OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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mercoledì 28 ottobre 2015

VALENTINO ROSSI - MARC MARQUEZ
   2 - 1
Un ultima considerazione ( per il momento ) su Valentino Rossi ed i suoi avversari.
Prima vi posto il video tratto dal telegiornale de LA7 di ieri, 27 ottobre 2015, dove si vede chiaramente il casco di Marquez appoggiato sulla coscia di Valentino


e subito dopo la foto della premiazione del Gran premio della Malesia allorquando viene consegnata la coppa del terzo arrivato a Valentino Rossi.



Il suo compagno di scuderia Jorge Lorenzo ( guardami dagli amici che dai nemici mi guardo io )anziché esultare o quanto meno restare indifferente fa il “ pollice verso “ a ribadire il concetto che più di essere amico di Valentino lo era, combine inclusa, con Marc Marquez.
Aveva ragione Valentino, la combine c’era e come se c’era!!
Detto questo passo a posta due ricette recentemente preparate.


PASTA E FAGIOLI ULTIMA MANIERA


INGREDIENTI: FAGIOLI SECCHI 150 GR.- SEDANO: UN GAMBO -  TRITO DI SEDANO, CAROTA ED UNO SPICCHIO DI AGLIO: 200 GR. – PASTA DEL TIPO TUBETTINI: 200 GR. – CONCENTRATO DI POMODORO: UN CUCCHIAIO DA TAVOLA COLMO – AGLIO: UNO O DUE SPICCHI A SECONDA DELLA GRANDEZZA – OLIO EVO: MEZZO BICCHIERE DA ACQUA – VINO BIANCO SECCO: UN QUARTO DI BICCHIERE DA VINO- UNA FOGLIA DI ALLORO -  PAPRICA DOLCE: UN CUCCHIAINO – SALE ,PEPE E PEPERONCINO: QB.
TEMPO: UNA NOTTE PER TENERE A BAGNO I FAGIOLI –
PREPARAZIONE: 60 MINUTI
DIFFICOLTA’: FACILE    DOSI PER 6 PERSONE

Mettere a bagno i fagioli in acqua tiepida e tenerli a bagno per tutta la notte.
Al mattino seguente versare i fagioli in una casseruola di terracotta, ricoprirli fino a tre dita di acqua tiepida, aggiungere uno spicchio di aglio ed un gambo di sedano tagliato grossolanamente e cominciare la cottura a fuoco moderato evitando il super bollore. I fagioli non devono “ sfogliarsi “.
In un'altra casseruola, possibilmente  di terracotta, versare l’olio ed il trito di sedano, carota ed aglio e cominciare la cottura sempre a fuoco moderato. Inutile ribadire che le casseruole di terracotta richiedono lo spargifiamma. Aggiungere il concentrato di pomodoro ed un po’ di acqua di cottura  dei fagioli nonché la paprica dolce. Nel frattempo si saranno cotti abbastanza al dente i tubettini, scolati  e versati nel sughetto. Aggiungere se necessario un po’ di acqua e per cinque minuti operare come si fa con il risotto. Versare a questo punto i fagioli con la loro acqua residua e completare la cottura per due o tre minuti a fuoco moderato. Lasciar riposare trenta minuti per ottenere un miglior risultato, ma se la fame vi attanaglia,  mangiateli pure subito, condendoli  con un filo di olio evo ed un pizzico di pepe o peperoncino tritato.


RAGU’ DI POLLO E CONIGLIO

Che dire? Portiamoci avanti col lavoro. Ci hanno appena comunicato che le carni rosse, insaccate o meno, sono addirittura cancerogene ed allora ho pensato ad un ragù con carni bianche.
INGREDIENTI: POLPA DI POLLO E CONIGLIO: 250 GR. CAD. – TRITO DI SEDANO, CAROTA E CIPOLLA: 200 GR. – SALSA DI POMODORO: 700 GR. – VINO BIANCIO SECCO: MEZZO BICCHIERE DA VINO – ALLORO: UNA FOGLIA – FUNGHI PORCINI FRESCHI: 100 GR. -  OLIO EVO: MEZZO BICCHIERE DA VINO -  SALE E PEPE: QB.
TEMPO: 80 MINUTI -   DIFFICOLTA’ : FACILE    -   DOSI PER 6 PERSONE

