OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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lunedì 27 febbraio 2017

EUTANASIA

“Fabo è morto alle 11.40: ha scelto di andarsene rispettando le regole di un paese che non è il suo. Questo è stato il laconico messaggio col quale Marco Cappato ha dato l’annuncio della morte di Fabiano Antoniani.
Fabo ha finito di soffrire, è uscito dalla gabbia che era il suo corpo nel quale viveva – si fa per dire – nel buio delle sua cecità e nell’immobilismo che la tetraplegia lo aveva condannato. Aveva quasi 40 anni.
Recentemente a Treviso Dino Bettamin, 70 anni,  malato della terribile malattia SLA ha chiesto di morire e gli è stata somministrata una sedazione profonda e la sospensione di ogni terapia. Così ha posto fine alle sue sofferenze.
Mi sono sempre chiesto come si possa vietare la dolce morte quando ci si trova in presenza di malattie gravissime non governabili dalla medicina e che procurano sofferenze a volte ridotte  ma non di molto? Provate ad immaginare un tetraplegico che avverte un prurito al naso o alla schiena e non poter trovare alcuna possibilità di porvi rimedio autonomamente. Del resto non si può immaginare un’assistenza 24 ore su 24 di una persona pronta a grattargli il naso !
Una tale devastante malattia che non ha possibilità non dico di guarigione ma di controllo della sintomatologia non è di per se stessa idonea a chiedere l’intervento della compassione e della scienza per porvi fine ?
Sul web si possono trovare molti filmati di persone condannate ad una inumana sofferenza ed altre tranquille e riconoscenti  fino a pochi istanti prima di assumere il farmaco antiemetico per evitare crisi di vomito e poi il pentobarbital che conduce a morte in pochissimo tempo e senza sofferenza.
Si possono salutare amici e congiunti, si può anche pensare o recitare una preghiera e poi si parte ! Fine della storia!
Credo che uno Stato laico non dovrebbe avere motivi per non legiferare in proposito. Il benessere dei cittadini dovrebbe essere messo al primo posto. Mi farebbe molto piacere rivolgere al Primo Ministro Paolo Gentiloni Silveri una semplice domanda: lei Sig, Primo Ministro preferirebbe vivere tra atroci sofferenze o porre fine dignitosamente alla sua esistenza ? Se questa domanda la rivolgessero a me non avrei dubbi: vorrei morire dignitosamente!
Vi è poi una questione religiosa. La vita non ci appartiene, è un dono che ci viene dall’Alto ed è Lui che può riprendersela. Per i credenti va bene così, ma per i non credenti, gli atei i mussulmani i buddisti e compagnia cantante?
Lascerei quindi ai singoli cittadini la scelta di compiere l’ultimo passo della propria vita come credono, ovviamente con tutte le garanzie legali, psicologiche e mediche.
La legge dovrebbe poi prevedere punizioni pesantissime per ogni abuso.
Noi italiani siamo primi al mondo per accettare tutto cambiando semplicemente il nome alle cose o alle situazioni. Ad esempio mandare uno al Creatore con una sedazione profonda non è eutanasia, mandarlo invece facendogli ingurgitare una anche piacevole bevanda allora è eutanasia vietata al momento dalle leggi!
La storia della povera Eluana Englaro fu devastante. La poveretta fu spedita al Creatore privandola di ogni alimentazione liquida e solida anche se attraverso un sondino. Le sofferenze non furono certamente lievi. Non sarebbe stato meglio utilizzare quello che la medicina poteva offrire?
Infine vi è anche una questione di costi per la comunità. Provate ad immaginare le spese che lo Stato deve affrontare per un’assistenza efficace e duratura, per i supporti tecnologici per gli ausili domiciliari? Lo so sembra un discorso cinico, ma se queste spese servissero a modificare gli eventi allora ben vengano, ma se non lo sono allora è molto meglio ricorrere all’eutanasia con partecipazione attiva o meno da parte del malato.

