FIGLI E.. FIGLIASTRI !!
Il peccato è da condannare, il
peccatore è da redimere e perdonare! Può un dettato evangelico essere applicato
alle leggi dello Stato? Credo proprio di no. Molti anni or sono, non so in
quale circostanza, sentivo dire che le leggi per i comuni mortali vanno applicate,
mentre per gli amici vanno interpretate. A volte però una tale interpretazione,
forse per sbaglio, viene applicata per una sentenza senza alcun riferimento
amicale. Qualche giorno fa un provvedimento forse di un GIP stabiliva che un
noto spacciatore colto in flagrante ed arrestato veniva subito rimesso in
libertà perché? Perché dato che spacciava abitualmente in centro poteva essere
riacciuffato facilmente! Sic!
L’ex governatore della Lombardia
Roberto Formigoni, in arte “ il Celeste “ è stato circa sei mesi fa condannato a
5 anni e 10 mesi di reclusione per la vicenda Maugeri, con i 6,6 milioni di
euro in viaggi esotici da sogno, uso esclusivo di due yacht e metà di una villa
in Sardegna acquistata a prezzo scontato che gli ha elargito Pierangelo Daccò.
Si parla di circa sei anni di carcere! Ebbene il Celeste ristretto nel comodo
carcere di Bollate da lui scelto per la detenzione, ha detto che non avrebbe
dovuto fare quelle vacanze!!!!!, ha pregato, ha trovato la fede, ( ma non era già
di Comunione e Liberazione? ) si è pentito, ha riconosciuto i suoi peccati, ha
promesso di non commetterne più in avvenire e ha avuto la grazia di uscire dal
carcere dopo solo cinque mesi di detenzione per essere accolto in casa di un
suo amico medico per scontare il resto della pena ai domiciliari. Pensa che
gioia debba provare l’ospite per vivere con Roberto per cinque anni. Hai voglia
quante partite di scopone e tressette!!! Formigoni dice anche che è ridotto in
miseria e quindi non possiede il becco di un quattrino e come camperà da adesso
fin quando raggiungerà le celesti schiere? Misteri! Forse arriverà per lui come
per il suo amico Silvio Berlusconi la trasformazione dei domiciliari in
assegnazione ai servizi sociali per imboccare i vecchietti, accompagnarli a
letto e recitare con loro le preghiere della sera risultate utilissime per la soluzione
della propria vicenda giudiziaria!
Da tener presente che il Celeste
nel corso del processo ha sempre negato tutto e non si è mai fatto interrogare,
bensì ha presentato memorie forse scritte sotto dettatura. Prima di uscire dal
carcere Formigoni si è anche pentito di questo ed ha confessato che sarebbe
stato meglio farsi interrogare; ma adesso purtroppo non si può più!
Insomma amici miei un pentimento ed
una ricompensa! Per me potrebbe accadere la stessa cosa?. Esempio: commetto diversi
reati rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale ( aggravante ) vengo
condannato a sei anni di carcere, mi informo prima quale sia il miglior carcere
esistente se mai verificando quali personaggi importanti sono colà ristretti,
entro, mi comunico tutti i giorni, recito le preghiere del mattino e quelle
della sera, mi pento facendolo sapere a tutti, magistrati in primis, ed attendo
che il direttore del carcere mi chiami per darmi la bella notizia: signor
Raffaele lei può uscire tra trenta minuti, le sono stati concessi i “
domiciliari “ ci dica presso quale amico, o meglio quale amica, intende
scontarli. Tenga presente che durante questa detenzione lei non deve
frequentare pregiudicati né tossicodipendenti, ma potrà uscire due ore al
giorno.
Scusi, Raffaele ci siamo sbagliati
lei non è un politico di rango, non è un prelato, non è nessuno per cui
dimentichi tutto, ritorni nella sua cella e non protesti altrimenti
incrementeremo la pena!
Povera Italia e poveri i poveri!
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