In una casseruola di terracotta ( possibilmente ) oppure in una anti aderente versare l’olio e le verdure finemente tritate. Cominciare la cottura a fuoco moderato e quando le verdure saranno appassite versare la carne tritata a punta di coltello. Dopo una ventina di minuti versare il vino e quando è evaporato aggiungere la foglia di alloro e poi la salsa. Rimestare, aggiungere un po’ di acqua e cuocere a fuoco moderato. Regolare di sale e pepe. Cinque minuti prima di spegnere il fuoco aggiungere i funghi ridotti a pezzetti non proprio di piccole dimensioni.
Condire pasta preferibilmente fresca.

martedì 27 ottobre 2015

VALENTINO ROSSI - MARC MARQUEZ
  0 -  0 

Dopo alcune ore di riflessione e di visione di filmati, ripresi da diverse inquadrature, le ripetute e gravissime provocazioni di Marquez a Valentino Rossi appaiono di una evidenza impressionante. Mi riesce difficile comprendere la decisione della Direzione di gara presa con incredibile velocità.


Da questo filmato e meglio ancora da quello mandato in onda oggi da LA 7 si vede benissimo che prima della caduta  Marquez appoggia il casco sulla coscia di Valentino che altro non poteva fare che scostarlo.
Prima di questo episodio Marquez aveva spinto diverse volte Valentino verso l'esterno, in un altra occasione lo aveva superato, aveva poi rallentato e tagliato la strada nascondendogli l'angolo per impostare la curva. Prima dell'episodio importante Marquez, sulla destra di valentino, gli aveva colpito la  mano. Basta questo per stigmatizzare la decisione della Direzione di gara.
Marquez che come dice lui correva per vincere si è lasciato superare da Jorge Lorenzo senza opporre una benchè minima resistenza per poi dedicarsi alla guerra con Valentino per raggiungere il suo solo scopo: quello di buttare fuori pista Valentino o quanto meno di rendergli la vitta estremamente difficile fino al punto da ricevere il così detto " fallo di reazione ", cosa del tutto deprecabile, ma comprensibilissima.
Valentino Rossi si era già accorto dell'intesa di Marquez con Lorenzo sin dal precedente gran premio e, non potendone più, si era lasciato andare ad alcune dichiarazioni, da molti criticate, giusto appunto, per far capire che aveva scoperto la combine. Moltissimi avevano anche previsto la reazione di Marquez che poi non ha deluso le attese.
So che vi è una sottoscrizione arrivata a ben 250.000 firme per chiedere una revisione della sanzione e spero che si ottenga il risultato sperato. In casi del genere si punisce  sia chi prima fa il fallo e poi chi ha reagito. Nel caso in esame si è voluto punire Valentino Rossi al quale sarebbe stato sufficiente infliggergli - se proprio lo si voleva condannare - una retrocessione in griglia di cinque posizioni. In questo caso si è voluto eliminare un concorrente validissimo per favorirne un altro che si gode la scena con malcelata soddisfazione.
IO STO CON VALENTINO !

lunedì 26 ottobre 2015

VALENTINO ROSSI - MARC MARQUEZ 0 - 1

Pierre de Coubertin scrisse il giuramento che gli atleti che partecipavano alla più alta espressione sportiva dovevano pronunciare:

A nome di tutti i concorrenti, prometto che prenderò parte a questi Giochi Olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore della mia squadra.

Orbene si evince che unitamente alle innegabili doti sportive il concorrente deve essere prima di tutto leale. La lealtà si dimostra partecipando alle competizioni sportive allo scopo di vincere grazie alle proprie doti senza arrecare danno agli avversari. Le pastette imbastite sono del tutto anti sportive. Addirittura nella formula uno è proibito che un compagno di scuderia faccia di tutto per agevolare l'altro, rallentando e cedendogli il posto. Non è sportivo ed è contro ogni regolamento.

Tornando al caso di Valentino Rossi e Marc Marquez bisogna riconoscere che lo spagnolo correva non per vincere, ma per far vincere il campionato del mondo al suo connazionale Jorge Lorenzo e quindi la sua corsa era solo su Valentino Rossi che ha fatto il solo grande errore di cadere nella trappola della “ formica atomica “.

Marc Marquez era fuori dai giochi per la conquista del campionato del mondo di MGP e quindi accanirsi contro Valentino Rossi non è stato un comportamento da vero campione. Valentino ha rifilato una spintarella con ginocchio allo spagnolo ed ha fatto male, ma è assolutamente comprensibile ( non giustificabile ) che vedendo il sodalizio Marquez - Lorenzo ha capito che non si correva con, ma contro Valentino Rossi. L’adrenalina in queste competizioni è alle stelle, la posta in gioco altissima per cui solo a mente fredda si può scegliere un altro comportamento.