sabato 25 febbraio 2017

OPERE LIRICHE STRAVOLTE


Ho sempre pensato che lo spettacolo lirico fosse semplicemente completo.Vi è la musica, la trama, le scene ed i costumi oltre ovviamente agli artisti ai professori d’orchestra ed al maestro direttore d’orchestra. Orbene il canto e la musica sono vincolati ai dettami dell’autore. Quello che viene cambiato, io aggiungo in peggio, sono le ambientazioni, i costumi e la scenografia tutto questo affidato alle manie o meglio alle smanie del regista di turno, emerito sconosciuto ai più, ma grande incassatore di emolumenti che vanno a premiare le strampalate iniziative di cambiamento. Anche io potrei cimentarmi in questa novella arte. Farei recitare gli artisti tutti nudi, alcuni seduti su un water al posto di un trono, mentre le scene le farei di lenzuola che all’occorrenza alcuni operai, iscritti non so quale sindacato, ammainano entrando in scena in tuta blu!
Io ricordo una stupenda Tosca nel 1956 Renata Tebaldi –Giusepe Di Stefano – Paolo Silveri . direttore Victor De Sabata. Teatro Alla Scala. Scene e costumi stupendi. La scena del terzo atto si svolse ovviamente sugli spalti del Castel Sant Angelo. Le nuvole in cielo cambiavano forma e colore, la bandiera issata sugli spalti sventolava era così vera la scena che ebbi un brivido di freddo ed automaticamente mi alzai l bavero della giacca. Emozioni infinitamente belle! Qualche anno fa lessi di una Tosca andata in scena in Germania più o meno ambientata correttamente ma il regista del quale non ricordo il nome propose la scena di Scarpia che vuole possedere Tosca mentre canta Vissi d’arte, vissi d’amore pensando appunto di saltarle addosso da un momento all’altro credo non per verificare l’ incomprimibilità dei corpi, in un angolo non tanto nascosto procede alla masturbazione! Che scena sublime! Tosca avrebbe potuto pensare: sono salva tanto il porcello ha avuto l’esito previsto !
Ora leggo che a Roma è in arrivo Il Trovatore , dramma in quattro atti e otto quadri, ambientato in Spagna al principio del secolo XV, ed il regista un tale Alex Olle di cui ho una sua foto per me significativa.......






...ambienta l’opera nella prima guerra mondiale con soldati in uniforme elmetti e soprattutto kalashnikov che addirittura sparano! Come sarà possibile in questa ordalia della guerra sentir cantare Di quella pira ! o  Ah l’amore è un dardo…… probabilmente  lo si cambierà in Ah l’amore è un proiettile!





Insomma una vera aberrazione. Un'altra volta sentii di una Tosca in camicia bruna. Angelotti che scappa da Castel Sant Angelo viene indicato nell’opera come il console della spenta repubblica romana. Come lo si inquadra nelle vesti di un feldmaresciallo o inseguito da lui? Insomma pur di incassare soldi se mai con una donazione riconoscente ad alcuni si stravolge il senso delle opere stesse. Chiudo ricordando una Madama Butterfly ambientata in un postribolo. Teniamo ben presente che il librettista delle opere descrive nei minimi particolari ambientazione, sceneggiatura. Descrizioni cadute nel nulla , anzi nelle fauci dei….creativi !

