20 SETTEMBRE………….
20 settembre 1870,l’esercito piemontese conquistava lo Stato Pontificio senza
aver presentato la benché minima dichiarazione di guerra. Del resto la stessa
cosa venne perpetrata contro il prosperosissimo Regno delle Due Sicilie che
presto divenne indigente e privato di tutte le sue ricchezze a partire dai
cospicui tesori del Banco di Napoli e del banco di Sicilia che guarda caso
andarono a rifornire le esangui casse piemontesi. Del resto non ci può
meravigliare di nulla; noi proveniamo dal primo orrendo crimine di Caino contro
Abele!! ( non so come sia stata possibile la futura procreazione da parte di
due maschietti )!!
Ma torniamo al 20 settembre 1870. Mentre la resistenza
cessava a Porta Pia, la bandiera bianca fu issata lungo tutta la linea delle
mura. I Generali Ferrero e Angioletti la rispettarono, invece Bixio continuò il
bombardamento per circa mezz’ora». Del resto questo gentiluomo si macchiò anche
della strage di Bronte ed in quella occasione per ingraziarsi gli inglesi veri
artefici della cacciata dei Borboni ( altro che Garibaldi con i suoi 850
bergamaschi !) fece fucilare cinque innocenti! Mezz’ora di inutili
bombardamenti, forse aveva un contratto per utilizzare la polvere da sparo fino
all’ultima oncia! Papa PIO IX aveva dato ordine ai suoi zuavi di sparare in
aria al solo scopo di dimostrare alle
potenze europee che si stava difendendo da una vera e propria aggressione. Poi
è andata come è andata e l’Italia venne riunificata!
Altra data che mi viene alla mente è quella del 20 settembre
1958 allorquando vennero chiusi in Italia i postriboli grazie alla senatrice
Merlin che intendeva, ben seguita ed appoggiata dai suoi amici di partito,
sconfiggere la prostituzione. Forse la senatrice non aveva fatto mente locale
che la prostituzione era, è e sarà il più antico e redditizio mestiere del
mondo, violenze a parte! A Foggia – ridente cittadina della Daunia – vi era una
strada, della quale non ricordo il nome, che aveva ben tre case chiuse, due
delle quali molto eleganti e costose; ricordo ancora adesso i loro nomi:
Pensione Marcella e Pensione Cesarina nomi che erano obliquamente incisi sulle
vetrate delle porte di ingresso che avevano maniglie di ottone lunghissime e
lucidissime. Un mio aneddoto: Avevo poco più di dodici anni ed incontro un mio
cugino trentenne nella piazza davanti a casa mia che era per altro vicina alla
strada delle suddette “case”.
- Ciao
Aldo, che fai da queste parti?
- E
lui: abito da queste parti.
In effetti non sapevo dove abitasse anche perché era appena
arrivato a Foggia.
- Dove abiti?
- Lì, in fondo a destra, vi è la via tal dei tali, abito in
una pensione, sulla porta è scritto “ Pensione
Marcella “
- Bene vuol dire che verrò a trovarti uno di questi giorni.
Ciao.
- Ciao
Dopo un paio di settimane mi venne in mente di andare a
trovare questo mio deficiente cugino. Raggiungo la Pensione Marcella e mi
accorgo che di fronte ve ne era un’altra che si chiamava Pensione Cesarina. Ho
pensato: questa è una strada di alberghi utili per dare ospitalità a questo
deficiente di cugino appena venuto dalla Calabria.
Mi avvicino alla porta della Pensione Marcella che da fuori
sembrava veramente una pensione abitativa dal momento che non vi era traffico….umano.
Non vi era campanello e la porta si apriva facilmente. Entro e vedo qualche
arredamento strano ed una “signora “ alla reception che mi guarda minacciosa.
Chiedo di parlare con mio cugino Aldo al
che ricevo una serie di insulti urlati e presto inseguito da un inserviente con
una scopa. Riesco a guadagnare l’uscita ansimando e meravigliato
dell’accoglienza riservata a me ed a quel deficiente di mio cugino. Pensai che
il deficiente era in arretrato con il conto della pensione tanto che la
cassiera non solo si arrabbiò al solo nominare mio cugino, ma ne ebbe anche con
il suo parentado. Dopo un altro po’ di tempo realizzai l’attività della
“pensione” ed ebbi conferma della cretineria gratuita del mio parente. Forse fu
anche per vendicare l’offesa da me ricevuta che la senatrice decise di chiudere
la “Pensione Marcella “ e tutta la catena alberghiera esercente la medesima
attività!
Oggi il 20 settembre è ricordato come la vigilia dell’entrata
dell’autunno con i suoi colori, profumi e fresco!
Grazie Lello,come sempre i tuoi scritti son ben argomentati e documentati ci ricordano la nostra storia,la storia del Banco di Napoli ma anche quella delle case chiuse. Io all'epoca abitavo a Salerno e ricordo perfettamente l'ultimo giorno di attività i pianti delle signore.
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