SIAMO SEMPRE IN CRISI ENDOGENA ED ESOGENA !
La “Sindrome di Stoccolma”
descrive un particolare stato di dipendenza psicologico-affettiva che vede la
vittima andare mani a mani col suo carnefice.
In medio stat virtus! E siamo a
due citazioni e questo mi serve per cominciare la mia filippica odierna!
Un sondaggio della Luis ci dice
che più della metà degli italiani vorrebbe abbandonare la micidiale moneta
unica e buona parte degli intervistati vorrebbe addirittura abbandonare
l’Europa, tipo Italiaexit!! Siamo alla fine ? Non credo, ma ciò che comincia a
gironzolare nelle nostre teste potrebbe essere più pervasivo del corona virus.
Ovviamente gli estremisti oggi sono poco seguiti nel senso che chi vede
l’Europa della Merkel e di Rutte come nostra amorevole e comprensiva amica si
contrappongono a quelli che la vivono come una congrega di Stati che pensano
esclusivamente ai propri interessi giustificando questo famelico atteggiamento
come un giusto rigore posto in atto per assicurare la sopravvivenza stessa
dell’Europa.
Entrambi gli estremisti sono in
madornale errore, un po’ meno quelli che descrivono l’Europa a trazione tedesca
e priva di aiuti e considerazioni effettivi nei nostri confronti, anche se noi
non siamo del tutto privi di responsabilità per la nostra situazione
socio-economica!
Ora la Corte tedesca è pronta a
ingiungere alla Bundesbank di uscire dalle operazioni della Bce, mentre Lagarde
e i suoi hanno rifiutato di riconoscerne l’autorità su di loro. Se la
Bundesbank dovesse uscire dalle operazioni della Bce questa non avrebbe la
capacità di fuoco di adesso e quindi non potrebbe acquistare i titoli di Stato
dei paesi in difficoltà tra i quali primeggia l’Italia. Se la Bce non acquista
i nostri titoli questi diventerebbero carta straccia dalla cui qualifica siamo
lontani di appena una lineetta!
E cosa dice il nostro Roberto
Gualtieri storico e accademico italiano, dal 5 settembre 2019 ministro
dell'economia e delle finanze nel Governo Conte II ? «Sentenza tedesca su Bce
non avrà conseguenze dirette su Italia»
Vorrei sommessamente far notare
all’ineffabile accademico che se la Bce non compera i titoli di Stato italiani
lo spread supererebbe i terrificanti 585 punti base che sconfissero il
Cavaliere, che i costi per il servizio del debito salirebbero esponenzialmente,
la nostra economia ne soffrirebbe fin quasi a morirne, il governo dovrebbe
chiedere sacrifici fiscali a tutti, principalmente ai pensionati classica
categoria improduttiva e considerata sempre il bancomat statale! Ma questo
realistico scenario è sconosciuto all’ineffabile accademico d’Italia!!
Quando la situazione diventa
sempre più difficile si dovrebbero accantonare le rigide regole interne ed
esterne e, cambiando l’accademico, trovare soluzioni condivise. Primum vivere
deinde philosophari del buon Orazio.
Si pensi ad un naufrago in procinto
di annegare e che annaspa disperatamente e sa che non può aggrapparsi ad un
tronco galleggiante, non lo può fare con una grossa radice che si abbevera nei
gorghi, non riesce a prendere al volo un salvagente che gli viene lanciato tra
i battimani degli spettatori, ma che gli arriva alle spalle. Questa metafora
descrive quello che stiamo vivendo: è colpa nostra se siamo caduti in acqua, ma
siamo danneggiati due volte se non possiamo aggrapparci ai sostegni ed alcuni –
accademici e no – ci dicono che dovremmo ringraziare chi generosamente ci ha
lanciato il salvagente se mai togliendolo dalla sua barca lunga un centinaio di
metri e zeppa di ogni confort. Carissima Germania, a proposito di barca
ricordati che nel 1953 ti sono stati condonati i debiti di guerra e noi fummo
tra i primi e senza il nostro aiuto saresti fallita per la terza volta !
Fine della parte seria!!
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A volte si impazzisce…ragionevolmente!
Mi sono domandato quale fosse il problema che dovremmo risolvere. L’immissione
nelle tasche degli italiani, famiglie ed aziende, ma non si può fare perché non
possiamo stampare carta moneta dal momento che questa funzione è governata
dalla Bce. Cosa fare allora? Se famiglie ed aziende potessero ricevere un
pacchetto postale con qualche carta moneta di tutti i tagli e potessero poi
spenderla come sempre e quanto se ne
vuole, non ci sarebbero crisi finanziarie, le fabbriche lavorerebbero e le
famiglie spenderebbero felicemente. Quesito: come fare ? E qui dovrebbe entrare
in funzione la riconosciuta fantasia italica. Si dovrebbe chiudere un occhio (
meglio se due ) e permettere ad una premiata ( e ricercata ) ditta di una
ridente città dell’inferiore Sud di stampare quei famosi bigliettoni che tanto
bene apporterebbero. Meglio ancora se potessero essere piazzati al nord Europa
per fare andare fuori di testa Merkelrutte!!!
La stampa illegalmente legale
delle banconote non è un’invenzione, basta leggere cosa vie riportato nel libro
“Anatomia di una banconota: dall'arte alla tecnologia Di Gaetano Russo,
Giovanni Ardimento: “””Nella storia delle emissioni non tutti i falsi sono il
frutto di iniziative private tese a defraudare i terzi e ad aggirare le leggi
dello Stato, ma in circostanze particolari, specie durante le evenienze
belliche, i paesi in conflitto tra loro possono decidere di adottare le armi
della “ guerra finanziaria” per neutralizzarsi l'un l’altro. Il caso più
eclatante, in cui la produzione di biglietti falsi è non solo autorizzata ma
addirittura imposta, pianificata e condotta su vasta scala da uno Stato è certamente
l’Operazione Bernhard, avvenuta durante la seconda guerra mondiale in Germania.
Disposta dal Comando Supremo e gestita con la massima segretezza, questa
operazione prevedeva la produzione massiccia di sterline inglesi ( nei tagli da
5, 10, 20 e 50 sterline) onde destabilizzare,mediante la loro graduale messa in
circolazione l’intera economia britannica e ridurla in ginocchio.
Quindi “A’ la guerre comme à la
guerre”!!
Del resto basta vedere come si organizza!
NB. in nessun caso questo post vuole essere una istigazione a delinquere. E' un consiglio semi serio al governo italiano!