lunedì 20 febbraio 2017

ASSEMBLEA DEL PARTITO DEMOCRATICO

E  vai ! L’assemblea del Partito Democratico parte con più di un’ora di ritardo.  Arriva o non arriva il Granduca? Sì, arriva, eccolo alcuni si fanno incontro per abbracciarlo mentre lui impartisce le ultime  fugaci benedizioni.
Si prende posto nella sala, lo speaker invita i presenti a sedersi mentre alcuni assumono una postura più agevole poggiando il peso del corpo un po’ sulla gamba destra ed un po’ su quella sinistra. In piedi si sta male e l’assemblea non credo possa terminare in un paio di ore.
Tutti ai loro posti. Pronti? Via ! Qualcuno pensa ad una musica inziale tipo Bandiera Rossa, altri a Bella Ciao, ma parte il nostro inno nazionale!  Tutti in piedi, chi pone la mano sul petto, chi canta a squarcia gola chi invece sussurra le parole che forse manco conosce. Fine dell’inno e si  dà inizio ai lavori!
Il Granduca si porta all’'ambone , struttura sopraelevata dalla quale vengono proclamate le letture.
Ovazione da stadio! Non finisce più! Mi aspettavo che qualcuno in sala gridasse duce, duce, duce, duce!
Renzi parte con le sue frasi ad effetto: ci vogliono voti, non veti ! Poi un po’ di riferimenti ai padri ed ai figli che devono essere educati. Il riferimento ai padri era meglio evitarlo dal momento che i babbi suo e della Maria Elena hanno qualche preoccupazione in questo momento! Renzi si inoltra nel suo ragionamento facendoci sapere che la cosa più importante é il rispetto. Rispetto reciproco, rispetto delle idee, rispetto del prossimo, rispetto degli avversari che non sono nemici e via dicendo. Avrebbe potuto chiedere di recitare una Ave Maria, ma si è astenuto. A proposito di rispetto avrei voluto chiedergli: chi mai ha inventato i termini gufi e rosiconi ?
Più avanti Cuperlo dirà  che “”le parole gufi, slealtà, sono state un momento di umiliazione. Non siamo mai stati davvero fino in fondo un gruppo dirigente, la dialettica è divenuta conflitto””.
Renzi ha  poi indicato nell’assonnato Gentiloni il Presidente del Consiglio che lavora benissimo e che deve continuare così fino alla fine della legislatura. Gentiloni si asciuga una lacrima ! Presto riceverà un incoraggiante sms “ Paolo stai sereno “ !
Renzi elenca tutti i suoi successi uno ad uno, cosa questa che prende un paio di minuti essendo pochissimi e questi pochissimi successi vengono ridimensionati fino a farli diventare insuccessi da Epifani che a nome della minoranza già sull’uscio, dice chiaramente che sarebbe necessario un’apertura verso le tesi degli aspiranti scissionisti  ( che brutto nome che ricorda quelli di  Secondigliano  ). Pochi applausi della platea quasi tutta tifosa di Matteo !
Parlano poi i lealisti che sottolineano di non poter concedere  il congresso preceduto da conferenza programmatica, sostegno a  Gentiloni fino al 2018 e la  legge elettorale senza capilista bloccati.
Renzi ed i suoi sudditi affermano che la scissione avviene per una questione di date; congresso subito o congresso posticipato definendo la richiesta della minoranza pretestuosa e preconcetta. Questione di lana caprina! Ebbene se la questione è di scarsa importanza perché non la si concede? Fare subito il congresso significa essere rieletto segretario e prepararsi alle prossime elezioni con i capilista bloccati eliminando subito ogni possibile avversario. Altro che quisquilia é la questione della data del congresso!
Il Granduca avrebbe potuto dire ok, facciamo una conferenza programmatica indicando le linee guida, arrivare al congresso permettendo agli aspiranti segretari di spiegare come e quando realizzare ciò che la conferenza ha indicato ed eliminare i capilista bloccati. Il Partito Democratico sarebbe ancora tutto unito e certamente più democratico.
Parla Michele Emiliano molto disponibile per evitare la scissione,alcuni in sala brontolano, ma il discorso si conclude facendo gli auguri a Matteo per la sua auspicata rielezione. Matteo gradisce e si congratula con lui a fine discorso. Abbiamo la foto delle felicità renziana:



....ma anche Orfini è contento e si vede


Meno male che gli occhi non hanno proiettili!

Cosa faranno i fuoriusciti? Daranno vita ad una ennesima area di sinistra, probabilmente accolta dalla Sinistra Italiana che ha appena celebrato il suo congresso a Rimini, ma anche questa opzione è sottoposta ad alcune condizioni.
Rossi, Speranza ed Emiliano mi sembrano le tre virtù teologali: fede speranza e carità! Speriamo che le abbiano tutte altrimenti si creerebbe un altro bacino di interessi e di rimborsi!!
Come sarebbe bello se esistessero solo tre partiti: Sinistra,  Destra oltre ad un terzo non riconducibile alle idee ed ai programmi degli altri due!
La sinistra ha un sacco di sottoprodotti così anche la destra e  mi piacerebbe conoscerne i veri motivi.