Ora nei panni di Valentino Rossi non parteciperei al prossimo ed ultimo gran premio a meno che non pensassi che gli altri centauri ripaghino pan per focaccia. Infastiditi dal comportamento di Marc Marquez lascino strada libera sin dalla partenza facendo si che Valentino consegua la posizione che più gli si addice per le sue caratteristiche di “ dottore “ e grande campione.


martedì 20 ottobre 2015

Legge di stabilità…  della torre di Pisa !

Tra i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità 2016, che deve essere pur sempre approvata dal Parlamento e da Bruxelles, ve ne sono due  a dir poco sconcertanti: l’innalzamento del limite di spesa con contanti da 1.000 a 3.000 euro e il rilascio di 22.000 nuove licenze per i concessionari di slot machine, vlt ( video lottery terminal ) e punti scommesse!
Il nostro vulcanico premier ci ha informato che l’innalzamento rappresenta una misura atta ad incrementare le vendite e quindi le entrate tributarie, entrambe sofferenti, per via degli stranieri che ,liberi di usare senza alcun limite le banconote nei loro paesi di origine, si sentivano frustrati in Italia e poco propensi agli acquisti per via dell’obbligo di usare moneta elettronica. Evidentemente si era a conoscenza di fortunatissime schiere straniere che approdavano ai nostri lidi con rotoli più o meno ingombranti di banconote al posto di una miserrima tesserina bancomat o carta di credito. Evidentemente tali turisti viaggiavano anche con una nutrita guardia del corpo conoscendo le imprese della nostra malavita!!
I nostri  cugini francesi al contrario, allo scopo di contrastare il nero, l’evasione fiscale o le spese di stampa delle banconote – altre cause mi sfuggono – hanno ridotto l’utilizzo del contante da 3.000 a 1.000 euro. Esattamente il contrario di come abbiamo fatto noi.
Evidentemente in Francia erano stanchi di accogliere schiere di turisti acquirenti le loro merci e contenti di aprire il borsellino delle banconote ragion per cui hanno ridotto l’utilizzo della moneta tradizionale. Si pensa ora che la fiumana di turisti che si dirigeva verso Parigi si dirigerà verso Roma giusto per incrementare la marea di giubilanti misericordiosi attesi per la fine dell’anno!
Credo che l’incrocio dei dati di spesa tracciati dalle carte di credito e/o bancomat siano già in atto o a buon punto per intercettare i poveri ricchi che dopo una miserevole denunzia dei redditi si deliziano con acquisti di prodotti di alto valore. Controproducente risulta quindi l’innalzamento del limite di spesa col contante che sottrae gli acquisti alla tracciabilità ed al confronto con la denunzia del reddito.
L’altra stranezza contenuta nella legge di stabilità riguarda il rilascio di 22.000 licenze per slot machine, vlt e punti scommesse. Evidentemente al nostro dinamico Presidente del Consiglio è sfuggito il numero esagerato di persone che si rovinano o che si sono definitivamente rovinate col gioco di azzardo ragion per cui per festeggiare la ripartenza dell’Italia, dopo anni di ristrettezze, ha voluto offrire ai cittadini di questo bellissimo paese un sano e piacevolissimo divertimento. Giocate cittadini, giocate ma fate attenzione che il gioco può causare dipendenza ( grazie a Dio ) e più giocate, più vi divertite e più Pier Carlo Padoan sarà felice di vedere incrementate le entrate. Che qualche altro migliaio di italiani si rovini poco importa, siamo pur sempre 60 milioni di abitanti e qualora se ne perdesse un paio si tratterrà solo di un misero  3,333% della  intera popolazione ! Quisquilie !”

Dicevano i latini nostri padri: pecunia non olet. L’odore che si avvertirà da questo provvedimento non è proprio un olezzo di verbena, specialmente se i beneficiari delle licenze apriranno gli sportelli nelle vicinanze delle scuole giusto per sollevare il morale ai nostri studenti poco studiosi!

giovedì 8 ottobre 2015

IGNAZIO MARINO  e  KRZYSZTOF CHARAMSA



Dopo un periodo di silenzio….stampa torno a commentare due personaggi che in questi giorni fanno parlare di loro . Si tratta di Ignazio Marino e di monsignor Krzysztof Charamsa.


