VINCITORI E VINTI!
Sì, siamo in guerra e purtroppo
contro un nemico invisibile, senza divise e senza simboli di riconoscimento (
almeno per ora )! Si esce per fare la spesa o per andare in farmacia e tornando
a casa non si sa bene se siamo stati
colpiti dall’arma micidiale di questo corona virus. Aspettiamo e vediamo se
questa sera, domani o dopodomani saremo esenti da tosse secca, da febbre e da
qualche accenno di difficoltà respiratoria. Chiedere aiuto? Comporre il numero
che la Regione ha messo a disposizione e nel frattempo isolarsi in casa che,
non essendo un castello con le sue dependance, non offre asilo sicuro e
protezione per i propri cari. Televisioni e giornali non fanno altro che
parlare di questo COVID-19, delle primissime ed indispensabili cose da fare e
poi arriva la sfilza delle notizie sul campo di battaglia: prigionieri 20.975,
giustiziati 1809, fuggiti 1403 ecc. ecc. Cifre realistiche, ma angoscianti!
Come in guerra c’è chi guadagna, eccome! e chi perde tutto. Ci hanno detto che
le merci continuano a circolare, che le derrate arrivano all’ortomercato, ma
per alcuni negozi che sfruttano il disagio estremo delle code ai supermercati e
la totale assenza presso i loro esercizi, vendono frutta e verdura a prezzi
assolutamente triplicati rispetto a quelli praticati prima della….guerra ! Un
negozio vicino alla mia abitazione vendeva ogni tipo di frutta a circa 6 euro
al chilo. Una vera indecenza permessa dal cosi detto mercato libero. Nessuno ti
obbliga a comperare le pere a 6 euro al chilo, se le vuoi paga altrimenti
compra un vasetto di marmellata sempre se riesci a superare il disagio della
coda al supermercato. Vuoi mettere poi come si fregano le mani i costruttori di
bare? I sopravvissuti pagano e pagheranno tutto per il solo fatto di essere
sopravvissuti.
I miei coetanei ricorderanno
benissimo la seconda guerra mondiale allorquando i liberatori ci bombardarono
oltre il necessario. Foggia allora aveva circa 60.000 anime che i bombardamenti,
solo i continui bombardamenti, ne spedirono al Creatore 22.000 . Foggia aveva
tre campi di aviazioni posti ovviamente non in centro città, ma in periferia,
ed i nostri liberatori distrussero volutamente la città!
Anche allora ci furono le notizie
false, alcuni informavano circa l’arrivo delle fortezze volanti con il carico
di morte ad una certa ora del giorno o della notte e tutti presi dalla paura
credevano ciecamente a questi sciacalli. Anche adesso in questo clima di paura
ci sono sciacalli imbecilli che diffondono false notizie…..per vedere l’effetto
che fa!
In questi giorni da balconi e
finestre si canta l’inno nazionale ed altre canzoni di speranza e felicità.
Anche questa manifestazione mi ricorda un episodio della seconda guerra
mondiale in Giappone. La bomba atomica lanciata su Hiroshima provocò
distruzione e morte incredibili ed alcune persone semi bruciate e sotto le
macerie della loro casa di legno cantavano l’inno inneggiante al loro imperatore:
“diecimila anni al nostro imperatore” Chissà perché in momenti estremi l’inno
nazionale cementa e fortifica gli animi infondendo speranza.
La situazione è difficilissima ed
i problemi sanitari ed economici sono gravi ed impellenti, speriamo che si
trovi presto il bandolo della matassa e soprattutto i soldi, debito o non
debito non importa. Come sempre: “Primum vivere deinde philosophari”
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