vado con un altro aneddoto personale ( abbiate pietà ). Nel 1956, poco più che ventenne, mio zio Alfredo mi portò alla Scala per vedere una Tosca, che a  distanza di questi lunghissimi anni, è ancora viva nella mia mente. GIUSEPPE DI STEFANO, RENATA TEBALDI, PAOLO SILVERI, direzione VICTOR DE SABATA!!!!!!!!!!!!

Ecco la sensazione che provai allorquando all’inizio del terzo atto sugli spalti di Castel Santangelo fecero sventolare una maestosa bandiera dello Stato Pontificio; in cielo le nubi -  alle cinque o sei del mattino – cambiavano forma e colore e le stelle scomparivano qua e là per dar posto al sorgente sole. La scena era così viva e reale che inavvertitamente mi alzai il bavero della giacca! Come si fa ad ambientare questa scena nel cortile della gestapo? Venne poi il soprintendente Ghiringhelli ad omaggiare mio zio all’epoca direttore del Banco di Napoli qui a Milano (e che con me utilizzava il palco destinato alla direzione della banca), per farci notare di essere andato dalla Tebaldi per dirle di flettere leggermente le gambe perché Di Stefano era più basso di lei !!! Ah la perfezione!!!      In un’altra occasione in una rappresentazione della Carmen al teatro San Carlo di Napoli sgranai gli occhi per cercare di trovare un difetto anche piccolissimo nella scena che rappresentava il monte coperto di neve e non ne trovai uno, uno soltanto! Anche qui la perfezione era di casa!

Non c’è assoluto bisogno di nuove farlocche ambientazioni. Ieri o ier l’altro la Cina ha mandato un suo equipaggio sulla luna. Ed allora? Per celebrare questo evento straordinario vogliamo ambientare la Bohéme sulla luna? E quando Rodolfo canta….e qui la luna l’abbiamo vicina…. la frase  verrebbe sostituita con….. e noi siam qui sulla luna?

Ci sono riferimenti precisi a fatti e circostanze per cui una ambientazione diversa da quella prescritta dal librettista e dal compositore non coincide con la realtà. Questi registi, ambientalisti ( non quelli ecologici ) vogliono far di testa loro giusto appunto per farsi conoscere! Alcuni di essi sarebbero ancora dormienti se non avessero scelto di violentare ogni cosa. Una Tosca nella caserma SS? E quando Cavaradossi parla di Scarpia ? Scarpia! Bigotto satiro che affina colle devote pratiche la foia libertina, e strumento al lascivo talento fa il confessore e il boia! La vita mi costasse, vi salverò! Ma indugiar fino a notte è mal sicuro...Forse Scarpia diventa un feldmareciallo - grado supremo nella gerarchia militare? Insomma cambiare si può e si deve, ma mai e poi mai trasferire armi e bagagli in posti inadeguati ed impensabili. Che dire di una Butterfly ambientata in un postribolo?? O di uno Scarpia che voglioso di possedere la povera Floria Tosca in disparte, ma ben visibile, si masturba? Sic! Forse quella Tosca avrebbe dovuto essere vietata ai minori di quattordici anni? C’è un limite a tutto, meno che al peggio! La colpa non è solo di questi soggetti, ma  anche e forse soprattutto di chi li assolda!

sabato 19 agosto 2023

 

PASTA, SALSICCIA E BROCCOLI

 

INGREDIENTI: PASTA CASERECCIA ( o RIGATONI ):200 GR. – BROCCOLI:400 GR. – SALSICCIA ( LUGANEGA ): 250 GR. – GRANA PADANO: 50 GR. – CIPOLLINA DI TROPEA: 150 GR. – OLIO EVO: 5 CUCCHIAI – PEPERONCINO PICCANTE FRESCO: UNO NON MOLTO GRANDE -  SALE E PEPE: QB.

TEMPO: 45 MIN. – DIFFICOLTA’: FACILE -  DOSI PER 2 PERSONE





Una ricetta di bell’aspetto ed ottima al palato! Provare per credere!

In una padella anti aderente versare l’olio e porre al fuoco moderato. Appena caldo unire la cipollina di tropea affetata finemente, sfaldare con le mani la salsiccia versandola nella padella e cuocere sempre a fuoco moderato. Sfumare con pochissimo vino bianco. Aggiungere le rosette dei broccoli tagliate  in pezzi normali, coprire e continuare la cottura sempre a fuoco moderato. Aggiungere un mestolo di acqua calda e regolare di sale e pepe. Aggiungere alcuni pezzetti del peperoncino. Quando i broccoli saranno “ al dente “ ( anche loro ) spegnere il fuoco. Togliere buona parte  dei broccoli e metterli in un contenitore adatto per frullare, aggiungere un paio di cucchiai di grana, un mestolino di acqua calda e frullare fino ad ottenere una cremina di buona consistenza e di buon colore. Versare la cremina nella padella con il resto dei broccoli e salsiccia e mescolare per bene. Nel frattempo si saranno portati a cottura le caserecce che saranno poi versate nella padella. Regolare di sale e pepe, aggiungere un altro po’ di grana ed impiattare. Io sono rimasto folgorato  nel senso buono della parola, scoprendo una nuova ricetta che farà sempre parte della mia “carta “!

martedì 8 agosto 2023

 

CALAMARATA CON ZUCCHINA E TONNO

INGREDIENTI: CALAMARATA: 150 GR. ( CIOE' MEZZI PACCHERI ) – CIPOLLA ROSSA: UNA MEDIO-PICCOLA – CAPPERI DISSALATI E SOTT’OLIO: DUE CUCCHIAI – ZUCCHINA: UNA MEDIA O META’ DI UNA GRANDE ALICICI SOTT’OLIO: DUE – POMODORI PELATI: UNA SCATOLA -  OLIO EVO: CINQUE CUCCHIAI – TONNO IN SCATOLA: 80 GR. - SALE E PEPE: QB. – BASILICO: UN CIUFFETTO – GRANA PADANO: 40 GR.