IGNAZIO MARINO
Chirurgo di fama se non mondiale  senza dubbio internazionale. Non capisco come un cardio chirurgo di tale fatta possa abbracciare la politica abbandonando le corsie bianche degli ospedali, i pazienti salvati o dolorosamente persi, la professione da molti ritenuta una missione. Bisturi, pinze, divaricatori sostituiti con ordinanze, documenti, sedute consiliari, contrasti al malaffare, critiche pesanti al proprio operato per altro non efficace a risolvere alcuni gravissimi problemi della capitale d’Italia: buche, sporcizia in una parola degrado cittadino. Marino è arrivato da circa due anni e probabilmente non arrivava da Marte per cui i problemi di Roma li conosceva benissimo e se le condizioni economiche e politiche locali non consentivano alcuna soluzione avrebbe fatto bene il Prof. Marino a continuare a trafficare con bisturi e garze!
Ora sembra che Marino abbia preso gusto a fare il sindaco contestatissimo di Roma e, tra un viaggio ed un altro, fa orecchie da mercante alle feroci critiche che gli si muovono. Imbucato alla corte del Papa, spendaccione con i soldi dei romani, dimentico dei commensali alle sue cene. Le spese per questi motivi sono immotivate ed il Prof. Marino decide di regalare ai romani il costo delle sue cene… di lavoro. Sarà anche un ottimo ex ? chirurgo, ma probabilmente non conosce a menadito il dizionario italiano ai verbi “ regalare “ e “ restituire “
Scavando scavando il Prof. Marino, come riporta la stampa di questi giorni, fu costretto a dare le dimissioni senza condizioni da tutti gli incarichi legati alla prestigiosa University of Pittsburgh Medical Center, compreso quello di direttore dell'Ismet, il centro di trapianti di fama internazionale nato a Palermo in collaborazione con l'università americana. Anche in quell’occasione Marino inciampò nei conti chiedendo ed ottenendo rimborsi doppi e per importi non certo da nababbi: circa dieci mila dollari ! Anche allora Marino dette spiegazioni per lui esaustive, ma non per l’università americana che lo costrinse come detto alle dimissioni. Ecco come conclude Paul Wood, Vice President, Public Relations,  University of Pittsburgh Medical Center
“””La lettera firmata dal Dr. Ignazio Marino il 6 settembre 2002 è la lettera finale e ufficiale delle dimissioni e non rappresenta né una bozza né un tipo di lettera standard di conclusione di rapporto. Le irregolarità nella gestione finanziaria furono portate alla luce dal servizio di audit di UPMC – e non dal Dr. Marino. Esse furono poste in essere in modo intenzionale e deliberato da parte del Dr. Marino, e questo accadde in modo ripetuto nell’arco di molti mesi e non si è limitato ad un singolo evento.”””
Ora nei panni del Dott. Marino ritornerei al più presto possibile tra i pazienti in ansiosa attesa delle sue prestazioni scegliendo anche un certo disimpegno mediatico.

monsignor Krzysztof Charamsa.

Evidentemente, come in una vecchia barzelletta, il vino della Consacrazione è stato sostituito con vodka polacca e quindi ha dato di matto.
Qualche volta alcuni sacerdoti vittime della concupiscente carnalità dimenticano che oltre ai voti di povertà ed obbedienza vi è anche quello della castità. Questi voti non sono imposti col mitra alle tempie, ma professati come parti integrandi della loro missione sacerdotale.
Ho sentito sacerdoti che durante la Messa domenicale, alla fine della stessa hanno spiegato ai fedeli riuniti, la scelta di abbandonare l’abito talare perché hanno incontrato un altro tipo di amore: quello di una donna. Diciamo che il treno dell’amore abbia non dico deragliato, ma sia stato indirizzato attraverso uno scambio difettoso su altre rotaie dell’esistenza. Questi sacerdoti hanno raccolto le proprie cose compreso il breviario ed il crocifisso e si sono dileguati e pochissimi hanno avuto più notizie di loro.
Diverso  e censurabilissimo sarebbe stato il comportamento di uno di questi sacerdoti se avvessero apostrafato i fedeli con queste parole: cari fratelli e sorelle voglio annunciare che mi sono unito biblicamente alla parrocchiana Gisella ( nome immaginario ) che mi ha fatto conoscere sensazioni che immaginavo, ma che non avevo mai provato. Gisella è buona, brava, bella e credente ed insieme continueremo a camminare nelle vie del Signore. Gisella è venuta ad abitare in canonica e siamo felici così!
Ora il CHARAMSA non solo ha dato l’annuncio di essere gay, ma ha anche fatto conoscere  non una tenera e procace fanciulla, ma un giovanotto che lo ha reso felice e felici si sono mostrati entrambi con qualche effusione di troppo.
Caro monsignore se sei gay, se hai un compagno nessuno ti dice niente, del resto non siamo in Arabia Saudita, ma togliti l’abito talare, prendi il tuo compagno e rientra nella variegata marea umana che popola la terra.
Amen !

sabato 3 ottobre 2015

Dopo tanto tempo di silenzio ecco con una tre ricette concatenate che mi son piaciute molto.

