LA FAMIGLIA, I CONFLITTI DI INTERESSE E LA MISURA STRACOLMA
Forse perché da tanto tempo non si
vedono più comizi in piazza, quello di Matteo Renzi alla Leopolda mi è sembrato
simile a quelli del celebre Ettore Petrolini o del primo Mussolini. Parole
roboanti, frasi ad effetto probabilmente studiate a tavolino, citazioni
storiche condite con proverbi popolari, camicia bianca senza cravatta, maniche
rimboccate, facce e faccine di prammatica e dileggio dei suoi compagni di
partito, questo è lo spettacolo offerto dallo sparapalle toscano!
Dopo la splendida legge elettorale
che gli avrebbe assicurato la schiacciante vittoria anti democratica Matteo,
vista la malaparata causata dall’attuale performance dei pentastellati,
promette di modificare la legge elettorale dopo il referendum per togliere il
ballottaggio che avrebbe consegnato il governo del paese ai grillini.
Lavori in corso di opera ad usum
delphini!!
I Cinque Stelle attaccano
giustamente le istituzioni europee conquistando la simpatia degli italiani ed
allora anche il nostro conducator fa la stessa cosa. La risposta europea per
bocca di Jean-Claude Juncker presidente della Commissione Europea è stata: “
gli attacchi di Renzi? Me ne frego “ !!
Chiediamo all’Europa di concederci maggiore
flessibilità. Ammesso che ce la concedano, la flessibilità non si concretizza
con soldi in arrivo da Bruxelles, ma dalla possibilità di fare altro debito, visto
che ne abbiamo poco ! Chiediamo a Bruxelles di allungare la corda con la quale
ci strangoleremo, se non noi, i nostri figli o ancor di più i nostri nipoti!
In casa nostra vi sono episodi
sconcertanti. E non da ora. L’ex Ministro della salute Maurizio Sacconi era
sposato ( non so se lo sia ancora oggi ) con Enrica Giorgetti Direttore
Generale di Farmindustria, la confindustria del farmaco alla quale sono
iscritte circa 200 aziende. Che si saranno mai detti la sera prima di prender
sonno marito e moglie?
Angelino Alfano è il Ministro degli
Interni ed è fratello del meno conosciuto ma più fortunato Alessandro Antonio
Alfano appena nominato dirigente delle Poste, addetto al patrimonio immobiliare
dell’ente, con un modesto stipendio di 160.000 euro all’anno. Alessandro Antonio
non si contenta ed il buon Angelino assume al ministero la sua cognatina Flavia
Montana moglie del superdotato Alessandro Antonio. Ci sono famiglie i cui componenti
hanno un particolare DNA che li predispongono a particolari incarichi pubblici ben
retribuiti e conquistati per vie traverse!
Fra questi incarichi vi sono anche
quelli con evidentissimi conflitti di interessi!
Enel non versa 40 milioni di
contributi INPS e il suo direttore del personale Massimo Cioffi viene scelto
per diventare Direttore Generale INPS.
Un’ottima sinergia! Può mai il
Direttore Generale dell’INPS chiedere l’incriminazione del Direttore del
Personale ENEL che non ha versato i contributi? E che fa? si guarda allo
specchio e si incrimina da solo?
L’attuale presidente INPS Tito
Boeri è in rotta col suo Direttore Generale perché al momento della nomina gli ha nascosto la questioncella dei
contributi non versati e che era a tal riguardo indagato.
Il Ministro del Lavoro Poletti
dovrebbe dipanare la matassa scegliendo
chi dovrà abbandonare l’INPS. Accetto scommesse, sarà Tito Boeri a far le valige!
L’ex presidente INPS Mastrapasqua “
mister 25 incarichi “ era stato nominato da Tremonti, mentre era vicepresidente
Equitalia e Direttore Generale Ospedale Israelitico di Roma. Stipendio
1.200.000 euro all’anno. Se ce lo raccontiamo
in lire suona meglio: 2.323.524.000 pari a 193.000.000 circa al mese. E questo
solo per la presidenza INPS. E per gli atri 24 incarichi? E la sua liquidazione
di fine rapporto? Una vera indecenza!
L’ospedale deve versare i contributi
all’INPS e questi vengono compensati con i crediti che l’ospedale vanta nei
confronti della Regione.
Nel 2014 la Regione non versa all’INPS
i contributi perché si scopre che le prestazioni dell’ospedale sono gonfiate. Cosa
avrebbe dovuto fare l’INPS di cui Mastrapasqua era presidente? Chiedere a Equitalia,
di cui è vicepresidente, di attivarsi affinché si recuperino i contributi non
versati? Nulla di questo. I contributi non versati ammontano a 42 milioni di
Euro, Tito Boeri attuale presidente ne ha recuperati solo 3 e per il resto si
vedrà. Per inciso Tito Boeri si è ridotto lo stipendio goduto dal suo predecessore di ben 12 volte. Forse sarà
ricoverato in manicomio per questo. Diagnosi? Evidente comportamento
autodistruttivo che può provocare dannosi episodi di emulazione!
Solo per questi due episodi l’INPS vanta
un credito di ben 79 milioni di euro!!
E poi vogliamo parlare di etica, di
moralità e quisquilie del genere?