TEMPO: 60 MIN. -  DIFFICOLTA': FACILE -  DOSI PER DUE PERSONE

Devo dire che mi sono complimentato con me stesso per questa ricetta improvvisata e devo riconoscere che mi è piaciuta moltissimo. In una padella anti aderente versare l’olio, la cipolla affettata finemente, un cucchiaio di capperi e i due filetti di alici e cuocere delicatamente facendo attenzione a non bruciare la cipolla aggiungendo di tanto in tanto un cucchiaio di acqua. Quando la cipolla sarà stufata aggiungere la zucchina ridotta in dadolata e continuare la cottura a fuoco moderato. Dopo una decina di minuti aggiungere i pelati e la salsina che contengono, schiacciarli con i rebbi di una forchetta, regolare di sale e pepe e cuocere  per un’altra decina di minuti. Unire un ciuffetto di basilico ed infine l’altro cucchiaio di capperi. Dopo un paio di minuti spegnere il fuoco ed aggiungere il tonno grossolanamente. Nel frattempo cuocere la pasta in acqua normalmente salata. A cottura ultimata, scolarla e versarvi sopra la salsa e un’abbondante manciata di grana padano ed in ultimo un po’ di pepe macinato al momento!

QUALCOSA SUI CAPPERI. I capperi si vendono sotto sale o in aceto di vino e costano abbastanza. Recentemente in un mercato rionale vicino casa mia ho comperato 500 grammi di capperi sotto sale e sfusi pagando circa 5 euro o poco più. Ho passato sotto acqua corrente i capperi messi in un colino e rivoltandoli spesso li ho asciugati. Li ho messi in un barattolo di vetro e li ho ricoperti di olio evo in modo che tutti i capperi fossero sott'olio. I capperi così dsposti li ho consumati nella misura di uno o due cucchiai, ed il sapore non era di sale e nemmeno di aceto. Una delizia del genere umano!

mercoledì 26 luglio 2023


QUOUSQUE TANDEM ABUTERE PATIENTIA NOSTRA?

( alias " fin quando ci romperete gli zebedei"? )

Molto tempo fa a Napoli nel corso di una manifestazione di protesta dei disoccupati, durata qualche giorno, i napoletani , ai quali la fantasia non fa difetto, appesero ai piedi della statua di Garibaldi, per l’occasione bendata, un grande cartello con scritto: “IO, GIUSEPPE GARIBALDI, MI COPRO GLI OCCHI PERCHE’ NON POSSO VEDERE LO SCEMPIO PEPRETATO AI DANNI DEI DISOCCUPATI NAPOLETANI “ Un paio di giorni dopo, risolta la vertenza, apparve un altro cartello sempre ai piedi di Garibaldi con la scritta: “ I DISOCCUPATI NAPOLETANI RINGRAZIANO  DON PEPPINO PER LA FATTIVA COLLABORAZIONE “

Tralascio questa facezia per riportarmi al Festival Pucciniano di Torre del 2023. Il grande maestro Alberto Veronesi è stato licenziato dal Puccini Festival di Torre del Lago per aver diretto La Bohème con una benda sugli occhi ( ecco la relazione con Garibaldi ) in segno di protesta contro la regia dell'opera, che faceva riferimento al Sessantotto.

Ecco una foto esaustiva:


Come fara sentire la "gelida" manina con que guanti? 

Ora mi chiedo quando gli imperterriti registi nouvelle vague saranno pronti ( forse tra una settimana o due ) ad ambientare la Bohème in un cesso pubblico della stazione utilizzando le comparse affidate agli extra comunitari ( con tutto il rispetto ), e con l’inserimento di un paio di nuovi strumenti che ricordano lo sciacquone? Del resto l’opera è democratica, alla portata di tutti gli spettatori e quindi adatta alla modernizzazione. Rodolfo apre la porta del cesso riservato agli uomini e canta “ Che gelida manina “. Risponde Mimì che esce titubante dal cesso delle donne e canta” Sì mi chiamano Mimì” Ed alla fine quando abbandonano la scena del primo atto intonando “Dammi il braccio mia piccina” si dirigono verso il cesso riservato ai diversamente abili, così non scontentano nessuno, per lanciare il DO naturale mentre chiudono la porta. Non voglio pensare a dove faranno morire la povera Mimì! Applausi a non finire del pubblico modernizzato, chiamata sul palco del regista modernizzato anche lui e qualche BUUU BUUU al maestro bendato! Sic transit gloria mundi !! Alias: “ poveri noi “!! Come ho sempre detto vi sono opere da vedere ed ascoltare ed altre soltanto da ascoltare e basta!


martedì 4 luglio 2023

 

PIERSILVIO  L’ AMERIKANU 

Lo scenario è cambiato! Da Silvio instancabile amatore siamo passati a Piersilvio il bodybuilder. Ripreso sul davanti, sul di dietro, sul lato destro e su quello sinistro! La stessa esposizione dentale del padre. Le foto in palestra con tanto di tartaruga ventrale! Io non sono per nulla invidioso. Anche io ho una discreta tartaruga,ma per un piccolo errorere del software mi è crtesciuta in tutte le parti del corpo,meno che sul davanti!! Bene, Pier Silvio è un bel giovanotto, un po’ corto, ma di bella presenza! Alla morte del suo celebre genitore entra in scena con piglio severo e sovverte un po’ lo scacchiere degli altrettanto celebri conduttori. La prima a farne le spese è stata Barbara D’Urso che col cuore prima dei suoi figli e poi del mio ( si fa per dire )è stata retrocessa forse fino ad essere spinta fuori da Canale 5. ( A.A.A.A CERCASI DESTINATARI PER IL CUORE BARBARICO!! )

Altra Barbara e stesso ridimensionamento. La Palombelli per ora resta conduttrice di Forum sui canali 5 e 4, poi si vedrà e nel frattempo ha perso l’intera conduzione del programma Stasera Italia da condividere a periodi alterni con Nicola Porro.

Altro ex pilastro di Canate 4 è stato,o sta per essere...mandato  chissà dove! Si tratta di Mario Giordano che non so da ora in poi dove canterà....Fuori dal Coro !

Come nel campionato di calcio c’è chi viene e chi va. Tra gli arrivi notiamo quelli di Bianca Berlinguer.

Fabiolo Fazio e Lucia Annunziata si accaseranno a Discovery . Insomma un bel movimento di semi inamovibili personaggi. Insomma come diceva Eraclito PANTA REI ( tutto scorre )

Come se Mediaset fosse in perdita il nostro novello palestrato Pier Silvio ha pensato bene di metter in campo il suo progetto di legare i lauti stipendi dei conduttori vari agli indici di ascolto delle trasmissioni da loro condotte. Tanti ascolti, tanti soldi; pochi ascolti o riduzioni delle prebende o defenestrazione dei conduttori. Insomma tutto legato al business. Quindi sono da adesso in poi annullati baci, abbracci e dichiarazioni strappalacrime e se si mantenessero sarebbe la più grande manifestazione dell’ipocrisia!

Il meglio è nemico del bene e non immagino cosa dovranno fare o pensare i sopravvissuti per assicurare alle loro trasmissioni eccellenti indici di ascolto per mantenere soldi e cadrega!

Chi vivrà vedrà. Io vi saluto….col cuore…..un po’ per le mie figlie….ed un po’ per voi! ( tanto ilpalestrato non può licenziarmi )

sabato 1 luglio 2023

 

LECCO - FOGGIA

Tra il serio ed il faceto! In questi giorni si parla tanto di responsabilità nella questione del Lecco e degli imbrogli ed ingiustizie che hanno scritto una pagina vergognosa nella storia del calcio cosi detto minore, ma il vero responsabile di ciò è quello scurnacchiato di Garibaldi che alla testa di 850 nordisti ( nemmeno un foggiano o un barese, un pesarese o un pescarese ) che, aiutato dalla massoneria inglese, ha pensato bene di andare a liberare ( leggasi conquistare ) il Regno delle  Due Sicilie laddove Napoli era più importante di Parigi. Certo che i piemontesi ebbero la vita facile, Papa Pio IX non oppose resistenza e per salvare la faccia dette ordine ai suoi zuavi di sparare in aria. Poi si arriva alla corruzione con la facile promessa di latifondi da assegnare  agli ufficiali borbonici che avrebbero tradito la giurata fede ed il gioco fu fatto. Si pensi 20.000 borbonici sconfitti da 850 bergamaschi!!!! Napoli perse i cantieri navali e la fabbrica delle locomotive trasferita a Brescia. Il Banco di Napoli perse il suo tesoro prelavato dai Piemontesi per riparazioni di guerra come se la guerra fosse stata dichiarata dal sovrano borbonico. Il Nord conquistò il Sud cosicché l’Italia venne non unita, ma ben divisa: al Nord quasi tutto ed al Sud quasi niente. Se Garibaldi si fosse fatto i fatti suoi forse avremmo avuto una Serie C meridionale e noi saremmo stati signori in casa nostra, mentre ora siamo nelle mani dei nordisti e dei loro protettori o traditori centro-meridionali Se ci fosse stato ancora il Regno celle Due Sicilie pensate che a dirigere Foggia-Lecco sarebbe arrivato quell’altro scurnacchiato di Kevin Bonacina? Spero che a Kevin scoppi un gran prurito al …tubo di scappamento e che abbia le braccine corte per trarne sollievo!!

mercoledì 14 giugno 2023

 

 

IL TROPPO STORPIA!

Voglio subito mettere in chiaro che non mi riferisco a Silvio Berlusconi destinatario della  pietas umana e del rispetto. Mi riferisco quindi alle decisioni prese dal Governo nel dichiarare il lutto nazionale. Bandiere a mezz’asta sui pubblici edifici e sulle sedi diplomatiche all’estero, alcuni negozi chiusi, un minuto di silenzio nelle scuole ( facoltativo ) sospensione di tutti gli impegni governativi ecc. ecc. Per i funerali di Stato sono d’accordo del resto Berlusconi è stato il Presidente del Consiglio in carica per maggior tempo. Purtroppo Berlusconi è stato anche oggetto di una satira continua e pungente tanto da farlo percepire come una spalla per il comico di turno, cosa questa che ha sminuito e di molto la sua statura politica ed umana. Gli estimatori di Berlusconi realisticamente sono il 7% della popolazione votante perché Forza Italia era è resta Forza Silvio, quindi una ben visibile minoranza presumibilmente favorevole ad una contrizione nazionale! Nel bene e nel male, da vivo e da morto Berlusconi è stato divisivo e non tutti sono stati d’accordo sulle eccessive misure pese dal governo in ordine alla celebrazione del lutto che secondo la mia modestissima opinione avrebbe dovuto essere soltanto cittadino quindi condivisibile da tutti i lombardi!

"Signor Marchese, nun è colpa mia

I'nun v'avesse fatto chistu tuorto

‘U guvern è stato a ffa' sta fesseria

I' che putevo fa' si ero muorto?

 

lunedì 12 giugno 2023

 A  SILVIO

Ei fu! Non voglio dedicare a lui il 5 Maggio di Alessandro Manzoni, ma sottolineare come in un sol colpo “ieri “ si affoga nell’”oggi” fissandosi negli eterni domani!

