PENA RIEDUCATIVA E AFFLITTIVA
Tra la notte del 4 e 5 novembre un assassino
della specie più infame ha tolto la vita a tre persone, tre vigili del fuoco
che erano per altro andati in suo soccorso. Dopo la tragedia si è lasciato intervistare e
le sue dichiarazioni sembravano pure come l’acqua di fonte, piangeva ( o faceva
finta ) e si disperava per la morte di tre persone ed il ferimento di un altro
paio. Successivamente aveva anche passato al magistrato inquirente ed ai
carabinieri i nomi di persone che secondo lui avevano motivo di astio e
rancore. Al delitto si aggiunge anche la calunnia! Quale è stata la motivazione
di tale tragedia? Incassare l’assicurazione da lui costituita sulla cascina.
Quindi tentata truffa! Premeditazione per cui si aggiunge anche un’aggravante.
La belva ha 55 anni o poco più e grazie a Dio se li porta malissimo!!
Questo è il preambolo.
La Costituzione italiana sancisce
all’art. 27 co. 3 che “le pene devono tendere alla rieducazione del
condannato”.
La nostra costituzione, come alcuni
definiscono la più bella del mondo, ha diverse lacune.
L’articolo 27 dovrebbe indicare la
gravità del delitto per usufruire della rieducazione; e non lo fa. Per la
nostra costituzione sparare un solo colpo di pistola in un delitto d’impeto
equivale all’assassinio efferato di una decina di persone. Anche ad una persona
di men che mediocre intelligenza sembrerebbe una emerita……… scusate stavo per
dire “ cazzata “!
Vi è poi il problema della
rieducazione che certamente non si estrinseca nell’insegnare al derelitto il
bon ton, le buone maniere, quelle indicate nell’ottimo e trascurato libro “ Il
Monsignor della casa”, ma fornirgli tutti gli elementi perché possa essere
inserito al termine della pena nella società se mai trovandogli a prescindere
un’occupazione adeguata. Ebbene come può mai essere rieducato un assassino di
55 anni e passa? Se gli andrà bene ( e forse gli andrà bene perché gli si
concederanno le attenuanti generiche tipo l’essere incensurato ed il non aver
voluto né desiderato la morte dei vigili del fuoco, l’essere assillato dai debiti
ecc. ecc. ) si farà una decina di anni di carcere e quando uscirà rieducato a
65 anni e passa cosa andrà a fare? Come utilizzerà i principi che in carcere rieducativo
gli saranno stati inculcati? Tempo perduto per lui, per noi, per le povere
vittime e per i famigliari affranti che soffriranno per un tempo superiore a
quello che l’assassino trascorrerà nelle patrie galere con il televisore, il
riscaldamento e qualche “ radicale o simil politico che gli faranno visita per
assicurarsi che l’assassino goda di tutti i benefici che il nostro ordinamento
gli concede!
Nei casi del genere i cittadini
deboli di cuore vorrebbero l’ergastolo, la chiusura in cella e la distruzione
della chiave; quelli di cuore leggermente duro vorrebbero la reintroduzione
della pena di morte sic et simpliciter!
So bene che non si può chiedere
tanto, ma concedere benefici di legge interpretando il codice penale è una
aberrazione tanto quanto la condanna a morte!
Ieri la Corte Suprema di Cassazione
ha annullato la sentenza di appello che aveva concesso le attenuanti ad uno
strangolatore condannato in primo grado a 30 anni ed in appello appunto a 16
anni perché? udite udite e raccontatelo: aveva agito sotto l’effetto di una
tempesta emotiva!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La pena massima verrebbe quindi
erogata soltanto ad un potenziale assassino che seduto al bar chiacchiera con
un paio di amici quando improvvisamente si
accommiata da loro dicendo: scusate, torno subito, vado a strangolare mia moglie,
aspettatemi per l’ happy hour!! Assenza quindi di ogni tempesta emotiva !!!
Diceva il grande Totò: ma mi faccia
il piacere !!!
PS. Il titolo di oggi 10 novembre
2019 del Corriere della Sera:
Milano, Antonio Cianci killer in permesso
premio accoltella un anziano in ospedale. Quei carabinieri assassinati quarant’anni fa!
L’autore del gesto è Antonio
Cianci, che nel 1979 aveva ucciso tre carabinieri a Melzo. L’aggressione nel
seminterrato del San Raffaele: il ferito, un ricoverato di 89 anni, c’era
finito perché si era perso. È grave ma non in pericolo di vita.
Ora mi sembra rieducato abbastanza
e mi piacerebbe che si presentasse alle prossime elezioni tra le fila
dei....." sinistri " che credono nel recupero di questi assassini la
cui professione credo sia iscritta nel loro DNA.
Domanda al giudice di sorveglianza:
a quando il prossimo permesso premio perchè dovrei fare analisi per la mia
prostata al San Raffaele e non vorrei prendere un paio di coltellate infertemi giusto per.....farmi fare l'analisi del sangue alla ricerca del
PSA?????!!!!!!!!
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