CHI CI PARLERA’ DI DIO ?
Ieri si è celebrata la Via Crucis
presieduta da Papa Francesco in una piazza oscura e desolata. La Via Crucis in minimo
sindacale tutta dedicata alla medianità. Bambini carinissimi lettori di
componimenti che stento a credere siano tutti farina del proprio sacco. Una
microscopica pagina dei vangeli letta dal solito Orazio Coclite, un paternoster, un canto appena accennato, la
preghiera del Pontefice nata con “ preghiamo “ e finita quasi immediatamente
col “ per il nostro signore Gesù Cristo! Amen !” Alla fine della quattordicesima
stazione il Santo Padre ha indossato la stola rossa ha impartito una
velocissima benedizione e senza altro profferire ha guadagnato l’uscita dopo
aver accarezzato due bimbetti che alcuni volenterosi gli hanno indirizzato.
Tutto qui? Pare proprio di sì! Chi ha avvertito il “ sacro “? Chi si è genuflesso
o si è commosso alle parole che annunciavano la morte di Gesù? Mi parrebbe
dire: chi mai se ne sia accorto? Una volta ( il Covid non c’entra ) le
riflessioni lette durante le quattrodici stazioni erano scritte da teologi che
tra l’altro chiedevano perdono per fatti incresciosi accaduti tra i consacrati.
Insomma tra una stazione e l’altra si rifletteva. Ieri abbiamo sentito i bimbi
che tra le premesse e le conseguenze parlavano di furti di penne e marmellate!
Mi piacerebbe assistere alle celebrazioni simili nella chiesa ortodossa o
quella di rito bizantino. Sicuramente non si potranno fare paragoni! Amen !
Nessun commento:
Posta un commento