INIZIO E FINE VITA
Credo di essere già stato sull’argomento trattato in questo
mio post, ma è meglio ribadirne il concetto! Premetto che sono credente anche
se poco praticante ( tipica condizione italica ) e prima di prender sonno mi
collego per una ventina di minuti a Radio
Maria sperando di ascoltare la vita di qualche santo che per me è come
ascoltare la favoletta che mia madre mi raccontava. Ho sul mio comodino ALEXA,
la mia segretaria impareggiabile alla quale dico “ Alexa apri Radio Maria
Italia live e spegni dopo venti minuti. Ieri
ho ascoltato invece una trasmissione in cui si parlava di inizio e fine vita
che l’oratore auspicava “ naturale “ ossia senza la mano dell’uomo che avrebbe
dovuto decidere sul nascere e sul morire. Camillo Benso conte di Cavour nel suo
primo discorso al primo Parlamento italiano definì i confini tra Stato e
Chiesa: "libera Chiesa in libero Stato". Orbene se la Chiesa
decidesse di parlare ai propri credenti sul come nascere e morire nulla da
ridire, anzi! Si parla sempre di offrire al Signore le proprie sofferenze,
anche atroci, per la salvezza delle anime degli sbandati e questo è “ giusto e
salutare “ se tale offerta sia consapevole ed il sofferente sia quasi contento
di partecipare ai dolori estremi del Signore sulla croce. Al contrario se il sofferente
patisce pene insopportabili, senza soluzione di continuità, da non offrire a
nessuno, trascinando nel suo calvario i
congiunti inermi di fronte a tali inaudite sofferenze, mentre la scienza da tempo si sia arresa, è semplicemente
inumano attendere la naturale fine dell’esistenza. La trasmissione in questione
stigmatizzava l’intervento del legislatore che pare sia in procinto di emanare
leggi per porre fine a questo strazio! Si tratta di una vera e propria
invasione di campo! Il legislatore quando legifererà ( e quando lo farà per me avrà
aspettato troppo) non obbligherà nessuno a rispettare quanto legiferato, chi
vuole ricorrere all’aiuto umano per porre fine alle sue sofferenze lo potrà
fare in Italia a costi contenutissimi senza ricorrere alla Svizzera che pratica
costi molto elevati non sostenibili dalla maggior parte dei ricorrenti. La
chiesa, parlando ai suoi credenti, può certamente imporre i suoi precetti
precisando che la vita è un dono di Dio e che solo Lui ne dispone! Nella stessa
trasmissione si è anche parlato dell’inizio vita, vita che secondo l’oratore,
va sempre accettata e rispettata. Il problema che é stato usato l’avverbio “
sempre “ e “ mai “ il che non sempre è giusto ed accettabile. Ogni
regola ha le sue eccezioni e quindi la vita va accolta……a meno che…….. ad
esempio ci sono gravissime malformazioni in utero che consiglierebbero decisamente
l’interruzione di gravidanza; si pensi ad una terribile malformazione del feto
che se portato alla luce si tradurrebbe in una atroce e lunghissima tortura per
il neonato e per la sua famiglia che dovrebbe averne cura con scarsissimi aiuti
da parte dello Stato o della Chiesa!! La Chiesa parli ai suoi lasciando ai
laici la scelta di nascere e morire senza terribili sofferenze. Evidentemente l’oratore
non ha mai assistito alla fine terribile che alcuni di noi – io per primo -
siamo stati costretti dagli eventi ad affrontare!
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