Si tratta di:

LONZA DI MAIALE CON PATATE AL FORNO, ed una salsina con cipolle, prugne secche e mirtilli.


LONZA DI MAIALE.

INGREDIENTI: LONZA DI MAIALE: 1 KGR – PANCETTA FRESCA:4 FETTE PIUTTOSTO LARGHE – VINO BIANCO SECCO: UN BICCHIERE DA VINO RIEMPITO PER ¾ - ROSMARINO : TRE RAMETTI PIUTTOSTO GRANDI E TENERI – OLIO EVO: MEZZO BICCHIERE DA ACQUA – SALE E PEPE: Q.B.

RICETTA: FACILE      TEMPO: 45 MINUTI     DOSI PER 7 PERSONE

Accendere il forno a 180 gradi e nel frattempo in una padella anti aderente versare l’olio ed un rametto di rosmarino. Portare l’olio a giusta temperatura ed aggiungere la lonza di maiale per sigillarla per bene da tutte le parti.
Togliere dal fuoco. Su un tagliere disporre una accanto all’altra le fette di pancetta fresca ( quella che non si può mangiare cruda ) e sotto di esse far passare dello spago da cucina. Mettere sulla pancetta qualche rametto di rosmarino. Deporre la lonza sulle fette di pancetta, salare e pepare da tutte le parti. Avvolgere la lonza con la pancetta e  legarla per bene in modo che aderisca alla lonza per tutto il tempo della cottura.
Mettere la lonza in una teglia da forno, aggiungere un filo di olio ed il vino. Infornare a 180 gradi per poco più di 30 minuti. Dipende dal forno statico.
A cottura ultimata spegnere il forno e lasciarvi la lonza se mai fino al giorno successivo. ( così ho fatto io, poi regolatevi come credete )
Il giorno successivo ho eliminato lo spago ed ho affettato la lonza con fette alte poco meno di ½ cm. Le ho sistemate in un recipiente e le ho irrorate con parte del sughetto che si era formato nella teglia.

PATATE AL FORNO

INGREDIENTI: PATATE: 1 KGR – ROSMARINO: DUE RAMETTI – SALE E PEPE: QB. – OLIO EVO: MEZZO BICCHIERE DA ACQUA

Ho pelato le patate e le ho ridotte a tocchetti. In una padella anti aderente ho versato l’olio ed il rosmarino ed appena si è sentito il profumo ho versato le patate. Ho rimestato e saltato le patate spesso per non farle attaccare al fondo della padella. Quando hanno cominciato a prendere colore le ho tolte dal fuoco e le ho versate nella teglia nella quale avevo cotto la lonza e che conteneva ancora buona parte del sughetto rilasciato dalla lonza. Ho rimestato per bene ho regolato di sale e pepe e le ho infornate per una ventina di minuti a forno statico a 180 gradi.

SALSA CON CIPOLLE, PRUGNE SECCHE E MIRTILLI

INGREDIENTI: CIPOLLE DORATE: 1 KGR. – PRUGNE SECCHE: 200 GR. – MIRTILLI: 100 GR. SALE E PEPE : QB. -  OLIO EVO: MEZZO BICCHIERE DA ACQUA. -  VINO BIANCO SECCO: MEZZO BICCHERE DA VINO – ZUCCHERO: DUE CUCCHIAINI

RICETTA: FACILE -  TEMPO: 60 MINUTI-      DOSE PER 5 PERSONE

Affettare sottilmente le cipolle e versarle in una padella anti aderente nella quale si sarà versato l’olio evo. Cuocere a fuoco moderato rimestando spesso. Quando le cipolle avranno cominciato a prendere un bel colore nocciola, versare il vino, le prugne secche snocciolate e continuare la cottura per circa trenta minuti. Rimestare spesso e regolare di sale. Quando il vino è evaporato aggiungere  i mirtilli. Se le cipolle risulteranno leggermente amarognole aggiungere lo zucchero, rimestare per bene e togliere dal fuoco.

NOTA.
Le fettine di lonza condite col sughetto che hanno rilasciato possono essere servite accompagnate con le patate al forno e sul bordo del piatto si possono mettere un paio di cucchiai di salsa con le cipolle, prugne secche e mirtilli.