TORI E TORERI. BASTA!!!
Manuel Rodríguez Sánchez, noto
come Manolete morto a las cinco de la tarde a Linares mentre si celebrava la
Feria de San Agustín. Aveva trenta anni .
Federico
García Lorca dedicò una sublime poesia al grande matador intitolata ‘Alle
cinque della sera’ Lamento per Ignacio Sánchez Mejías,
Alle cinque della sera.
Eran le cinque in punto della sera.
Un bambino portò il lenzuolo bianco
alle cinque della sera.
Una sporta di calce già pronta
alle cinque della sera.
Il resto era morte e solo morte
alle cinque della sera……….
(letta da Arnoldo Foa’ )
Allora ero
appassionato di corride anche perchè i toreri dell’epoca si chiamavano
Manolete, Luis Miguel Dominguín che avevano un gran rispetto per il toro che
poteva essere sacrificato nell’arena al pari dei suoi…confratelli nei macelli. I
primi avrebbero anche potuto vincere il duello mortale col matador e, se
particolarmente valorosi, avrebbero potuto aver salva la vita e finire i loro
giorni in un meraviglioso harem taurino, i secondi non avevano scampo trasformandosi
presto in succose bistecche!
Devo dire che
dopo Manolete e Dominguin facevo il tifo per i tori!
Il toro quando
entra nell’arena è simile ad una gigantesca locomotiva, una forza
impressionante. Viene affidato ai banderilleros
che infilzano le banderilles nel collo e nella schiena dell’animale che
in quelle zone ha tantissimo grasso e quindi non riceve grandi danni o
sofferenze. Successivamente arrivano i picadores a cavallo che infilzano la
punta delle loro lance nella schiena dell’animale che in men che non si dica
diventa visibilmente debole. I matador sventolano il panno rosso davanti al
toro che carica senza possibilità di colpire, almeno nella stragrande maggioranza dei casi.
Manolete
voleva che le punte delle picche (picca lunga 2 metri e 80 centimetri ) avesse
una punta di pochissimi centimetri in modo da non indebolire il toro ottenendo
una lotta quasi pari. I toreri compiono le loro figure per notare da quale parte
il toro carica, a destra piuttosto che a sinistra, in modo da toreare dalla
parte meno pericolosa. Manolete, che danzava addirittura nell’arena, ebbe in
sorte un toro ambio destro, infilò la spada fino a raggiungere il cuore del toro,
ma questi prima di cadere dette una cornata
micidiale e toro e torero morirono nello stesso istante; forse Manolete
qualche minuto dopo perché ebbe l’arteria femorale recisa.
Oggi i toreri
sono semplicemente temerari. Che significa inginocchiarsi davanti al toro e
prendere in bocca la punta di un corno. E se il toro fa uno starnuto?
Un altro
torero, grazie a Dio defunto, in attesa dell’entrata del toro in arena si mise
in ginocchio sulla traiettoria di marcia della….locomotiva che non gli parve
vero spedirlo al creatore.
Questo
commento è fatto per condividere gli articoli che leggo su alcuni giornali in
merito alle sevizie ed alle torture che le povere bestie devono sopportare
prima di morire e questo mi indigna veramente e non vedo il perché la Comunità
Europea che si divertiva a misurare la curva della banane e delle zucchine non
vieti questa barbarie. Se proprio gli spagnoli non possono fare a meno della
corrida la facciano come in Portogallo che non prevede l’uccisione del toro
nell’arena, ma successivamente come, purtroppo, in tutti i macelli del mondo.
Io direi solo:
spagnola o portoghese e perché no francese le corride devono assolutamente
essere vietate. Viva i tori e abbasso i toreri!
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