JE SUIS FRANÇAIS
La Grecia avrebbe potuto essere
salvata dal suo default con un minimo sforzo finanziario ed invece la si è
portata al confine con il non ritorno e con un enorme dispendio di risorse. La
similitudine calza perfettamente con la così detta guerra all’ISIS. Quando i
tagliagole erano pochissimi si è quasi sorriso del loro progetto. Poi i
macellai jihadisti hanno preso a trucidare
persone inermi ed innocenti colpevoli soltanto di trovarsi nel posto sbagliato nel
momento sbagliato. Con rituali di morte sono state decapitate centinaia di
persone, sono stati fatti saltare in aria simboli del passato, patrimonio dell’umanità.
Ultimamente alcune esecuzioni sono avvenute legando i poveri ostaggi alle
colonne dei siti archeologici e fatti saltare in aria!
La domanda che l’occidente doveva
porsi era se era giusto che un sedicente Califfato potesse espandersi a macchia
d’olio e creare uno Stato sovrano ignorando i massacri alle popolazioni
cristiane e no, se mai ostili, anche in linea
di principio al loro progetto. Se la risposta fosse stata positiva allora sarebbe
stato sufficiente lasciare che gli eventi avessero fatto il loro corso senza
alcuna opposizione. Nel caso in cui la risposta fosse stata negativa allora
occorreva da subito creare una apocalittica forza internazionale per attaccare
con decisione e distruggere anche il più minuscolo focolaio.
L’occidente si è mosso male, con
scarsa determinazione e solo in risposta ad azioni eclatanti dei jihadisti. I
risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Una volta le guerre si
guerreggiavano tra eserciti contrapposti con divise, armi e munizioni ben visibili. Il
nemico era di fronte e lo si colpiva cercando nei limiti del possibile di
risparmiare le popolazioni civili. Oggi il nemico è ben mimetizzato, di origine
incerta, alcuni nemici sono già integrati
nei paesi che hanno concesso loro asilo anche da un paio di generazioni. Nel
Medio Oriente jihadisti e popolazione non belligerante sono confusi e quindi se
si vuol bombardare purtroppo si devono prevedere perdite di donne e bambini che
inducono i tagliagole a vendicarsi uccidendo ferocemente altre persone inermi
con crudele efficacia.
Quando potrà durare una simile
situazione ? Una bomba qui ed una più in là non risolve il problema, mentre
alcuni studiosi pensano che la soluzione non possa che essere politica. Quando
mi piacerebbe mandare gli studiosi a parlare con il Califfo Abu Bakr al-Baghdadi per firmare l’accordo storico di armistizio e di pace .
I governanti europei, ( italiani
in testa ) ci vogliono rassicurare che la difesa è al top e quindi possiamo
stare relativamente tranquilli, ma noi siamo certi che contro questi episodi
non c’è alcuna possibilità di contrasto effettivo. Si possono avere ed
interpretare intercettazioni, si possono usare infiltrati, ma loro sono
cellule impazzite senza capi che si muovono ammaestrati dai siti internet e da
messaggi forse whatsapp. Vorrei chiedere al nostro ministro Alfano come
potrebbe evitare che una donna giovane che
ha per mano una bimba che mangia un gelato tenendo con l’altra mano un
palloncino colorato, che spinge una carrozzina con un altro bimbo dentro e che
ha all’interno una carica micidiale di esplosivo al plastico pronta a farsi
esplodere in un centro affollatissimo. Se ce lo spiega potremmo stare veramente
tranquilli.
Cosa farà ora la Francia e gli altri Stati
colpiti da questo atroce crimine e sulla lista dei prossimi attentati non lo si
sa ancora. Credo che l’azione non possa che essere veramente apocalittica una
volta per tutte sui fronti all’estero, mentre all’interno potrebbe essere dichiarata
la legge marziale a sostegno di quanto ha dichiarato Holland quanto ha detto: “Le
forze di sicurezza e l’esercito sono mobilitate al massimo livello delle loro
possibilità: la Francia sarà spietata. Quello che è successo ieri a Parigi e a
Sant Demis vicino allo Stade de France è stato un atto di guerra commesso da
un’armata jihadista contro i valori che noi difendiamo e che siamo: un Paese
libero.
Allora ci vuole coerenza, se si è
in guerra la si faccia per bene altrimenti dovremo piangere ancora la perdita
di giovani vittime sperando sempre che non tocchi ad uno di noi!
Le due civiltà a confronto!
Da noi, dopo la carneficina, a pochi passi dal Bataclan, il teatro dell’orrore, i parigini scendono in piazza e intonano la celebre canzone di John Lennon.
Da loro i costruttori dello Stato sedicente sovrano: