OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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sabato 11 luglio 2020

POVERO RIGOLETTO!


Ho letto sul giornale che Damiano Micheletto sarà il regista del Rigoletto di Giuseppe Verdi che vedrà la luce il 16 luglio al Circo Massimo di Roma. Sono rimasto sconvolto da quello che si vedrà. Quello che si ascolterà sarà molto bello. Deluso sono andato a dormire e credo di aver fatto un brutto sogno che descrivo appresso.
Era tardi. Molto tardi, diciamo attorno alla mezzanotte, in cielo vi era la luna che illuminava dolcemente la piazza antistante al cimitero monumentale di Milano. Ad un certo punto che vedo? Un signore elegante vestito come si vestiva a fine ottocento che lasciava alle spalle il cimitero camminando in direzione Piazza Buonarroti, qui a Milano. Aveva con se una valigia non molto ingombrante. Mi parve strano questa cosa e, dato che ero fuori a prender aria, lo seguii. Arrivato in Piazza Buonarroti si diresse verso la Casa di riposo per musicisti, bussò e chiese di parlare ad un suo benefattore e maestro. Lo fecero entrare e poco dopo ne uscì accompagnato da un elegantissimo signore. Si diressero verso la stazione Garibaldi. Incuriosito pensai chi mai fossero queste persone. Pensa e ripensa, passo in rassegna alcune foto di persone importanti del passato e scopro che i due signori altro non erano che Francesco Maria Piave e addirittura Giuseppe Verdi; il primo librettista ed il secondo musicista dell'opera il Rigoletto. E che facevano fuori a quest’ora? Dove erano diretti? Sempre curioso li segui ancora una volta, anche da vicino, tanto da sentire cosa stavano dicendo. Peppino diceva a Francesco che volevano trasferirsi all’estero presso qualche altro cimitero perché non avrebbero potuto resistere allo scempio che si stava programmando a Roma addirittura alla presenza del Capo dello Stato nell’allestimento del loro immortale Rigoletto ambientato nella criminalità degli anni ottanta con Maddalena che si prostituiva in una roulotte e meno che mai nella compiacente locanda di suo fratello. Non parliamo poi di Gilda che cerca di salvare il duca addirittura impugnando una pistola calibro 38 con caricatore annesso. Rigoletto che entra in auto se mai con l’assicurazione e la revisione scadute! Rigoletto che non si accorge della sua gobba se non quando entra in auto, guarda lo specchietto retrovisivo  e si accorge che qualcosa non va nella sua schiena e realizza di avere la gobba! Non immagino la scena finale.
Francesco Maria Piave dice a Don Peppino che è fortunato dal momento che nessuno mai potrà cambiare di una sola nota o di una sola pausa la sua opera musicale, mentre lui è sfortunatissimo perché ogni sua puntuale indicazione viene modifica, sbeffeggiata ed insultata allo scopo di rendere noti ai melomani quanto possa essere contorta la mente umana. La mente dei registi che ambientano le loro opere nei luoghi e nei tempi impensabili ed incredibili, opera che li rende ricchissimi perché ben pagata. Parlatene bene, parlatene male purché di loro se ne parli sempre.
Immagino che la prossima Aida verrà ambientata sulla nave di Carola Rackete capitana della SeaWatch 3, La Traviata in un club privé, la Butterfly già ambientata in una casa di tolleranza ed aspetto di vedere il Trovatore ambientato nelle latrine della stazione centrale di Milano! Al peggio non c’è limite !

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