Ora non so se gli scissionisti porteranno a termine il loro progetto certamente nulla sarà come prima, le truppe sono una di fronte all’altra e continueranno a combattersi apertamente o ricorrendo a trappole e sotterfugi, mentre il popolo sovrano guarda con apprensione a queste rappresentazioni in cui l’Europa fa sentire la sua voce certamente non amichevole. Tito Livio mi ricorda: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur che in parole povere significa: mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata, dove Roma resta Roma e Sagunto siamo noi poveri italiani governati da furbacchioni!

domenica 19 febbraio 2017

TAGLIATELLE CON ZUCCHINE,FUNGHI, CHAMPIGNON E FIORI DI ZUCCA

INGREDIENTI: TAGLIATELLE: 250 GR. – FIORI DI ZUCCA: 12 – ZUCCHINE: UNA MEDIO GRANDE – CHAMPIGNON: TRE GRANDICELLI – ROBIOLA OSELLA: 100 GR. – CIPOLLOTTO; UNO PICCOLO -  OLIO EVO 7 CUCCHIAI – SALE E PEPE : QB. -  FORMAGGIO PARMIGIANO: 50 GR. (Preferibilmente il parmigiano delle vacche rosse )


TEMPO: 60 MINUTI -   DIFFICOLTA’ : FACILE  -  DOSI PER TRE PERSONE


In una padella anti aderente versare l’olio ed il cipollotto affettato sottilmente. Prima di accendere il fuoco ridurre a filamenti la zucchina e porla in padella. Cuocere per una decina di minuti a fuoco moderato rimestando spesso e aggiungendo un filo di acqua per evitare che si attacchi al fondo. Pelare gli champignon e ridurli in fettine sottili, aggiungerli poi alla padella continuando la cottura sempre a fuoco moderato per circa dieci minuti. Nel frattempo cuocere le tagliatelle. Poco prima di toglierle da fuoco aggiungere nella padella i fiori zi zucca dai quali si saranno tolti la base ed i pistilli interni. Rimestare, aggiungere un filo di acqua e subito dopo la robiola stemperandola bene. Scolare le tagliatelle e versarle in padella rimestando per bene amalgamando il tutto. Togliere dal fuoco. Spolverizzare col parmigiano e servire caldo!

venerdì 17 febbraio 2017

REDDE RATIONEM?

La storia non ha insegnato nulla al ducetto di Rignano sull’Arno!  I popoli più o meno sovrani da sempre si sono scrollati di dosso i loro capi che credevano di fare il bello e il cattivo tempo. Anche Gesù di Nazareth – divinità a parte – fece solo del bene, indicò una nuova strada all’umanità eppure venne addirittura crocifisso come un volgare assassino! Vivere come un grande condottiero che supera ogni ostacolo e con furbizia si impossessa del potere non porta bene! Renzi ha augurato al suo predecessore di restar sereno mentre affilava il coltello per la pugnalata alle spalle! A ben guardare anche fisionomicamente Letta e Renzi hanno caratteristiche diverse. Il professore ed il capo scout dinoccolato che avanza benedicendo il prossimo.
Renzi ha deluso dapprima i suoi compatrioti estromessi da ogni forma di potere e responsabilità, poi il popolo che simpatizzava per il Partito Democratico. Sono arrivate le prebende per tutti allo scopo di assicurarsi il favore delle genti, sono state fatte promesse mai mantenute e soltanto oggi si fa qualcosina di concreto per coloro che furono truffati dalle banche. Ora che la stella renziana volge al tramonto appaiono le crepe nel suo castello di sodali. Il giglio magico ed i suoi alleati si sta appassendo. Tullio Del Sette Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Luca Lotti ministro per lo Sport e (dato che questa attribuzione era di scarso potere ) segretario del comitato interministeriale per la programmazione economica. Questi personaggi sono indagati – probabilmente anche innocenti - per una faccenda del Consip la principale stazione appaltante del governo italiano! Volendo c’è molto da scavare!
Di queste ultime ore vi è la faccenda del babbo di Renzi indagato per la stessa vicenda Consip, il reato sarebbe quello di traffico di influenze! Ora volete mai credere che il Tiziano – non il famoso pittore – non abbia chiesto a suo figlio Matteo, per caso Presidente del Consiglio dei Ministri, Segretario del maggior ( almeno fino ad oggi ) partito italiano di mettere una buona parola per agevolare un amico carissimo? Io non ci credo, ma a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, come dicevano il buon Antonio Di Pietro e Giulio Andreotti buon anima!
Il babbo per antonomasia ha affermato di non conoscere neppure il reato di traffico di influenze ed allora come fa a dirsi innocente? Per affermare la propria estraneità ad un reato bisogna conoscerlo bene altrimenti il chiamarsi fuori è pura millanteria!
Il babbo di Renzi poi non è un pensionato che pensa di andare qualche tempo ad Ibiza a svernare, è un signore che è in affari guarda caso con buona parte delle persone vicine, vicinissime o addirittura dentro il Granducato di Toscana!




Ora suggerirei alla stampa di non utilizzare la fotografia del babbo renziano rappresentato come la volpe nella favola di Pinocchio. Io che non sono un suo fan credo che cambiare la foto costituirebbe un ottimo servizio per il sig. Tiziano. La persona rappresentata nella foto sconsiglierebbe ai più di allacciare con lei un qualsiasi rapporto di affari. Sembra uno pronto a colpirti direttamente - guarda che ti ho visto !!-  o attraverso un messaggino che inviti a “ star sereno “Qualis pater, talis filius!
Ora il Granduca conoscerà un periodo di ostilità e solitudine, ma sappia che molti capi di di Stato o di Governo hanno fatto una brutta fine. Dapprima osannati, portati in trionfo, supportati, infine sopportati e per ultimo eliminati. Ora non è più tempo di soluzioni cruente, ma la strada del tramonto quando forse era appena cominciata l’alba è pronta per essere calpestata.
Le truppe cammellate si stanno organizzando e non si sa bene se decidono di avanzare con banda e vessilli in testa oppure fare come la favola della volpe e dell’uva sostenendo che l’uva era acerba e  quindi  inutile prenderla!
Il giglio magico, con madonne al seguito, lo conosciamo già ora staremo a vedere se gli attaccanti proseguiranno nell’azione per rispedirli tutti a Firenze con il Granduca in testa oppure sceglieranno il buen retiro in qualche soleggiato pensionato in riva al lago il cui clima è consigliato per persone stanche della pugna!
Chi vivrà vedrà ! Ah dimenticavo “ che vinca il migliore “ ammesso che ce ne sia uno !

domenica 5 febbraio 2017


SPAGHETTI, OLIO, AGLIO E PEPERONCINO


Lascio stare la politica consapevole o ad  insaputa e parlo di una ricetta che non è mia, l’ho vista in televisione illustrata dal grande Fabio Campoli. Non l’ho scritta e quindi la ripropongo così come la ricordo.
Si tratta della famosissima SPAGNETTI, OLIO, AGLIO E PEPERONCINO. Gli ingredienti sono solo questi, ma è il modo di procedere che è speciale.

INGREDIENTI: OLIO EVO: UN BICCHIERE DA ACQUA – AGLIO : TRE SPICCHI PIUTTOSTO GRANDI – PEPERONCINO: DUE O TRE A SECONDA DELLA GRANDEZZA – PEPERONCINO SECCO TRITATO: MEZZO CUCCHIAIONO DA CAFFE’ – POLVERE DI PEPERONCINO PICCANTE: MEZZO CUCCHIAINO DA CAFFE’ – SPAGHETTI N. 5: 400 GR.

TEMPO: 30 min.       DIFFICOLTA’: facilissima     DOSI: 4 persone

In un pentolino versare un bicchiere da acqua di olio evo. Sbucciare e tritare sottilmente tre spicchi di aglio piuttosto grandi e freschi e versarli nell’olio. Ridurre in pezzetti due o tre peperoncini piccanti e metterli nel pentolino assieme all’aglio ed all’olio.
Porre al fuoco il pentolino con coperchio e cuocere lentamente a temperatura bassissima in modo che aglio e peperoncino conferiscano all’olio i loro sapori e profumi.
Nel frattempo cuocere gli spaghetti normalmente.
In un bicchiere mettere il peperoncino secco tritato e quello in polvere. Aggiungere tre o quattro cucchiai di acqua della pasta che sta cuocendo ed un pizzico di sale. Rimestare per bene ed aggiungere il tutto al pentolino che sta ancora sul fuoco assolutamente basso. Il pentolino con coperchio deve stare sul fuoco una decina di minuti o poco più fin quando gli elementi in cottura siano bene amalgamati.

