LETTERA APERTI AGLI IPOCRITI
( Senza offesa ! )
Come iniziano tutti i commenti
sulla liberazione della cooperante Silvia Romano? La vita umana non ha prezzo e
siamo tutti felici che Silvia è stata riconsegnata ai suoi affetti. Bene! Quali
affetti? Quelli di una volta o quelli ai quali si è prostrata convertendosi all’Islam?
Silvia è finalmente a casa!
Appena arrivata in ambasciata italiana, quindi in Italia, le è stato chiesto se
avesse voluto fare una doccia e cambiare gli abiti che qualche lungimirante
aveva procurato! Risposta? No grazie preferisco stare in questa divisa che
tanta pace e serenità mi ha donato. Ha conosciuto il Corano, forse un marito
mussulmano che le ha spiegato che la donna è un essere inferiore ( anche se non
meridionale ) che deve obbedienza cieca al suo padrone. Abbiamo consegnato una
ragazza splendida e ne ritiriamo una vestita alla maniera islamica.
Avrei potuto capire se avesse voluto continuare ad
indossare la divisa islamica perchè sotto non aveva neppure le mutande, ma essere
orgogliosa delle sue nuove paludamenta mi sembra un po’ troppo per i miei gusti!
Sallusti sul suo Giornale ha scritto, ed io condivido al 100%,che Silvia è
tornata come il deportato da Auschwitz vestito orgogliosamente con una divisa
di una SS! La prima cosa che avrei fatto entrando in ambasciata sarebbe stata
quella di togliermi di dosso quegli abiti impregnati – a suo dire – di tante
atrocità vissute. Se fosse dipeso da me avrei eliminato tutto quello che mi
poteva ancora ricordare i patimenti e le costrizioni ( ammesso che ce ne
fossero stati ) Forsa Silvia nostra è vittima della sindrome di Stoccolma che
vede la vittima parteggiare per il suo carnefice.
Vedendo Silvia discendere dal Falcon
che l’ha riportata in Italia sorridente e beata nelle sue vesti coraniche ho
sentito un moto di disgusto spingendomi tra le braccia dei suoi aguzzini,
almeno loro veri e sinceri nelle loro aberrazioni. Ventuno anni e mezzo
cristiana, italiana e dopo solo un anno e mezzo mussulmana orgogliosamente
convertita! Il sole fa anche questi scherzi. Ora la famiglia dovrà mutare
abitudini, dovrà stendere il tappetino per le cinque preghiere quotidiane, dovrà
evitare il prosciutto, le costine di maiale. Queste considerazioni mi fanno
ritenere che non sarò mai un mussulmano, se dovessi convertirmi all’Islam sotto
minaccia di un fatto grave ed ingiusto lo farei, pregherei le cinque volte al
giorno, mi farei crescere la barbetta, ma appena libero griderei ai quattro
venti: Viva Gesù e Maria, getterei alle ortiche le mie sottane e mi rifugerei
in una fornitissima salumeria dalla quale essere recuperato dopo qualche
giorno!
Forse la nostra Silvia è
addirittura incinta di Mustafà Abdullah e se così fosse perché ci ha fatto
spendere quattro milioni di euro – a quel che si sa fino ad oggi? Non sarebbe
stato meglio scriverci che stava tanto bene là dove si trovava se mai aspettando
i suoi cari che l’avrebbero raggiunta dopo aver regolarmente abiurato la fede
cristiana come ha fatto lei. Poi tra qualche giorno verrà fuori che i milioni
pagati sono stati sei oppure otto ed in ultimo: non è stato pagato alcun
riscatto, i rapitori si sono commossi alle preghiere del nostro Giggino e ci
hanno rimandato a casa Silvia se mai non proprio in condizioni ottimali!
Purtroppo non si potrà mai
restituire il pacco!!
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