OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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giovedì 5 settembre 2024

 DEI DELITTI E DELLE PENE ( secondo me )

Parto da un esempio! In una sala operatoria il chirurgo scopre ed isola un carcinoma, lo preleva, lo passa in laboratorio per sottoporre  le cellule cancerose ad un trattamento “ rieducativo “ per poi  reinserirle al loro posto convinti che non ci saranno recidive. A meno che non si fosse trattato di un “ pezzetto “ vitale, non sarebbe stato meglio aprire il secchio della spazzatura ed adagiarvi il pericoloso malformato? La risposta mi pare ovvia! Fatta questa introduzione voglio parlare di Moussa Sangare assassino giulivo della povera Sharom Verzeni, alla quale preventivamente ha chiesto scusa per quello che le avrebbe fatto, quindi lucidissimo, e del bravo e studioso ragazzo di diciassette anni che ha ferocemente accoltellato il fratellino di dodici anni, il papà e la mamma ammazzandoli tutti e tre! La prima considerazione che voglio fare è: se gli assassini non erano in condizione di intendere e di volere allora devono essere curati in centri adatti e sperare che siano messi sempre in condizione di non ripetere delitti del genere costasse anche l’eterno affidamento alle strutture preposte. La seconda considerazione è che se questi figuri fossero stati coscienti delle loro azioni traendone una incredibile soddisfazione nel compierle e nell’averle compiute allora dovrebbero essere trattati come le cellule cancerose di cui all’inizio di queste riflessioni. Rieducare significa educare di nuovo, fare in modo che al verificarsi del “ problema “ lo si risolvi o lo si eviti. Or bene come si fa a riproporre il problema se i protagonisti sono passati a miglior vita? Come si fa ad essere sicuri, matematicamente sicuri, che non si facciano in seguito sinistri esperimenti su altri poveri, inconsapevoli protagonisti? Visto che in Italia  non vi è la pena di morte allora è bene condannare all’ergastolo l’assassino, dimenticarselo ed affidandolo al suo destino evitando l’accanimento….terapeutico nel tenerlo allegramente in vita! In ultimo aggiungo che mi fanno senso gli avvocati d’ufficio e no dichiarare, dopo un primissimo incontro con il delinquente, “ è affranto, piange e non si è  ancora reso conto del misfatto “ Sarebbe molto meglio sentir dire: “ vedremo se Ciccillo sia o sia stato in grado di intendere e di volere e se ciò fosse chiederemo la totale infermità mentale altrimenti ci appelleremo alla clemenza della Corte!! Ed ancora…..i nonni! Non lo abbandoneremo mai, lo andremo a trovare in carcere, gli porteremo libri e patatine ecc. ecc. Ma non vengono in mente a questi avi la scena del delitto non quella della fine della mattanza, ma a quella delle coltellate, delle lame che bucano penetrando mortalmente le carni, le urla delle vittime, dei loro sguardi increduli e delle poche parole dette prima di spirare “ perché ci fai questo, che ti abbiamo fatto? Perché, Perché? Ora portate pure libri e patatine e se avete un po' di tempo libero andate da uno psichiatra, ma da uno veramente bravo!

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