L'ATROCE MORTE DEL POVERO WILLY MONTEIRO
Non si deve e non si può generalizzare, ma, a volte, alcune
decisioni del magistrato inquirente e quello del rinvio a giudizio sono a dir
poco sconcertanti. L’omicidio del povero ragazzo ventunenne Willy Monteiro è
stato ricondotto all’omicidio preterintenzionale, cioè morte non voluta ed
accidentale. Ora due bestie professionalmente adibite al combattimento all’ultimo
sangue, del peso di qualche tonnellata si sono accanite su un mingherlino
massacrandolo di botte e saltando sul suo corpo martoriato ed in aggiunta
affibbiandogli un calcione sulla testa. Preterintenzionale significa che in una
colluttazione tra pari peso un contendente viene colpito da uno schiaffetto, perde
l’equilibrio e cade battendo la testa sul dente di un marciapiede passando poi
a miglior vita dopo qualche oretta sul lettino del pronto soccorso. Cosa hanno
in comune questi episodi? Nulla, proprio nulla! Per me resta un omicidio
volontario con l’aggravante della minorata difesa e della particolare
brutalità! Ma io non sono un giudice!
Vi sono poi le dichiarazioni di un deficiente che
attribuisce la responsabilità dell’accaduto a Salvini e Meloni, dichiarazioni
sotto elezioni per connotare come aggressione di destra quella di un terzetto
di belve in libera uscita.
Concorso a premi: una gift card per acquisti dove si vuole
per indovinare il deficiente in parola. Risposta entra 30 minuti!
Sono passati 30 minuti e non ho avuto risposta;
evidentemente i deficienti sono tantissimi e non si possono identificare per la
vicenda che ci occupa.
Ve lo dico io:
Un tale Padre Alex Zanotelli che supera ogni limite. Per il
missionario italiano, parte della comunità dei Comboniani, afferma tra un
esorcismo ed un altro ( subito e no praticato ) che la colpa della morte di
Willy Monteiro è tutta del centrodestra.
Un altro provvedimento di molti anni or sono si riferisce ad
un PM che non chiese le aggravati della particolare gravità per un imputato che aveva ucciso una povera donna
accoltellandola per ben 37 volte interrompendo la mattanza non già per un
ripensamento, ma dalla rottura del coltello.
Chiedo per un amico: come sarebbe un omicidio con l’aggravante
della crudeltà, non essendo sufficienti ben 37 coltellate inferte dove capita
capita?
Fatti sentenze e dichiarazioni come queste sono destabilizzanti, ma dove viviamo, da chi siamo circondati e da chi siamo governati?
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