IL NATALE QUESTO SCONOSCIUTO!
Sul Corriere della Sera di oggi vi è questo articolo che mi ha indotto a fare alcune considerazioni!
E ci risiamo ! Alcuni di noi
pensano che lo Stato sia e debba essere laico e, più realisti del re, pensano
che sia meglio ed opportuno mandare in soffitta ogni segno religioso da tutti
gli uffici pubblici scuole ed ospedali compresi. Questo atteggiamento, per me
assolutamente demenziale, posso anche capirlo e giammai giustificarlo, ma fare
tutto ciò per non urtare la suscettibilità di Azyz Ben Kakaf è un’aberrazione
che confligge con ogni sorta di pensiero anche di origine o natura liberale!
Siamo circa 60 milioni di persone
che hanno accolto qualche milione di stranieri di tutte le fedi religiose,
stranieri che figliano come conigli e che dovranno mandare a scuola i loro
pargoli. Quindi per non disturbare le menti di questi bimbi, noi italiani a
maggioranza di fede cristiana, sia pur non praticata, dovremmo modificare tutte
le nostre sacrosante, ataviche abitudini. Arriva il magistrato che siede in
tribunale e vuole staccare dalla parete alle sua spalle il crocifisso forse perché
teme che gli caschi sulla pelata provandogli una contusione lacero contusa che
lo spedisca al nosocomio interrompendo così la sua meritevole opera di
giustizia. Arriva il preside, ovviamente di sinistra e di provata fede marxista,
e decide che le feste di Natale non
siano teatro di rimembranze cristiane con canti di Natale, che tra l’altro
hanno commosso tutti noi quando eravamo tutti italiani di nascita e di
abitudini, e di costruzioni di presepi con statuette di pastori e pecorelle
oppure con bimbi in carne ed ossa che riprendano gioiosi i racconti della
nascita di Gesù Bambino. Ma si sa com’è Azyz Ben Kakaf si incazza ( scusate il
francesismo ), torna a casa tutto disturbato, il papà Ben Kulof chiede
spiegazioni ed ottenutele si fionda dal preside e pretende – despota in casa
nostra - di eliminare la causa del
disturbo!
Noi ci vergogniamo delle nostre
origine cristiane, mentre gli altri professano la loro ( e ci mancherebbe altro
), vengono a casa nostra, non vogliono integrarsi e pretendono di modificare le
nostre abitudini e molte volte a causa di qualche imbecille ci riescono!
Non si vuole obbligare nessuno ad
accettare le nostre abitudini, ma nemmeno essere costretti a modificare le
nostre per scelta altrui.
Quando, per ovvi motivi ,gli
abitanti di questa penisola saranno tutti africani o provenienti dal Bangladesh,
si reputerà opportuno modificare ab ovo le nostre ricorrenze cambiando se mai
la festa del Santo Natale con quella del “ Sole Invictus “ sostituendo il
celeberrimo “ Tu scendi dalle stelle “ con l’altrettanto ex celebre “ Inno a
Roma – Sole che sorgi libero e giocondo sui colli nostri i tuoi cavalli doma,
tu non vedrai nessuna cosa al mondo, maggior di Roma, maggior di Roma “”Ovviamente
nessun riferimento politico, sia ben chiaro !
Si va beh! Allora non c’erano le
buche, l’immondizia, i topi ed i cinghiali che scorazzavano tra le strade della
città eterna !!
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