LA PATOGENESI
La maggioranza del popolo italiano
è di destra, di centro-destra, ma i responsabili politici pensano alle proprie
necessità economico-politiche affondando lentamente la coalizione probabilmente
vincente.
Berlusconi era il generalissimo ed
aveva una maggioranza schiacciante anche nei confronti dei suoi amici di
viaggio Lega e Fratelli d’Italia ridotti a scudieri.
Berlusconi per le sue notissime
vicende giudiziarie e per le sue “cene eleganti” veniva deriso in Europa dai
due plenipotenziari Sarkozy e Merkel che ben presto si misero d’accordo per
defenestrare il cavaliere utilizzando l’arma dello spread.
Lo so che lo spread
è determinato dai mercati, ma senza la vendita di venti miliardi di titoli italiani detenuti
dalla Deutsche Bank, i mercati avrebbero continuato a dormire!
Fatto fuori il cavaliere le cose
tornarono vicinissime alla pre-guerra, ma per Berlusconi le cose non si misero
per nulla bene. Egli continuava ad essere non più il “ generalissimo “ e nemmeno
un “generale “,gradatamente divenne un sergente che non comandava più l’armata,
nel frattempo assottigliata, ma uno striminzito plotone.
In questo scenario Matteo Salvini
attirava presso il suo partito la maggior parte delle truppe che stavano
abbandonando il cavaliere che, per il bene supremo della coalizione, avrebbe
dovuto riconoscere la conquistata leadership da parte di Matteo assicurando
quindi l’imbattibilità della coalizione di centro-destra.
Chi non dimentica la sceneggiata di
Berlusconi che sottolineava contandoli sulle sue dita i programmi che Salvini
aveva appena esposti al Capo dello Stato in occasioni delle consultazioni?
Le elezioni del 4 marzo evidenziarono la vittoria di due compagini, quella del Movimento 5 Stelle,
divenuto il primo partito italiano, e della Lega buon secondo, il resto ad
inseguire!
Due nemici alla fine si sono accordati
nel dar vita alla nuova maggioranza stilando un contratto che doveva essere la
bibbia del nuovo governo. Poi arrivano le elezioni europee che la Lega di
Matteo Salvini stravince, mentre tutti gli altri le perdono. Il populismo ed il
sovranismo di Matteo impensieriscono la Germania e la Francia che pensano che
un tale movimento, unitamente a quello di Marie Le Pen, possa modificare l’assetto
europeo del quale la Merkel ed il toy boy Macron sono convinti di essere i
detentori di ogni potere( per meglio proteggere i loro interessi nazionali) e
quindi si consultano per depotenziare il sovranismo italiano.
Una volta questi risultati si ottenevano
utilizzando i carri armati, ora invece si utilizzano spread e traditori.
Cosa fare? Combattere Salvini all’interno
della coalizione governativa negando buona parte del programma contenuto nel sottoscritto contratto di governo, mettere in standby sine die alcuni provvedimenti, con la perfida gioia di
Gigino il bibitaro. Di Maio conseguentemente vota dapprima
contro la TAV che Giuseppi aveva detto di voler portare a termine - mentre Salvini la voleva - ed infine, in
dissenso con la Lega, vota alla presidenza della commissione europea Ursula
von der Leyen. Salvini capisce che era accerchiato e vuole andare alle elezioni
per incrementare il numero dei deputati e senatori.
Contatta quindi Nicola Zingaretti
che gli assicura di chiedere anche lui le elezioni anticipate, nel caso fosse
caduto il governo, interessato come era a mandare a casa un bel po’ di suoi deputati e
senatori renziani ovviamente eletti grazie le liste redatte dal Gran Duca di Toscana ancora in
circolazione nonostante le promesse di tornare a lavorare nelle aziende paterne
ammesso che esistano ancora.
Salvini allora – sbagliando strategia, solo strategia, stacca la spina e si accorge poi che
Zingaretti non può mantenere la promessa ed ecco il patatrac.
Ovviamente questo è quello che
emerge in superfice, ma sotto sotto si intravvede l’organizzazione
franco-tedesca che molto prima degli eventi contattò Giuseppi che si è ben
prestato ad indurre al suicidio Matteo Salvini.
Ora? Ora è nato il Conte bis con la
suprema benedizione di Mattarella in Italia e da Macron – Merkel in Europa si è
voluto immediatamente ricompensare il tradimento nominando Commissario all’economia
Paolo Gentiloni dei conti Silveri, nobili di Filottrano, Cingoli, Macerata e
Tolentino.
Gentiloni brindava a bollicine
italiane?
Non credo, penso più ad uno champagne millèsime, non accorgendosi del
nuovo insulto alla sua persona ed all’Italia, infatti il Conte ( vero )non avrà
tutte le deleghe del suo predecessore, l’anti italiano Moscovici, deleghe che
invece andranno a Dombrovskis, che sarà anche
responsabile del portafoglio affari finanziari e sarà anche vice presidente
esecutivo. Insomma Gentiloni a Bruxelles otterrà solo una targa lucida di
ottone posta fuori dal suo ufficio!!
Del resto anche Giuda ebbe una
ricompensa assolutamente inadeguata di trenta denari!! Non che il conte Silveri
sia paragonabile a Giuda, è solo il rappresentante di una sgangherata Italia
ostaggio di ogni super potere!
Il neo nato governo spero ci dia un
pò di serenità e qualche speranza in più, ma queste attese sono proprie di chi
si ostina a credere nella ricetta intitolata: “ io speriamo che me la cavo “!
Non voglio dire, ma già non mi sento tanto sicuro!!
Fanta scienza o fanta verità? Chi
lo sa!!
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