L'AFFAIR MOSE
Parodia del
Conte di Carmagnola
S'ode a
destra uno squillo di tromba;
a sinistra
risponde uno squillo:
d'ambo i
lati il furto rimbomba
di corrotti
e ladri il terren.
Quinci
spunta per l'aria un avviso;
quindi un
altro s'avanza spiegato:
ecco appare
un drappello schierato;
che porta i
mariuoli in galer.
Come facciamo a far capire che non
se ne può più di scandali. Scandali in ogni dove. Basta aprire gli occhi,
guardarsi attorno anche superficialmente e vedere quanta sporcizia c’è in giro.
Tutti ben vestiti, tutti ottimi oratori, tutti retori, tutti che si affannano a
dire che è ora di finirla che è ora di rimboccarsi le maniche e che si deve
lavorare intensamente per la Patria, per i nostri figli.
Perché mi chiedo ci sono quelli che
vogliono a tutti i costi occuparsi dei miei figli, mentre non hanno
problemi di sorta considerando quanti milioni di euro hanno ben nascosto in
Europa, in Asia, in Vaticano e via dicendo.
Guardando la faccia pacioccona di
Galan, il suo delizioso accento veneto chi mai avrebbe potuto soltanto
immaginare che – stando a quel che la guardia di finanza ha scoperto – avesse fatto
sostanziosa provvista per se e per i suoi utilizzando i soldi miei e tuoi. Anche
in occasione del MOSE i soldi sono stati abbondantemente sottratti da coloro
che appartengono a diverse aree politiche, PD e PDL senza sconti, larghe intese
a delinquere!
E dire che in Italia è facilissimo
prendere i lestofanti con le mani nella marmellata. Basta che si dia appena inizio
al progetto di un’opera pubblica che immediatamente appaiono le schiere di
faccendieri, ladri, politici, burocrati dalla firma difficile, ma pronta a
diventare facile se ben oleata. Forse mancano solo i prelati e poi ci son
dentro tutti. Tutti per bene, ben vestiti e d ottimi oratori!
Se fossi un magistrato metterei in
atto un sistema di sorveglianza non appena iniziano i lavori, prenderei gli
spalloni che attraversano il confine di Stato e mi porterei avanti con il lavoro.
Anche gli attuali – fino a prova
contraria - colpevoli dicevano per altri soci incappati nelle maglie
della giustizia che bene fa la magistratura ad attivarsi per far bene il suo
corso. Bene speriamo che veramente la magistratura faccia il suo corso e che mandi
i lestofanti in galera e non destinandoli a quattro ore settimanali di
visita agli ammalati!
Giancarlo Galan venne prescelto da un superbo Talent Scout che
risponde al nome di Marcello Dell’Utri, noto per aver creato Publitalia e Forza
Italia, per aver scoperto e mandato ad Arcore un noto stalliere chiamato
Vittorio Mangano successivamente elevato agli onori….degli altari definendolo “
eroe “
Ecco come “ Il fatto Quotidiano “ riporta
l’incontro tra Dell’Utri e Galan:
“”Marcello mi vede e mi fa: ‘Ti
stavo aspettando’. A me! Rinunciai al contratto all’Efim da 40 milioni l’anno e
accettai di andare a Publitalia per 19 milioni e 200 mila lire lorde l’anno. Un
milione e due al mese. E ne pagavo 700 mila d’affitto per un buco davanti a San
Vittore”. Era giovane, allora, Giancarlo Galan, ma Marcello Dell’Utri intravide
immediatamente in quel giovanotto dall’imponente statura fisica e
dall’altrettanto importante appetito, l’uomo giusto da far crescere al suo
fianco nell’azienda di Berlusconi e in vista di più alti incarichi.”””
Ora mi domando e vi domando come
sarebbe mai stato possibile ad un cittadino comune rinunciare ad uno stipendio di
40 milioni di lire all’anno per uno di 19? Se c'è’qualcuno che l’avesse fatto
vorrei proprio conoscerlo! Segno era che il talent scout aveva notato un
elemento dotato di grandissime capacità ricettive sempre per il supremo bene
della patria.
Insomma carissimi amici il fetore è
alle stelle e vorrei tanto che la magistratura prendesse un anno sabbatico e si
dedicasse alle mostre ed alle commemorazioni evitando di scoprire tombini male
odoranti che mettono a dura prova il nostro essere moderatamente moderati e
speranzosi per l’italico futuro.
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