MI PORTO AVANTI COL LAVORO!!
Le professioni, le condizioni
sociali, le vocazioni non consentono di avere l’immunità dall’imbecillità.
Parlandone con il dovuto rispetto chi è imbecille resta un imbecille. Mi
soccorre la Treccani definendo imbecille chi, per difetto naturale o per l’età
o per malattia, è menomato nelle facoltà mentali e psichiche. Più spesso chi,
nelle parole e negli atti, si mostra poco assennato o si comporta scioccamente,
senza garbo, da ignorante, in modo da irritare.
I bellissimi bimbi Diego ed Elena
strozzati a mani nude dal mostro di casa entreranno in chiesa nella loro bara
bianca, la schola cantorum intonerà qualche canto sacro e molte lacrime
scorreranno sul volto di tutti i presenti ( corona virus permettendo). Non so
come il sacerdote possa terminare la sua omelia col nodo alla gola senza essere interrotto da
qualche singhiozzo. Fuori dalla chiesa i soliti palloncini bianchi e gli
applausi fuori posto. Fin qui nulla da dire o da ribadire.
Ora mi viene da dire qualcosa sul
funerale del mostro ( sempre parlandone da vivo ). Chiedo a gran voce un
funerale assolutamente laico, direttamente dall’obitorio al cimitero senza
passar per strada e molto velocemente. Un tempo per queste belve ( sempre
parlandone da vive ) non vi era la sepoltura in terra consacrata, ma in un area
prestabilita quasi a perenne condanna. Ora non si può più. Chi si arrende alla
vita e se la toglie merita rispetto e comprensione, il funerale religioso e la sepoltura
in terra consacrata rappresentano qualcosa come “ l’onore delle armi “. Chi
commette un delitto atroce oltre l’immaginabile per vendetta o per punire
qualcuno non merita assolutamente nulla ed anche questo nulla rappresenta purtroppo
un premio. Occorrerebbe un disprezzo totale ed eterno! Allora? Una veloce corsa
verso l’ultima dimora assolutamente lontana da quella dei poveri bimbi.
Il Vicariato di Roma non concesse
al defunto Dott. Piergiorgio Welby la funzione secondo il rito religioso come
nei desideri della moglie cattolica. Ed ecco che col dovuto rispetto emerge l’imbecillità
del prelato. Questo decisionista non ha pensato alle lunghissime sofferenze del
defunto vittima della più crudele delle malattie. Attaccato al respiratore,
nutrito con sonde adeguate, immobile senza scampo e lucidissimo fino alla
follia! E se banalmente, molto banalmente avesse avuto prurito al naso, non potendosi
grattare o chiamare qualcuno che potesse farlo in sua vece cosa avrebbe dovuto pensare
il prelato? Forse non ha pensato abbastanza ricadendo quindi nella condizione
di imbecillità.
Welby non accolto in chiesa
mentre si accoglie uno spietato assassino chiedendo se mai il perdono divino.
Dal Vangelo di Matteo Capitolo
25, Versetti 31-46
“”Quando verrà il Figlio
dell'uomo nella sua maestà con tutti gli angeli, si assiderà sul trono della
sua gloria. E tutte le nazioni saranno davanti a lui, ma egli separerà gli uni
dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore
alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che sono
alla sua destra: venite, benedetti del Padre mio, prendete possesso del regno
preparato per voi sin dalla creazione del mondo. Poi dirà anche a quelli che
saranno alla sua sinistra: Andate lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno,
preparato per il diavolo e per i suoi angeli””.
Non è che i “ maledetti “
troveranno un avvocato celeste che chiederà clemenza o la concessione delle
attenuanti generiche come la provocazione e/o la buona condotta iniziale. I
maledetti andranno ad abbrustolire tra le fiamme dell’inferno e lì resteranno
fino alla fine dei tempi che sono circoscritti
tra i viventi ed eterni per quelli che hanno lasciato questo mondo.
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