LE STAGIONI
Chi “deve” trascorrere la maggior parte del tempo in casa
non può godere delle gioie dell’inverno, con le montagne imbiancate di candida
neve, col profumo del camino acceso che spande nell’aere il sapore e l’odore
della legna che brucia! Ci si rannicchia al tepore del chiuso criticando, a
ragione, l’insipienza dei programmi della TV. Alcuni si assopiscono ( beati
loro ) altri ricordano le primavere e le estati in riva al mare quando
passeggiando si ascoltava lo sciabordio delle onde annusandone il profumo.
Chissà perché le primavere e le estati ci donano la sensazione dell’immortalità,
mentre l’autunno e più ancora l’inverno ci riportano alla morte fredda come la
stagione.
Nei giorni del covid-19 si leggono sui giornali le morti di
personaggi illustri ai quali si assegnava il dono dell’immortalità; qualche
amico è partito, un parente lo ha seguito. Mi viene da pensare: ed io? Sì, mi
sento bene e mi chiedo come sarà possibile che muoia? Vuoi vedere che ne sarò
esentato?(E’ arrivato il momento di consultare uno psicologo !)
Dal balcone della sala della mia abitazione vedevo altissimi
alberi lussureggianti, dapprima con le gemme, poi le foglioline di un verde
appena accennato, poi il verde robusto ed ora con le foglie vestite di un
marroncino sempre più marrone ed infine il distacco dal ramo e la svolazzante
caduta a terra. Una similitudine con la nostra vita: si nasce, si cresce e si
muore con tanti episodi che si inseriscono nei tempi della crescita. Piante,
animali e noi con loro abbiamo un solo comunissimo inevitabile destino!
Mi viene in mente una poesia di Giuseppe Ungaretti,
brevissima ma tagliente ed assordante come il tuono col fulmine
“Si sta come
d' autunno
sugli alberi
le foglie.“
Intanto…. Ci si vede alla prossima primavera!
Ciao lello.
RispondiEliminaTutto vero ma triste
Ma la vita è così. Ermanno
Condivido.