OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



SE VUOI ASCOLTARE LE CANZONI E LE ROMANZE DI UNA VOLTA CLICCA SU



PROPOSTE DI CUCINA DAL WEB ( per conoscerle cliccaci su )


sabato 4 aprile 2020


LA COMUNICAZIONE........DA RIVEDERE!
Mi piacerebbe che le reti televisive dessero notizie stringatissime, quasi solo titoli o generica illustrazione della situazione. Sapere che i morti sono diminuiti rispetto al giorno precedente poco importa se il numero del giorno si attesta a circa 800 decessi. Sapere che ci sono circa 1.500 guariti e non so quanti nuovi contagiati il cui totale generale si avvicina a 100.000 persone. Mi piacerebbe che la notizia venisse data in questi termini: se non volete morire state a casa; la situazione odierna è simile, peggiore o migliore rispetto a ieri! I numeri non sono indispensabili, nel migliore dei casi trasferiscono angoscia e fatalismo. Prima di questa pandemia il morto sul lavoro generava dolore per la sua famiglia e indignazione per chi avrebbe dovuto proteggerlo e non lo ha fatto. Giustissimo! Ed ora che un’ottantina tra medici ed infermieri, più medici che infermieri, sono morti durante l’espletamento del loro lavoro nessuno o pochissimi ne mettono in risalto il sacrificio? Se le reti televisive vogliono fornire puntuali dettagli sulle giornate campali dovrebbero in primis parlare di queste vittime che ci lasciano mentre tentano con tutte le loro forze di aiutare gli altri senza per altro avere tutta la protezione necessaria. Vittime due volte del corona virus e dello Stato che non ha provveduto a fornire loro i mezzi di protezione come ad esempio mascherine appropriate, tute, guanti e soprattutto l’esser sottoposti a tamponi in modo da provvedere in tempo al loro ricovero se mai a fianco della persona che intendevano curare! Quanti morti! Al 3 aprile 2020 i morti sono 14.681. Proviamo ad immaginarli in uno stadio per vedere una partita? Sarebbe uno stadio quasi pieno! Uno o due morti fanno impressione e generano dolore, quando i morti arrivano a cifre inimmaginabili allora diventano soltanto un numero! Forse si mette in atto un principio di difesa psicologica. Un numero è un numero e basta!
Mi è venuto in mente un campo di battaglia di una volta. Le compagnie del battaglione schierate sul campo, la prima fila soldati con trombe e tamburi, le altre file formate da fucilieri con baionetta in canna. Il comandante dà l’ordine di avanzare, trombe e tamburi suonano, al comando ALT, i fucilieri sparano e molti cadono per il fuoco nemico, cadono come mosche! Le compagnie decimate avanzano e le trombe ed i tamburi si tacciono man mano fino al silenzio totale.
Noi andiamo avanti per combattere questo dannato virus che tanto dolore apporta, i comandanti sono incerti nelle decisioni a  volte contrastanti, comincia a serpeggiare lo scoramento. La nostra difesa è lo stare in casa ed i più lo fanno con grande disappunto pensando che questa sia la sola difesa possibile. E’ stato vietato di uscir di casa e sono state indicate ed elevate contravvenzioni per i disubbidienti; i positivi al virus se fermati rischiano perfino la galera e nonostante ciò si vedono scene come queste a Genova


ed a Napoli

Si sta discutendo in questi giorni se e come impedire la processione di San Gennaro quando sarebbe stato logico ed opportuno dire: la processione è vietata, San Gennaro questa volta capirà!!

E’la guerra! E Dopo? Quando tutto sarà finito come si farà a ripartire? Quante macerie? Quante persone avranno perso tutto? Da chi verranno gli aiuti e soprattutto quanti mascalzoni si inseriranno in questa provvidenza senza averne diritto? Se metaforicamente ( e forse anche senza metafora ) il pane mancherà quante persone scenderanno in piazza? Chi e come fermerà tale protesta? Speriamo di non rivivere la rivolta a Milano del 1628 descritta dal Manzoni con il ricordo dell'assalto al forno delle grucce. .

Nessun commento:

Posta un commento