Di Berlusconi si devono considerare tre aspetti: l’imprenditore, il politico e l’uomo! Come imprenditore credo che nessuno in Italia sia stato bravo e lungimirante come lui. Ha regalato a se stesso ed all’Italia la “ televisione “ nel vero senso della parola; l’ha tolta dal catenaccio della TV di Stato ben ripartita tra le forze politiche principali. Dopi RAI 1-2-3 è arrivata una serie di canali commerciali gratuiti a beneficio dei cittadini tutti. Gratuti ? Non del tutto perchè i programmi si pagavano con la pubblicità i cui costi   venivano poi verosimilmente ricaricati sui prodotti pubblicizzati! Non ce ne accorgevamo e la percezione era che le TV di Berlusconi erano gratuite!

E’ stato un presidente del Milan stratosferico che sotto la sua guida ha raggiunto vette ineguagliabili ed anche negli ultimi tempi ha investito denaro e passione nel Monza portandolo velocemente in serie A.

Come politico ha cambiato la storia del nostro Paese, nel ’94 scendendo in campo ha bloccato sul nascere le speranze social comuniste e grazie alle sue promesse ( non del tutto mantenute ) ha conquistato Camera e Senato per diverse volte. I suoi successi internazionali sono indiscutibili come le vicende di Pratica di Mare allorquando fece stringere le mani a George W. Bush e Vladimir Putin utilizzando la sua verve mediatica perché con un balzo si fiondò tra i due Capi di Stato e unì le loro mani in una stretta memorabile.

E che dire della molto amichevole amicizia con il “ vecchio “ Vladimir Putin, non certo quel pazzo scatenato di oggi!!

Certo il suo protagonismo diede fastidio ai crucchi ed ai nostri invidiosi cugini d’oltre alpe tanto che non trovarono di meglio che dileggiarlo con i sorrisini non eticamente corretti per capi di Stato!

Un altro pregio politico fu lo sdoganamento del MSI relegato fuori dal cosi detto “ arco costituzionale “ accogliendo Gianfranco Fini nel “ Popolo delle Libertà!

Quando qualcuno lascia questo mondo viene giudicato con estrema benevolenza, ma sarebbe molto meglio indicare i pregi e i difetti della sua esistenza; facendo così i critici e gli estimatori traccerebbero un quadro del tutto veritiero e non uno assolutamente partigiano cosa  che seminerebbe una gran mole di dubbi!

Dulcis in fundo Berlusconi come uomo ! Che sia stato un raffinato gaudente, amante della vita mondana e dei piaceri che offre è risaputo ed a volte ha esagerato nella qualità e nella quantità dei…… piaceri. Ma cosa si può pretendere da una persona che appena sveglio comincia a macinare milioni? Berlusconi aveva tutto, mezzi, intelligenza e fantasia e questa fin troppo, come la faccenda della signorina  diciassettenne ( ma che ne dimostrava di più ) Karima El Mahroug da lui e dalla maggioranza della Camera dei Deputati indicata come nipote di Muhammad Hosni Sayyid Ibrahim Mubārak.

Molti lo hanno giudicato poco benevolmente, anzi! Credo che la maggior parte dei giudizi negativi in merito alla sua molto aiutata baldanza amatoria siano dovuti solo a grandissima invidia!

Nessuno dopo di lui  potrà vantare una tale poliedricità esibita al massimo di ogni suo aspetto. Silvio ora riposa in pace e solo…..ai posteri l’ardua sentenza!

 

sabato 3 giugno 2023

 

LE PERCEZIONI!

Arriva l’estate e si parlerà di “ percezioni”. La temperatura del termometro segna 30 gradi, ma il corpo ne percepisce 39. Che fare? Dirci che non fa poi tanto caldo perché il termometro segna 30 gradi o tuffarsi in una fresca piscina per trovare refrigerio ai 39 gradi percepiti?

Il caso del mostro Alessandro Impagnatiello è sintomatico! La totalità della pubblica opinione percepisce l’orrore delle diverse ( poche ? ) coltellate inflitte alla povera Giulia Tramontano e molto probabilmente al piccolo che lei portava in grembo da sette mesi ( io sono nato di sette mesi,…….e so cosa vuol dire !!!) e quasi tutti pensano che in questi casi la sola punizione sia la pena di morte ( del resto anche il tapino ne aspirerebbe…..a parole ) e cosa accade? Che il Gip di Milano spacca il capello in quattro con grande solerzia  esclude l’aggravante della crudeltà e della premeditazione. E vada quella della premeditazione se risulta che le ricerche per individuare la morte sicura ed il più sicuro il disfacimento del cadavere sia stata fatta a ridosso dell'omicidio non assicurando al mostro un ragionevoole tempo di meditazione e risoluzione, ma quella della crudeltà mi sembra poco applicabile. Ha inferto il mostro tre al posto di quattro coltellate? Ha usato un’arma da taglio lunga 10 e non 15 cm? Ha colpito il collo e non il ventre della povera Giulia? Ed allora) Il mostro  avrebbe potuto essere mostruoso da uno a cento, ma , bontà sua, si è fermato ad ottantanove e quindi non ha infierito ragion per cui non è stato “ crudele abbastanza “!!! Qualche giornalista nei numerosissimi articoli su tutti i giornali, avrebbe potuto aggiungere la frase “ non vi preoccupate perché il mostro resterà in carcere fino alla sua morte e quindi aggravanti e mancanza di premeditazione non fanno sconto “ Io, che non sono un avvocato, penso che escludendo l’aggravante della crudeltà e della premeditazione il povero mostro potrebbe godere di sconti di pena cancellando dal suo curriculum la frase: “ fine pena MAI “.  Però ci sarà sempre il giudizio finale e molte volte ( e spero in questa ) la pena erogata  può essere più severa di quella chiesta dal PM. Un riconoscimento sincero alla mamma di lui che piangendo ha detto che suo figlio è un mostro e che non lo vuole più vedere chiedendo nel contempo scusa ai genitori della povera Giulia!