In una padella larga versare il contenuto del pentolino, una piccola manciata di prezzemolo tritato al momento ed appena frigge versare la pasta  scolata al dente, rimestando per bene.

sabato 4 febbraio 2017

EUROPA A DUE VELOCITA'............. UNA IN QUARTA ED UN A MARCIA INDIETRO

In questi ultimissimi giorni si sentono mormorii e brusii in merito alla possibile uscita dell’Italia dall’euro o quanto meno alla sua collocazione in una fascia di Stati di serie B, non allineati con quelli del nord capeggiati dalla signora Angelina Merkel. La cancelliera, addirittura nel prossimo summit di marzo celebrativo del sessantennale del trattato di Roma ,vorrebbe  che nel documento finale sia inserita la possibilità di avere una Europa a due velocità!
Per quello che mi riguarda sono stato sempre un sostenitore dell’uscita dell’Italia dall’euro a meno che non si fossero cambiate le regole dell’unione europea nata male e proseguita peggio.
Lasciamo stare le elucubrazioni su chi ha fatto bene e per tempo ( aggiungo io furbescamente e per essere furbi occorre essere soprattutto preparati ) i compiti a casa e chi, come noi, è stato a cincischiare su formule, formulette, elargizioni pre elettorali allo scopo di mantenere il proprio scranno e le influenze giuste per indirizzare l’economia nazionale a beneficio di pochi ed a scapito di molti!
Voglio partire da un dato di fatto incontrovertibile: la Germania ha un notevole surplus commerciale ( che corrisponde al deficit commerciale di altri paesi ) ed una moneta debolissima in relazione alla forza della sua economia.
In questi casi si renderebbe necessaria una rivalutazione della sua moneta. Ma la sua moneta è anche la nostra e quindi non si può rivalutare! La Germania continuerà a fare affari d’oro a discapito degli altri paesi ai quali si rimprovera ogni incapacità.
Per contro quando una economia è debole ed ha una moneta forte o si mette in moto l’economia stessa oppure si deve svalutare la moneta. Tertium non datur! Ed anche questo non lo si può fare!
Ora la Germania dopo averci sfruttato ci vorrebbe dare un calcio nel sedere e buttarci fuori dall’euro ipotizzando una tranquillizzante “ Europa a due velocità “!
Cosa ha fatto la Germania fino ad oggi? E’ interessante saperlo!
Ora fino al 2012 con una politica di vendor financing le banche tedesche davano credito ai paesi periferici e questi grazie a questi finanziamenti comperavano prodotti tedeschi. Questa politica creditizia ha fatto si che i crediti avanzati dalle banche tedesche diventassero enormi e le banche prenditrici in difficoltà nel restituire questi prestiti. A questo punto è intervenuta  la BCE che con mille miliardi di crediti  long term refinancing operation al tasso dell’1%indirizzati verso le banche periferiche  ha permesso loro di rimborsare i debiti nei confronti delle banche tedesche salvandole da un rischio notevole di liquidità. Abbiamo salvato le banche tedesche con i soldi nostri ! per il principio dei vasi comunicanti se i tedeschi sono stati bravi e furbi noi siamo stati asini e coglioni ( scusate il francesismo )
In conclusione il surplus commerciale della Germania era fatto con i soldi dei paesi cosiddetti periferici che non avrebbero potuto comperare i prodotti tedeschi se non grazie ai crediti loro concessi dalle banche tedesche.
Ora questo schema si è quasi esaurito per quello che riguarda l’Italia, la Grecia e la Spagna e la grande Germania sta facendo la stessa cosa con la Francia. La Germania dopo aver preso tutto quello che poteva prendere da noi ora vorrebbe darci un calcio nel sedere ed è per questo che recentemente ho detto che è molto meglio andarcene con le nostre gambe che essere sbattuti fuori! La Germania oggi sta mantenendo il suo surplus commerciale grazie alla Cina ed agli Stati Uniti d’America. Per questo motivo il nostro amico Donald ha detto che il suo problema è la Cina e l’Europa e che è pronto a prendere le misure necessarie per proteggere l'economia del suo paese! Vuoi vedere che ci salverà Trump?
Mediobanca ed Unicredit hanno fatto recentemente uno studio approfondito per evidenziare costi e benefici di una nostra uscita dall’euro e credo che alla fine i valori si compenseranno. Da questo studio è venuto fuori che come si dice a Roma: se po’ fa ! Ah dimenticavo un detto della Puglia del nord: è meglie esse cap d’alice ke cod de Balen! Che per gli altoatesini suona: è meglio essere testa di acciuga che coda di balena!

venerdì 3 febbraio 2017

SEMPRE ALL'INSAPUTA !

