IL PONTE DI GENOVA
L’I.R.I. acronimo de Istituto per
la Ricostruzione Industriale venne fondato durante i fascismo nel 1933 ed aveva
filiali in quasi tutte le grandi attività industriali come Alfa Romeo,
Alitalia, Autostrade, Banca Commerciale Italiana, Banco di Roma, Cofiri, Credito Italiano, Fincantieri, Finelettrica, Finmare, Finmeccanica, Finsider, Finsiel, Italstat, RAI, SME, STET.
Queste società non erano tutte in
utile, esse servivano soprattutto per finanziare tutta la politica del così detto “
arco costituzionale “. E si tirava a campare!
Poco prima del 1956 la rete
stradale italiana era modestissima, le strade erano provinciali, comunali e per
muoversi per pochi chilometri occorrevano diverse ore. Poi arrivò il miracolo
con l’Autostrada del Sole che collegava e collega Milano con Napoli passando
per Firenze e Roma. Vi era da pagare un pedaggio che veniva corrisposto con
grande gioia perché si percorrevano grandi distanze velocemente senza
attraversare paesi e città. Ricordo che nel richiedere il pedaggio si promise
che una volta ammortizzati i costi il pedaggio sarebbe stato abolito. Promissio
boni viri est obbligatio!!! Ma quando mai! I pedaggi hanno avuto aumenti del
400 %!!!!!!!
Si, va bene però vuoi mettere come
si viaggia adesso? Stazioni di servizio imponenti, posti di ristoro serviti
anche da ristoranti e tante altre comodità. All’inizio non vi erano problemi, i
ponti restavano in piedi anche perchè erano appena …nati. Nel corso degli anni
la corruzione e l’avidità di guadagno hanno fatto sì che i materiali utilizzati
nella costruzione dei ponti e dei viadotti fossero sempre più modesti tanto di
assicurare alle ditte appaltatrici anni di manutenzione e ripristino sempre a
spese del contribuente. E poco male se queste manutenzioni fossero eseguite a
regola d’arte. Ho visto recentemente un ponte i cui piloni si sgretolavano alla
semplice pressione di una mano!
La proprietà delle autostrade
resta in capo allo Stato ma la gestione e manutenzione è affidata a terzi. E
siamo arrivati al disastro di questi giorni.
Il crollo del ponte a Genova
probabilmente è stato dovuto ad errori nella progettazione non tanto per la
realizzazione quanto per la capacità di accogliere traffico molto più imponente
rispetto quello immaginato al momento della costruzione e credo anche perché i
materiali usati non hanno tenuto conto di alcuni elementi naturali quale il
vento e la salsedine. I Benetton non hanno investito in manutenzione che una
scarsissima percentuale degli utili dirottati velocemente e stabilmente nella
remunerazione del capitale. Alcuni ponti “ Morandi “ costruiti qua e là sono
crollati ed è di ieri la notizia che Clemente Mastella sindaco di Benevento ha
chiuso al traffico il ponte “ Morandi “ del suo comune!
Vi era uno studio sulla tenuta
degli stralli cioè i tiranti ancorati alle antenne del ponte per sostenerlo.
Recentemente si era assodato che proprio gli stralli ceduti erano a rischio
tanto che erano state predisposte le opere di consolidamento da farsi però con
calma e senza affrettarsi. E’ arrivato prima il crollo con devastazione e morte
di tantissime persone purtroppo oggi indicate come numeri: i morti sono 21 – 28
– 38 – 39 – 41-43!!!!!
In questi anni la concessione ai
Benetton ( si, va bene Atlantia, e mica è mia !! ) è stata sempre prorogata gratuitamente ed i
pedaggi sono stati sempre aumentati su richiesta dei gestori giustificandone l’aumento
per le opere di monitoraggio, manutenzione e ripristino. Incassiamo subito e manuteniamo
con comodo!
In conclusione, con i soldi
nostri abbiamo costruito le autostrade,
le abbiamo date in concessione quasi gratuita e continuiamo a pagare pedaggi
sempre più cari. Pensate è come se depositassimo dei soldi in banca e pagassimo
interessi gravosi anziché incassarli. In Italia tutto è possibile.
Dimenticavo sottolineare che ai
funerali di Stato sono stati applauditi il Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella, i vigili del fuoco, i soccorritori, Di Maio e Salvini. Vi dice
niente tutto ciò?
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