 A volte la giustizia mci lascia perplesso, capisco dura lex sed lex e capisco anche che molto spesso la moralità non va d’accordo con gli articoli di legge e che molto spesso chi li deve applicare lo fa col nodo in gola, ma tant’è che le conclusioni del Gip mi hanno colpito tanto! Penso al detto  “ chi muore giace e chi resta si dà pace “ Sempre in favore del reo che, poveretto, bello e diabolico è costretto a vivere! Mi viene in mente una specie di arringa tratta da una commedia all’italiana: “ Signori della corte, il mio assistito ha ucciso i suoi genitori, abbiate quindi pietà di un povero orfano”

lunedì 29 maggio 2023

 PRESULI ED ESULI!


Vuoi vedere che siamo in una vera e propria dittatura….a nostra insaputa? Gli esuli si contano a migliaia e molti volenterosi accolgono i derelitti nascondendoli nelle cantine prive di luce allo scopo di non esporli a deportazioni ecc. ecc.

Stiamo scherzando? Dipendenti e non che spontaneamente lasciano il posto di lavoro perché imbavagliati prima ancora di sperimentare il così detto nuovo corso, per altro inventato dalla loro parte politica da oltre in ventennio ( non quello bieco ). Fabio Fazio che si è arricchito oltre ogni immaginazione, Lucia Annunziata dimissionaria recidiva, Luciana Littizzetto comica sguaiatella  ed altri profughi ci hanno fatto piangere con loro pensando alle povere famiglie ridotte in miseria. Il loro comune lamento si basava sul fatto che non avrebbero potuto svolgere liberamente ed autonomamente il loro evangelico compito, quello di educare le masse ignoranti!!!!! E tutto questo prima ancora di verificare con un minimo episodio la  loro paura. I profughi avrebbero potuto essere meno filodrammatici nell’ abbandonare il timone del loro costoso naviglio e dire ai loro tifosi “ cari compatrioti lasciamo l’incarico grati del vostro durevole affetto “ senza aggiungere né incipit e nemmeno un tragicomico finale! Non so gli altri, ma Fabiolo va a Discovery con un contratto credo migliore di quello che aveva in mamma Rai. Fabiolo porterà con se Lucianina e vivranno…felici e contenti. Annunziata si dedicherà alla politica e sicuramente approderà in Parlamento per proteggere affamati e derelitti! Personalmente non li ho seguiti con attenzione perciò non posso commentare le loro performance, ma, come si dice, morto un papa se ne fa un altro e via così. Se tutti coloro che lasciando il loro posto di ben retribuito lavoro dovessero piangere, disperarsi e stracciarsi le vesti in pubblico le acque marine del nostro bel paese potrebbero salire di qualche centimetro! Meno male che non tutti sono piagnoni! Noi non annegheremo!! Deo gratias!

E per finire eco il ommento di Santoro! ( e se lo dice lui!!!)




mercoledì 17 maggio 2023

 

PENNONI IN CREMA DI CIMA DI RAPE

INGREDIENTI: PENNONI: 150 GR. – CIMA DI RAPA: 500 GR. – GUANCIALE: 50 GR. – AGLIO IN POLVERFE: LA PUNTA DI UN CUC CHIAINO – OLIO EVO: UN PAIO DI CUCCHIAI – SALE E PEPE: QB. – OLIO AL PEPERONCINO PICCANTE: UN CUCCHIAINO – FORMAGGIO PECORINO ROMANO GRATTUGIATO: DUE O TRE CUCCHIAI SECONDO IL GUSTO PERSONALE.


TEMPO: 40 MIN.  DIFFICOLTA': FACILE -  DOSI PER DUE PERSONE

 

Portare ad ebollizione l’acqua per la cottura della cima di rapa, salarla ed immergervi la verdura cuocendola per una decina di minuti. Scolare la verdura e porla in un frullatore. Frullarla aggiungendovi un filo di olio ed un piccola presa di sale. Ricavare dal guanciale delle piccole striscioline da porre in una padella anti aderente con un filo di olio evo e lasciarla gratinare. Togliere il guanciale dalla padella e porlo in un piatto. Nel grasso che si trova in padella aggiungere la crema di cima di rapa, rimestare e cuocere per una decina di minuti rimestando. Nell’acqua di cottura della cima di rapa cuocere i pennoni, toglierli a giusta cottura ed immergerli nella crema di cima di rapa. Mescolare per bene, aggiungere poca acqua di cottura, e su tutto, a fuoco spento, versare il formaggio pecorino e le listarelle di guanciale “ arrostite “.

lunedì 1 maggio 2023

 

PENNONI RIGATI COSI’ COME VENGONO

INGREDIENTI: PENNONI RIGATI: 200 GR. – LARDO E PROSCIUTTO COTTO: 20 GR. CAD. – OLIVE NERE DENOCCIOLATE: UNA DECINA – CIPOLLA: UNA PICCOLISSIMA – POLPA DI POMODORO: 200 GR. - PAPRICA PICCANTE: LA PUNTA DI UN CUCCHIAINO – ZUCCHINE: UNA MEDIO GRANDE – OLIO: UN PAIO DI CUCCHIAI – SALE E PEPE: QB -  PAN GRATTATO: DUE CUCCHIAI – ORIGANO: UN PIZZICO – FORMAGGIO PECORINO: UN PAIO DI CUCCHIAI

TEMPO: 45 MIN. - DIFFICOLTA': FACILE -  DOSI PER DUE PERSONE

 Questa ricetta nasce dopo aver guardato un po’ nel frigo  per utilizzare alcuni cibi “ dormienti al freddo “!

