LIBERTA’ E DEMOCRAZIA D’
ESPORTAZIONE
Oh Liberté, que de crimes on commet en ton nom! » « O Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome! »
Qualche considerazione sullo
scenario internazionale e qualche altra su quello interno.
Cominciamo dal primo.
Ai popoli cosiddetti schiavi si
offre la libertà o il suo miraggio e quando si consegue l’una o si spera
ardentemente nell’altro allora le cose si complicano notevolmente.
In Egitto c’era Hosni Mubarak, in Iraq vi era Saddam Hussein,
in Tunisia comandava Ben Alì, in Libia il colonnello Mu’ammar Gheddafi. Vi erano soprusi ed
angherie, la corruzione era endemica ( un po’ come dalle nostre parti ), ma la
popolazione tutto sommato viveva meglio, molto meglio di come sopravvive ora
che ha conquistato la democrazia imposta con le armi dagli occidentali, grandi
benefattori!!!
Ora la morte in quei posti è dietro
l’angolo. Oltre mezzo milione di profughi scappano dalle orde degli jihadisti in Irak. In Siria Damasco è semi distrutta,
ma Bashar al-Assad tiene ancora il potere indifferente alle sofferenze estreme
del suo popolo. Tuttavia, a mio parere, è bene che questo dittatore resti al
suo posto perché lui eliminato, morte e distruzione la faranno da padrone in
quantità industriale rispetto a quella attuale. Bene inoltre sarebbe stato
mantenere Mubarak, Ghedddafi e soci al loro posto. Le popolazioni meno libere
sarebbero comunque vissute. Meglio feriti che morti. I poveri morti che mai se
ne saranno fatta della libertà con la elle maiuscola o minuscola!!!
Se le popolazioni delle nostre
vecchie colonie fossero rimaste attaccate al tricolore sarebbero vissute molto
meglio di come vivono ora tra la Shariʿah, la
povertà e la violenza inumana specialmente contro le donne. Sventolando il
tricolore a Mogadiscio nessuna donna colpevole o innocente sarebbe mai stata
lapidata! Meglio la libertà? Io dico proprio di no.
Paradossalmente possiamo immaginare
di portare democrazia, frigoriferi, televisione e luce elettrica alle
popolazioni tribali dell’Amazzonia favorendo la loro emancipazione? Certamente
sarebbe la condanna a morte di quelle genti che ora vivono diversamente da noi, ma
felici e tranquille.
Considerazioni sullo scenario interno.
Da noi vige la corruzione ad ogni
livello e la storia del mose e dell’expo ce lo conferma. La torta era ben
piazzata al centro del tavolo e tutti, proprio tutti nessuno escluso non faceva
altro che fregarsene un bel pezzo, mai satolli. Generali della benemerita Guardia di Finanza
in servizio ed a riposo, magistrati normali e delle acque, politici di rango e
di truppa, faccendieri ed industriali forse anche un prelato in predicato per
diventare addirittura Pontefice, tutti magnoni a quattro ganasce per di più con
i soldi miei e tuoi. Ho sentito fare appunto il nome del Cardinale Scola. Ve lo
immaginate un PM che chiede al GIP di arrestare il futuro papa? Sono
sicurissimo che non sia vero nulla, ma non so perchè è stato fatto il suo nome.
Ieri in parlamento è passato un
emendamento della Lega sulla responsabilità civile dei magistrati limitatamente
per danni causati per dolo o colpa grave. Anche un cretino direbbe che è perfettamente
giusto che se un magistrato mi sbatte in galera sapendo della mia innocenza
debba poi pagarne il fio. Cosa centra l’indipendenza della magistratura? E’
forse permesso ai magistrati di fare tutto ciò che vogliono in barba alle leggi che debbono applicare? Eppure Renzi asiatico ha detto che al suo rientro
questo provvedimento sarà cancellato in senato. Allora cosa debbo pensare che
Renzi voglia permettere ai magistrati dolosi o gravemente colpevoli di sguazzare nei loro palazzi al sicuro da ogni provvedimento disciplinare?
Probabilmente Renzi non vuole inimicarsi la magistratura, democratica o meno, allo scopo di evitare approfondimenti difficili poi da spiegare al 40,8% dei
suoi ultimi elettori.
Come vedete ce n’è per tutti belli
e brutti.
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