ORRORE A a Mascalucia, sulle pendici dell’Etna
Martina Patti ha ucciso la
figlioletta Elena con estrema violenza lasciandoci esterrefatti davanti al piccolissimo
angelico volto della bimba. Molti si chiederanno: “ dove era Dio in quei
momenti “? Una domanda che nasce spontanea davanti ad ogni orrore compiuto da
belve umane. Non c’è risposta!
Ci sarà ora un funerale solenne,
palloncini bianchi e rosa che voleranno verso il cielo, lutto cittadino già
proclamato dal sindaco, corone di fiori ed altro. Sepolta la piccola stella si
passa a parlare dell’assassina.
Nessuno uccide ridendo e
canticchiando, tutti sono assaliti da una rabbia esplosiva e l’accurata
premeditazione escluderebbe una patologia psichica. Ed infine, forse sarà
comminata una condanna a trenta anni o all’ergastolo dal quale in Italia si
esce prima della fine grazie buona
condotta e ad altri privilegi previsti per i condannati.
Se proprio questa assassina
avesse voluto punire il compagno avrebbe potuto uccidere quell’angioletto ed
immediatamente togliersi la vita. No lei ha voluto vedere in faccia il dolore
provocato al suo compagno. Bella vendetta!!
Vi è modo e modo di compiere un
delitto orrendo evitando di provocare dolore specialmente quando si tratta di
un tale delitto, ma affondare per ben sette volte il coltello in una così
piccola vittima grida vendetta a Dio. La bimba aveva finito di mangiare un
budino e stava guardando i cartoni quando con violenza la lama si è affondata
ben sette volte. Sangue dappertutto la bimba con occhi sgranati gridava “ mamma
che fai ?” e lei imperterrita a colpire! Un orrore senza fine. Ora arrivano i
soccorsi all’assassina, una pena deve essere rieducativa, il carcere deve
essere umano, si umano con la stessa umanità avuta dall’assassina, ma io
affermo e con me il 99% degli esseri pensanti che questo scarto umano deve
essere ristretto in cella, senza avere il benché minimo beneficio. Entrerà da
viva per uscirne da morta! Solo così ci sentiremo meno colpiti da tanta
tragedia dispiaciuti soltanto perché per questi delitti non ci sia la pena di morte
che senza alcun dubbio decreterei per questa donna infame. Signore Iddio ti serviva
un bellissimo angioletto per adornare il tuo capo, forse lo hai richiesto con
un po’ troppa energia, ora tienila presso di te ed illuminala con la luce del
tuo volto!
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