In una padella anti aderente versare l’olio, la piccolissima cipolla tritata grossolanamente e procedere a fuoco basso fino a quando la cipolla non risulti trasparente ( tre minuti ). Aggiungere il lardo e il prosciutto cotto ( pezzetti interi e non affettati ), ridotti in piccolissimi dadi. Continuare la cottura sempre a fuoco basso. Dopo cinque o sei minuti aggiungere le zucchine ridotte anche esse in piccolissimi pezzi. Dopo cinque minuti aggiungere le olive e la puntina di paprica piccante e se non piace il forte si può aggiungere quella dolce. Appena l’intingolo sarà per bene amalgamato, aggiungere un pizzico di sale ed un paio di cucchiai di pangrattato. Rimestare per bene e dopo un paio di minuti aggiungere la polpa di pomodoro. Rimestare per bene, aggiungere un pizzico di origano e spegnere il fuoco dopo cinque minuti. Cuocere i pennoni rigati, toglierli un po’ al dente e condirli con la salsa e con una manciata di formaggio pecorino!

venerdì 28 aprile 2023

 

E CI RISIAMO….ANZI NON CI SIAMO MAI SPOSTATI!! 

Ieri su RAI 5 è andata in onda una Turandot dal teatro Opera di Roma. Salvo agevolmente orchestra, cantanti e la direttrice d’orchestra OKSANA LYNIV, ma non il tuttofare ( e fatto male secondo il mio sommesso parere ) HAI WEI  WEI che era titolare delle scene, costumi, video e regia. Mai visto una tale attribuzione complessa e varia di incarichi, ancora un po’ e si presentava al botteghino per rilasciare i biglietti di ingresso!

E veniamo alle stranezze per non dire altro di pesante ed offensivo! Il principe Calaf è stato costretto a portarsi sulla schiena un enorme rospo

per non parlare poi di Turandot che era avvolta in una nuvola di carta velina gialla con due coppe acuminate sulle zizze.

     

Molti personaggi avevano infilati intesta luminescenti aggeggi animaleschi, Ping Pong e Pang avevano copricapi che davano ospitalità ad  oggetti ben identificati come razzi, scatolame vario ed una mano che indicava la via del cesso ecc. ecc. 


Molte comparse erano attrezzate in tal guisa. Il palcoscenico in prima fila dava spazio a tutti gli stranissimi, a dir poco personaggi onirici, ed in fondo vi era un continuo disturbante video sulla Cina di oggi con autostrade, una strana torre Eiffel e addirittura un vagone della metropolitana in movimento ripreso in campo lungo nel suo interno. Evidentemente i viaggiatori erano tutti scappati per non assistere a questo scempio! Non si sapeva a cosa guardare. In questi casi è meglio chiudere gli occhi ed ascoltare! Mi chiedo: ma Boscaglia non aveva chiuso i manicomi? Sì, li aveva chiusi ed è ben per questo che qualche pazzo scatenato giri ancora indisturbato tra coloro che li assumono senza badare a spese!

martedì 28 marzo 2023

 

MEZZEMANICHE CON …..QUEL CHE C’ERA

 


NEL FRIGORIFERO C’ERANO: CARCIOFI: UNO MEDIO GRANDE – POMODORI TONDI: DUE – POMODORINI CICILIEGINI: 7 – PASSATA DI POMODORO: IL FONDO DI UNA BOTTIGLIA – FORMAGGIO PECORINO: L’OCCORRENTE PER DUE SPOLVERATE – NDUJA: UN CUCCHIAINO COLMO – FUORI DAL FRIGO: OLIO CINQUE CUCCHIAI – MEZZEMANICHE: 200 GR. - SALE E PEPE: QB.

 

TEMPO: 30 MIN – DIFFICOLTA’: SEMPLICE –DOSI PER DUE PERSONE

Alcune ricette nascono nella mente prima di essere portate ai fornelli, ma questa che sto per raccontarvi è nata….negli occhi, cioè analizzando con attenzione quanto rimasto nel frigo dopo qualche pranzo o cena! Ecco come ho utilizzato ….le rimanenze!

In una padella di alluminio ho versato l’olio. Ho pulito il carciofo eliminando le foglie dure estere fino ad arrivare a quelle bianche interne, ho eliminato generosamente la parte superiore, ho pelato il gambo e ho affettato il tutto ricavando lamelle di un mm di spessore che ho deposto nella padella accendendo il fuoco moderato. Dopo tre o quattro minuti ho aggiunto i due pomodori tondi rossi anch’essi affettati normalmente e quelli ciliegini tagliati in quattro parti, ho salato ed ho continuato la cottura fin quando la salsa si è leggermente addensata. Ho unito infine la nduja (non mai abbastanza decantata ) ed un mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta che nel frattempo cuoceva regolarmente. Le mezzemaniche ben scolate le ho versate nella salsa ancora leggermente diluita ed ho terminato la cottura. A fuoco spento ho aggiunto la spolverata di pecorino e un pizzico di pepe nero appena macinato. Ho traferito una porzione nel mio piatto ed ho completato il tutto con un’ulteriore spolverata di pecorino. Una ricetta che ho molto apprezzato, nata per caso ! ( come la pennicillina! Scusate l’accostamento dovuto alla mia megalomania )

mercoledì 22 marzo 2023

 

TROCCOLI CON SALSA ALLE ZUCCHINE



INGREDIENTI: TROCCOLI:200 GR. – ZUCCHINA: META’ DI UNA GRANDE – POMODORI TONDI ROSSI: DUE – PEPERONCINO VERDE PICCANTE: META’ INFERIORE – CIPOLLA ROSSA: UNA PICCOLA – OLIVE NERE TIPO TAGGIASCA: UNA DECINA – CONCENTRATO DI POMODORO: UN CUCCHIAIO RASO – PANCETTA DOLCE: SEI FETTINE SOTTILI E PICCOLE – OLIO EVO: TRE CUCCHIAI – FORMAGGIO PECORINO: UNA SPOLVERATA - AGLIO NOVELLO FRESCO: UNO SPICCHIETTO - SALE E PEPE:QB.

