LA CADUTA DI MATTEO
Il ducetto di Rignano sull’Arno ha avuto il suo 25 luglio! E’
caduto sommerso da una valanga di NO alla sua modifica della costituzione. Il
referendum non era obbligatorio, ma lui lo ha proposto ed ottenuto per avere un
plebiscito di voti che lo avrebbe innalzato a duce incontrastato.
La riforma proposta e la legge elettorale vigente avrebbe
messo nelle mani di una sola persona tutto il potere. Presidente del Consiglio,
segretario del Partito Democratico. Con il senato che non vota la fiducia, e la
maggioranza acquisita con un premio che nemmeno la legge Acerbo del regime
fascista prevedeva, si poteva nominare il Capo dello Stato e il Presidente della
Corte Costituzionale. E che altro restava nella disponibilità del popolo sovrano?
Ho sentito il discorso di commiato di Matteo, quasi
strappalacrime, grazie ad Agnese e grazie ai suoi figli!” E che mai hanno fatto
codesti famigliari?
Viva l’Italia, Viva il Tricolore grazie ai combattenti per il
SI che si sono impegnati casa per casa a loro spese ( vorrei proprio vederlo ).
Coraggio ragazzi abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra. Quante cose abbiamo fatto dice
Matteo, quante ne resteranno da fare. Che bella novità!
Oltre a regalarsi un costosissimo quadrimotore per i suoi
spostamenti istituzionali, ha dato mance a destra ed a sinistra. Una
precisazione recentissima sul bonus di 500 euro da corrispondere ai diciottenni, prevede che
potranno essere spesi anche per acquisto di file musicali mp3. Le promesse di
Matteo sono arrivate – motus infine velocior – in prossimità della conclusione
della campagna referendaria in modo da comperare le speranze delle persone alle
quali le promesse venivano fatte. Con i soldi pubblici, quindi miei e tuoi che
mi leggi – ha acquisito i servigi di Jim Messina importante consigliere che ha
guidato vittoriosamente la campagna di Obama nel 2012. Purtroppo per Matteo non
ha funzionato così come accadde in Spagna per Rajoy. Il compenso per l'utilizzo delle cellule grigie di Jim è stato di quattrocento mila euro!!!!
Insomma Renzi è stato bocciato per tutto quello che ha
promesso senza mantenerlo, per la sua strategica recente conversione contro l’Europa
della Merkel, togliendo anche la bandiera europea dal suo studio giusto per dare
la sensazione di sovrapporsi alle istanze del Movimento Cinque Stelle e della Lega.
Poi credo che anche
fisicamente si è reso inviso agli italiani. Camminata dinoccolata, faccine di
circostanze, eloquio logorroico e battute scontate tipo l’Italia è fatta ora bisogna
fare gli italiani!” di Massimo d’Azeglio!
Ora non sarà facile ripartire. Mattarella potrebbe rimandare
Renzi alle camere per un voto di fiducia, potrebbe dare un incarico ad un altro
esponente del Partito Democratico. Ci si renderà conto che tutti gli sfracelli
annunciati da Renzi e dai così detti poteri forni nazionali ed internazionali,
con la vittoria del NO non si sono né si verificheranno mai e quindi si dovrà
mettere seriamente mano a tutti i provvedimenti indispensabili per la
ripartenza.
Matteo nel salutarci ci ha ricordato di essere un boy scout .
L’Italia poteva essere governata da un boy scout? Ora tutta la pletora dei suoi
collaboratori, la Boschi, la Madia cosa faranno? Spero che anche loro vadano a
casa e che si possa formare un governo con persone serie ed affidabili, che
facciano poche promesse ma che le mantengano tutte, che per viaggiare in Italia
prendano un bellissimo e comodissimo freccia rossa, che lascino il costoso Air
Renzi One nell’hangar o che lo si restituisca
per fine leasing, che per i voli istituzionali prendano un comodissimo
Airbus 350 sia pure in business class Alitalia.
Morto il re, viva il re. Avremo un nuovo governo, un nuovo
Presidente del Consiglio e la vita continuerà fra gli alti e bassi così come da
oltre 65 anni siamo abituati a sopportare.