ANTONIO LOGLI E ROBERTA RAGUSA
Ieri la Cassazione ha dichiarato
inammissibile il ricorso dei difensori teso ad riformare la sentenza di secondo
grado che aveva condannato a venti anni di reclusione Antonio Logli per l’uccisione
della moglie Roberta Ragusa avvenuta tra il 14 gennaio del 2012. I difensori
del Logli avevano chiesto ed ottenuto il rito abbreviato altrimenti la condanna
sarebbe stata di 30 anni. Tanto premesso devo dire che la trasmissione Quarto
Grado andata in onda ieri sera su Rete 4 mi ha disturbato per una serie di
motivi.
Lo schieramento di inviati da parte
di Gianluigi Nuzzi ( sorridere non è nelle sue corde, è sempre truce ) è stato
massiccio, ogni luogo interessato all’uscita del Logli, all’arrivo di parenti
era presieduto come se si trattasse di commentare uno sbarco su Marte. I
genitori del Logli ovviamente affranti dopo la sentenza della Cassazione
dovevano dribblare la giornalista che voleva porre loro le fatidiche,
stupidissime domande: come state, avete sentito vostro figlio, cosa vi ha detto
e come ha preso la sentenza definitiva di condanna?
Antonio Logli aveva raggiunto alle
5,30 del mattino il B&b del fratello insieme alla convivente della prima
ora Sara Calzolaio, alla figlia con una sua amica. L’inviata di Quarto Grado ha
voluto sottolineare le grida di disperazione che provenivano dalla stanza al
momento della conferma della condanna precisando anche le parole gridate: “no,
no non è possibile”! Si è anche tentato di usare un microfono direzionale per sentirle
dal vivo!
In questa stanza vi era anche la
figlia del Logli e non è difficile immaginare il dolore, i pianti e gli
abbracci difficilissimi da sciogliere in attesa che i carabinieri prelevassero
il padre per portarlo a Pisa nel carcere Don Bosco.In trasmissione vi erano poi
giornalisti, Alessandro Meluzzi ed altri che hanno affermato che la sentenza
era ingiusta e sbagliata evidenziando secondo loro la prova regina della loro
convinzione innocentista, sottacendo a bella posta il fatto che il Logli è
stato condannato per una serie di indizi gravi, precisi e concordanti ed una
serie di bugie! Quindi secondo loro 14 giudici in tre gradi di giudizio o sono
incapaci o distratti. Secondo questi innocentisti ad oltranza sarebbe del tutto
logico e normale che Roberta Ragusa prima di andare a letto, dopo aver stilato
la lista della spesa da fare il giorno dopo, verso l’una di notte fosse uscita in
pigiama e ciabatte da casa in pieno inverno sparendo dalla circolazione, semi
nuda, senza soldi, senza scarpe, senza meta abbandonando i figli ai quali era
legata come mamma amorosa! Il marito cosa faceva durante questi accadimenti?
Dormiva! Cosa ha fatto prima di prender sonno? Ha parlato al telefono con la
sua amante! Roberta ha conosciuto così il nome della traditrice e probabilmente
ha chiesto spiegazione, forse a bassa voce per non svegliare i figli che
dormivano. Dalle parole si passa ai fatti e forse uno spintone ha fatto cadere
Roberta. Morta Roberta si è pensato bene di far sparire il cadavere. Sembra
tanto strano questo racconto? A me pare proprio di no.
Io penso ai figli del Logli che
hanno sempre creduto all’innocenza del padre anche perché sarebbe stato troppo,
dopo aver perso la mamma, perdere anche il padre. Cosa del tutto normale! Ma il
momento degli addii è straziante a prescindere. Nessun rispetto a beneficio dell’audience!
Una trasmissione lunga incentrata sul dolore di tante persone. L’ho vista fino
ad un certo punto perché volevo sentire una parola in favore della sentenza.
Non ne ho sentita una - forse mezza sì -
e quindi ho spento la televisione e sono andato a dormire !
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