OPERE LIRICHE STRAVOLTE
Ho sempre pensato che lo spettacolo
lirico fosse semplicemente completo.Vi è la musica, la trama, le scene ed i costumi
oltre ovviamente agli artisti ai professori d’orchestra ed al maestro direttore
d’orchestra. Orbene il canto e la musica sono vincolati ai dettami dell’autore.
Quello che viene cambiato, io aggiungo in peggio, sono le ambientazioni, i
costumi e la scenografia tutto questo affidato alle manie o meglio alle smanie
del regista di turno, emerito sconosciuto ai più, ma grande incassatore di
emolumenti che vanno a premiare le strampalate iniziative di cambiamento. Anche
io potrei cimentarmi in questa novella arte. Farei recitare gli artisti tutti
nudi, alcuni seduti su un water al posto di un trono, mentre le scene le farei
di lenzuola che all’occorrenza alcuni operai, iscritti non so quale sindacato,
ammainano entrando in scena in tuta blu!
Io ricordo una stupenda Tosca nel
1956 Renata Tebaldi –Giusepe Di Stefano – Paolo Silveri . direttore Victor De
Sabata. Teatro Alla Scala. Scene e costumi stupendi. La scena del terzo atto si
svolse ovviamente sugli spalti del Castel Sant Angelo. Le nuvole in cielo
cambiavano forma e colore, la bandiera issata sugli spalti sventolava era così
vera la scena che ebbi un brivido di freddo ed automaticamente mi alzai l
bavero della giacca. Emozioni infinitamente belle! Qualche anno fa lessi di una
Tosca andata in scena in Germania più o meno ambientata correttamente ma il regista
del quale non ricordo il nome propose la scena di Scarpia che vuole possedere
Tosca mentre canta Vissi d’arte, vissi d’amore pensando appunto di saltarle
addosso da un momento all’altro credo non per verificare l’ incomprimibilità dei
corpi, in un angolo non tanto nascosto procede alla masturbazione! Che scena
sublime! Tosca avrebbe potuto pensare: sono salva tanto il porcello ha avuto l’esito
previsto !
Ora leggo che a Roma è in arrivo Il
Trovatore , dramma in quattro atti e otto quadri, ambientato in Spagna al
principio del secolo XV, ed il regista un tale Alex Olle di cui ho una sua foto
per me significativa.......
...ambienta l’opera nella prima guerra mondiale con soldati
in uniforme elmetti e soprattutto kalashnikov che addirittura sparano! Come sarà possibile in questa
ordalia della guerra sentir cantare Di quella pira ! o Ah l’amore è un dardo…… probabilmente lo si cambierà in Ah l’amore è un proiettile!
Insomma una vera aberrazione. Un'altra
volta sentii di una Tosca in camicia bruna. Angelotti che scappa da Castel Sant
Angelo viene indicato nell’opera come il console della spenta repubblica
romana. Come lo si inquadra nelle vesti di un feldmaresciallo o inseguito da
lui? Insomma pur di incassare soldi se mai con una donazione riconoscente ad alcuni si stravolge il senso delle opere
stesse. Chiudo ricordando una Madama Butterfly ambientata in un postribolo.
Teniamo ben presente che il librettista delle opere descrive nei minimi particolari
ambientazione, sceneggiatura. Descrizioni cadute nel nulla , anzi nelle fauci
dei….creativi !
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