TEMPO:40 MIN–FACILE– DOSI PER 2 PERSONE

I troccoli sono una pasta tipica del foggiano fatta con semola ed acqua niente altro.



In una padella anti aderente ho messo l’olio, la pancetta dolce ridotta in fettine sottili della dimensione di due cm per lato e la cipolla tritata. Ho fatto soffriggere per cinque minuti dopo di che ho inserito la zucchina tagliata a julienne. Ho leggermente salato e pepato e continuato la cottura per una decina di minuti. Ho aggiunto l’aglio e i pomodori affettati. Ho tappato ed ho cucinato per altri dieci minuti. Ho aggiunto il concentrato di pomodoro ed un mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta. Ho infine unito le ulive nere. Ho scolato i troccoli ed ho finito di cuocerli nella salsa che deve presentarsi abbastanza liquida. Ristretta la salsa e cotta la pasta ho impiattato e spolverizzato col pecorino

sabato 4 marzo 2023

 

RIGATONI CON NDUJA FINTA

INGREDIENTI: LARDO, GUANCIALE E SALAME: 400 GR.IN TOTALE – PAPRICA PICCANTE: SEI CUCCHIAI – CIPOLLA ROSSA DI TROPEA: UNA MEDIA - RIGATONI: 200 GR. – OLIO EVO: TRE CUCCHIAI -  FORMAGGIO GRANA PADANO: DUE CUCCHIAI COLMI -  UNA SPOLVERATA DI PEPE NERO APPENA MACINATO.

TEMPO: 30 MIN – DIFFICOLTA’: FACILE – DOSI PER DUE PERSONE ( Solo per la pasta )

Questa mattina andando senza meta su YouTube mi sono imbattuto in una ricetta calabrese che prevedeva l’utilizzo della nduja e mi è venuta l’acquolina in bocca inducendomi a farmi una bella preparazione utilizzando la nduja che pensavo di avere in frigo. Purtroppo non l’avevo e l’acquolina non se ne andava. Ho pensato di procedere con quello che avevo in casa ed ecco il risultato!

Ho passato al tritacarne il guanciale, il lardo e il salame in parti uguali raccogliendo il tutto in una ciotola nella quale ho versato un po’ per volta la paprica piccante fino ad ottenere una pasta morbida, rossina e piccante. Ho messo in una padella di alluminio l’olio evo e la cipolla affettata ( non tritata ) ed a fuoco bassissimo l’ho lasciata leggermente appassire. La finta nduja l’avevo messa in una busta di plastica per alimenti e lasciata quindici minuti in freezer. Ho ricavato tre fettine di nduja, alla quale il freddo ha fatto bene perché si è indurita alquanto, e le ho depositate sulla cipolla continuando la cottura a fuoco basso. Dopo una quindicina di minuti da quando ho inserito le fettine della finta nduja, ho rimestato aggiungendo poca acqua di cottura dei rigatoni ormai quasi cotti. Scolati i rigatoni li ho versati nella padella rimestando per bene in modo da far assorbire quanto più possibile il sughetto. A fuoco spento ho aggiunto il grana padano ed una spolverata di pepe appena macinato. Come dice la mai abbastanza lodata Spinsi : quando mancano i cavalli corrono anche gli asini! E questa pseudo nduja lo dimostra decisamente!

Ça va sans dire che con la vera superba nduja la preparazione acquisterebbe almeno il 30%!

martedì 28 febbraio 2023


DUE DONNE, DUE STILI!

 

Stefano Bonaccini ha perso ed in un certo senso sono contento perché un’altra donna è salita al comando della propria nave. Giorgia ed  Elly in cima alla loro piramide! Vi è tuttavia un diverso stile affiorato nelle prime dichiarazioni del nuovo segretario PD. Ecco quanto ha proclamato la novella nocchiera: ””Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Staremo a fare e barricate contro ogni taglio alla sanità".

Dall’altra parte Giorgia Meloni, l’affamatrice dei poveri,  una vera squadrista indirizzava un complimento cortese alla vincitrice: "Congratulazioni a Elly Schlein e complimenti al Pd per la mobilitazione dei suoi elettori nel congresso. Spero che l'elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non indietro".

Due stili diametralmente opposti! Nihil sub sole novi!!!!

Alla novella conducatora bisognerebbe ricordare che dirigerà un partito che da solo non può andare da nessuna parte e che deve per forza allearsi con i 5 S e con il pluridecorato Conte da Volturara Appula, alleanza già fatta e miseramente naufragata! La conducatora ha baldanzosamente proclamato il suo bollettino di guerra sperando di vincerla mantenendo forti,coese ed unificate le sue truppe.

Fare i proclami possibili e dire cautamente come realizzarli sarebbe stato un ottimo avvio, credibile e valutabile altrimenti le parole resteranno parole e come si diceva una volta””” verba volant et scripta manent””o come affermava Palmiro Cangini Assessore alle Varie ed Eventuali del comune di Roncofritto “ FATTI NON PUGNETTE “”( Zelig )

Alla luce dell’accaduto avrebbe fatto meglio la Meloni a non inviare il messaggio per complimentarsi per la vittoria della Elly Schlein, politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera. Un disinteressato consiglio alla nuova conducatora: prima di dichiarare guerra alla Meloni ed al suo seguito vincente, controlli la qualità, quantità e le fedeltà delle tue truppe altrimenti correrà il serio rischio di guidare una perdente armata Brancaleone!


domenica 12 febbraio 2023

 

I COMMENTI DI UN PARRUCCONE!

Quest’anno ho battuto ogni mio record: non ho visto nessuna serata del festival sanremese. Ho letto solo i commenti dei giornalisti; ho eliminato i commenti del tutto positivi e quelli del tutto negativi e mi son fatto una bella idea quanto più vicina alla realtà. La prima cosa che  vorrei dire è che bisognerebbe cambiare il titolo festival; un titolo benevolo: IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA DEL MOMENTO ed un altro più vicino alla realtà: HAPPENING SANREMESE, piuttosto generico e che proprio per questa sua peculiarità può includere nelle performance ogni cosa, dalle belle canzoni a quelle vomitevoli, dai look appropriati a quelli demenziali, dall’assenza dei soliti pipponi di una certa e preponderante parte politica nella RAI alla loro eccessiva ed inopportuna presenza. Quando necessito di un’omelia moraleggiante vado in una chiesa meglio se periferica!

Non si sono fatti mancare il solito attentato bombarolo per una borsetta con proiettili lasciata nelle vicinanze del teatro, una borsetta che non sarebbe mai esplosa, ma la notizia di un attentato al festival è pur sempre una notizia che rende i protagonisti canori e no veri eroi che imperterriti e sprezzanti del pericolo portano a termine il loco compito! Bravi loro e chi ha messo la bombetta senza il cui apporto non ci sarebbero stati eroi! Non ricordo un solo festival senza messa in scena. Vi ricordate del festival del 23 febbraio del 1995 quando, all’improvviso, a Sanremo irrompe un uomo, Pino Pagano, 38 anni, bolognese, disoccupato, che tenta di buttarsi giù dalla galleria del teatro Ariston. Momenti di concitazione, si teme il peggio fino all’intervento decisivo di Pippo Baudo, recordman di conduzioni a Sanremo (13 volte tra il 1968 e il 2008), che riesce a non andare in panico, a non perdere la pazienza e a prendere subito in mano la situazione. Dopo le prime urla, il conduttore siciliano prova un dialogo, poi lo raggiunge e lo salva. Gli mancava solo il costume di Superman. Bravo Pippo! A parte la bombetta questo festival ha visto la sceneggiata prevista e preparata di Blanco che ha distrutto i fiori esageratamente e senza alcun addebito allo svalvolato che comunque ha permesso all’intramontabile Gianni Morandi di armarsi di una scopa e pulire il palco, ovviamente il personale di servizio era in congedo per malattia! Se qualcuno non se ne fosse accorto la serata successiva Morandi esibiva ancora la scopa tra le mani! Dimenticavo il riferimento alla nostra costituzione e poco ci mancava a  quella del vangelo della domenica con la benedizione apostolica urbi et orbi!! Direbbe l’indimenticabile Di Pietro “ che c’azzecca la costituzione col festival di Sanremo ?? Non lo so, ma un bel coro del Nabucco “ VA PENSIERO” non ci sarebbe stato male e per finire l’INNO NAZIONALE ITALIANO con tutti i presenti in piedi e con la mano destra appoggiata sul muscolo cardiaco!! Bei tempi di una volta quando il festival veniva ascoltato per radio e finiva nei tempi regolamentari senza procurare danni a causa della visione di tante scempiaggini!

Dimenticavo dirvi che per un paio di mesi ancoraa su RAI uno Zia Mara continuerà a distruggerci con le interviste mielose ai vincitori ed ai vinti del festival. Ed infine una pagina di costume, last but not least, la nostra RAI ha mmandato a Sanremo una pletora di dirigenti ed assistenti a spese ovviamente nostre, Insomma una vera e propria ....gita aziendale " ( si parla di quasi un centinaio )

15 febbraio 2023

Errata coirrige! Ho ascoltato solo oggi alcune canzoni del Festival di Sanrremo e devo dire che mi sono piaciute. Allora? Ci sono canzoni belle e brutte ed è plausibile, quello che considero ancora inpopportuno è il contorno poltico-strumentale e lo spreco dei nostri soldi!

venerdì 3 febbraio 2023

 

ORECCHIETTE CON LE CIME DI RAPA

( IN PUREZZA )

INGREDIENTI: CIME DI RAPA GIA’ PULITE: UN CHILO – ORECCHIETTE: 250 GR. – OLIO EVO BUONO: SEI CUCCHIAI – SALE E PEPE: QB.

TEMPO:60 MIN-DIFFICOLTA’: FACILE – DOSI PER 2 – 3 PERSONE

La ricetta ancestrale di questo piatto prevede, a seconda dei gusti , aglio soffritto in olio evo con l’aggiunta di peperoncino piccante ed a volte anche un paio di filetti di alici sott’olio: ottima ricetta,  ma oggi ho fatto una ricetta semplicissima e delicatissima! Le cime di rapa appena colte sono deliziose e gustose, ma se si consumano dopo tanto tento dalla raccolta diventano amare e con le foglie dure. Recentemente ho comperato una mazzo di cime di rapa raccolte da poco tanto che le foglie erano addirittura croccanti da crude. Le ho pulite tenendo solo le foglie medio grandi purché con i bordi verdi e non giallognoli e le cimette sottratte al gambo lungo. Le ho lavate per bene e le ho tuffate per una decina di minuti in una pentola con acqua al bollore regolarmente salata. Tolte le cime di rapa dalla pentola, nella stessa acqua di cottura delle cime di rapa ho cotto le orecchiette. Eccelse quelle fatte in casa, buone quelle fresche comprate nei supermercati e meno raccomandabili quelle secche, ma come dice l’ottima Alessandra Spinsi di Bologna “” quando mancano i cavalli corrono pur bene anche gli asini”” !!! Appena cotte le orecchiette le ho versate in una zuppiera in cui avevo messo buona parte delle cime di rapa tenute da parte e sminuzzate ( non tanto ) con le forbici. Su tutto ho versato un generoso filo di olio evo buono, ho rimestato ed ho gustato un piatto leggerissimo con un delicato sapore di cima di rapa. Insomma ho assaporato la cima di rapa non violentata con i sapori forti dell’aglio soffritto, del peperoncino ed altro. Provare per credere. Quando troverò cime di rapa ottime alla vista rifarò sempre questa ricetta!