Ci risiamo ! nemmeno i duri e puri 5 stelle  sono stati esentati! Cosa è successo? Nulla, la solita storia italiana! Qualcuno per chissà quali sconosciuti motivi richiede una polizza vita e ne indica il beneficiario in una personcina del tutto all’oscuro! La domanda che vien voglia di fare al generoso assicurato è la seguente: carissimo amico per quale motivo una bella mattina di sole vai in un’agenzia di assicurazione e decidi di acquistare una bella polizza ed indicare come beneficiario non la moglie o i figli, non l’amante o la parrocchia ma una grillina o simpatizzante tale che sarà in corsa per la poltrona di sindaco della capitale  con ottime possibilità di vittoria?
Ed alla beneficiaria, come mai una persona lontana dai tuoi interessi immediati acquista una polizza e ti indica come beneficiaria? E perché mai con tante stanze a disposizione per parlare col tuo probabile futuro benefattore te ne vai sui tetti di Roma?
Sembra che siamo in presenza di squilibrati, anche perché l’assicurato per portare a termine il progetto caritatevole deve lanciarsi almeno da un quarto piano spingendo poi l'ignara beneficiaria a portare fiori sulla  sua tomba  per il resto della vita o almeno fino all' esaurimento dei fondi beneficati!
Sembrerebbe invece che siamo in presenza di un progetto delittuoso nel senso che prima ancora di richiedere favori alla prescelta beneficiaria si pone in essere una situazione ricattatoria. Se non fai quello che ti dico svelerò che tra di noi vi era una tresca sentimentale o politica intesa alla corruzione o al ricatto, e ne ho le prove! Infatti non sono tanto matto da regalare un po’ di quattrini senza alcun beneficio di ritorno. Nella fattispecie il buon Romeo da un incarico normalissimo da 39.000 euro per anno è passato subito ad un altro molto più prestigioso remunerato con oltre 120.000 euro poi ridotti con un provvedimento generalizzato a 93.000 euro! E senza buttarsi dal quarto piano ! Poi non mi si venga a dire che le polizze sono inutili o che fanno solo gli interessi delle compagnie di assicurazioni.
In Italia oramai gli affari migliori si fanno  ad insaputa di uno dei contraenti !
Vi ricordate la bella e costosa casa di Scajola! Che fine ha fatto ora? Il nostro beneficiato girovaga per il nostro paese distratto e speranzoso  in attesa di un benefattore che gli faccia qualche regalo ovviamente a sua insaputa? Pronto se mai a rinunciarvi allorquando la faccenda diventa di pubblico dominio!
Ho provato e riprovato a controllare i miei due conti in banca e presso la conservatoria dei registri immobiliari allo scopo di verificare se qualche benefattore, ovviamente a mia insaputa, avesse provveduto a farmi grazia di qualche beneficio mobiliare o immobiliare. Purtroppo quello che avevo ho e all’orizzonte non vedo nessuno con la bisaccia delle generose oblazioni !
Ho capito anche il perché delle mancate elargizioni. Non conto nulla, non posso fare favori a nessuno, non posso essere corrotto perché non ho possibilità di indirizzare appalti ed altre utilità verso compiacenti benefattori che sempre a mia insaputa potrebbero poi  migliorare e non poco il mio tenore di vita!
In ogni caso vorrei mandare un messaggio agli ipotetici benefattori: se proprio vi avanza qualcosa e siete presi dal sacro furore della beneficenza vi dò il mio cell: 32964847**.Chiamatemi senza esitazione, sono sempre in casa e sempre disponibile per ricevere quello che vorrete darmi, naturalmente sempre a mia insaputa !