FESTE E COMPLEANNI
Il mese di novembre è denso di
compleanni per i più piccoli e per i più grandi della mia famiglia. L’augurio
di “ buon compleanno “ non è fine a se stesso, in genere si associa alla buona
salute in primis, poi alla serenità ed infine alla realizzazione dei progetti.
Ed è proprio quest’ultimo augurio che induce a qualche considerazione. I
progetti? Quali progetti! Nell’Ecclesiaste 3 della Bibbia si legge: “””Per ogni
cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C'è un tempo per nascere e un tempo per
morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.””””
La vita è una ruota che gira, gli
auguri ed i progetti sono diversi a seconda dell’età del “ festeggiato “.Al
fanciullo si augura un percorso di studi premianti, così come al giovane che
deve scegliere la strada per giungere al diploma o alla laurea. Quando si è
appena adulti l’augurio ricorrente è quello della conquista di un lavoro
appagante e poi alla posa della prima pietra per farsi una famiglia alla quale
ovviamente si augura tutta la felicità del mondo. Lavoro, moglie, figli,
soddisfazioni, consolidamento del benessere materiale se mai acquistando una
casa principale ed una per le vacanze. Figli che a loro volta ripercorrono la
stessa strada dei genitori sia pure con risultati diversi o migliori. Si lavora
alacremente tra fatiche e soddisfazioni e così via fino alla pensione. E poi?
Poi non si deve pensare ad altro perché tutti i pensieri portano alla normale
usuale conclusione: si parte per una meta certa per il corpo, incerta,
auspicata e desiderata per l’anima!
Buon compleanno! Buon consuntivo!
In principio poteva essere “ Buon preventivo. “ Sostituirei questi auguri con
un generico “ Buona festa “
Buona festa particolare e Buone
feste in generale. Sta arrivando il Natale e poi, dopo una settimana, il
Capodanno. Fino a poco tempo fa vivevo la frenesia del momento, non veniva
sprecato un solo minuto, tutto era destinato alla realizzazione della festa
tradizionale, presepe, albero di Natale, cenone della vigilia e pranzo di
Natale, ricchi premi e cotillon!!! Poi il 31 dicembre si aspettava la
mezzanotte per brindare all’anno nuovo raffigurato da un neonato paffutello che
non si accorgeva nemmeno dei botti e dei fuochi di artificio che scuotevano la
notte dal sapore di zolfo! Per la raffigurazione dell’incedere del nuovo anno
non si ha traccia, mentre per la sua conclusione vi é quella del vecchio curvo e
malfermo! Si torna alla “ ruota “!
Più che fare qualcosa scelgo di
ricordare qualcosa, del resto è molto più facile e meno faticoso, la gioiosa
confusione di un tempo ha perso l’aggettivo, è solo confusione!
Pazienza ! Come disse Rossella O’Hara nel film Via col
Vento “ Dopotutto, domani è un altro giorno, ricevendo da Rhett Butler la
celebre risposta: “ Francamente me ne infischio “
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