TRE ARGOMENTI DI ATTUALITA'
Si parla continuamente di
flessibilità da noi richiesta e che non
viene concessa a piene mani dall’Europa. Si discute di questo come se i soldi
attinenti alla flessibilità fossero presi da un salvadanaio comunitario la cui
password è nelle mani dalla Merkel per essere utilizzati secondo le nostre necessità.
Falso ! La flessibilità riguarda la possibilità di fare ulteriore debito che andrebbe
ad aumentare il terribile rapporto debito pil che nel primo trimestre di quest’anno
si aggirava attorno al 135%.
In poche parole pare del tutto
evidente che la nostra richiesta provoca l’aumento del nostro debito pubblico
che strozzerà inevitabilmente i nostri figli e certamente i nostri nipoti!
Altro argomento appena emerso è
quello della promessa della riattivazione dell’esecuzione del ponte sullo
stretto di Messina che Renzi promette per togliere dall’isolamento le
popolazioni sicule e calabre consentendo la creazione di centomila posti di
lavoro. Grillo sarà contento perché la prossima traversata a nuoto dello stretto
di Messina potrà farla comodamente correndo a piedi sul ponte appena costruito!
Renzi ha promesso mari e monti ma
senza avere i soldi necessari, basti pensare che deve trovare almeno una
ventina di miliardi di euro per evitare che scattino le clausole di salvaguardia
precedentemente indicate.
Il ponte sullo stretto di Messina
costò una barca di soldi solo per realizzare il progetto di fattibilità e prima
ancora che fosse costruito si assunsero ben 53 persone che avrebbero dovute essere
impiegate nelle opere di manutenzione !!!! Queste persone sono ancora oggi a
libro paga !! Quando si decise di rinunciare al ponte sullo stretto si dovettero pagare ben trecento milioni di euro per le penali!
I costi preventivati furono
inizialmente indicati in 3,2 miliardi di euro, dopo pochi anni questi salirono
a circa 5 miliardi per arrivare agli ipotizzati otto miliardi attuali facendo
brillare gli occhi a quanti onestamente o disonestamente pregustavano la capiente
mangiatoia! Ai disonesti gli occhi brillano ancor di più!
Se si vogliono spendere soldi
pubblici sarebbe logico ed opportuno spenderli per la messa in sicurezza del
territorio, delle scuole e di altri edifici pubblici, altro che ponte sullo
stretto! Ovviamente il nostro ducetto di Rignano sull’Arno trarrebbe lustro e
consenso da una grande opera come quella del ponte, mentre la riparazione di un
tetto o la messa in sicurezza della scuola di Vattelapesca passerebbe del tutto
inosservata!
Altro argomento che tiene banco
in questi giorni è il referendum scientificamente calendarizzato al 4 dicembre
( Santa Barbara patrona dell’artiglieria e dei Vigili del Fuoco – chissà se ci
sarà il botto! ) per dar modo al nostro Presidente del Consiglio di promettere
chissà quali altre meraviglie da realizzarsi, ovviamente, dopo il referendum in
modo che gli speranzosi possano lasciarlo al posto di comando.
Ho guardato attentamente i quesiti
referendari indicati nella scheda. Andrebbero votati ad occhi chiusi cadendo
nel trabocchetto che le ovvietà a volte nascondono.
Leggendo i quesiti le ragioni del
NO sembrano inesistenti. Vuoi mangiare la minestra o vuoi saltare dalle
finestra? Chi mai sceglierebbe la seconda opzione?
Il fatto è che ogni quesito
apparentemente positivo cela la diversa realtà.
Volete il superamento del
bicameralismo perfetto ? Certamente si, soltanto che con le modifiche alla
costituzione il bicameralismo perfetto non viene superato!
La riduzione dei parlamentari
certamente approvata non fa che risparmiare appena 50 milioni o, poco più.
Come si fa a votare NO sulla
prospettiva della riduzione dei costi delle istituzioni? Forse che nella nostra
tanto decantata costituzione sia indicato anche lo stipendio dell’alto
dirigente, del deputato, del senatore, dei presidenti di Camera e Senato o del
Presidente della Repubblica? Perché scomodare la costituzione per la riduzione
dei costi delle istituzioni?
I quesiti sono stati stilati giusto
per ingannare chi andrà a votare e spero che nei giorni che ci separano dal 4
dicembre si possano illustrare al meglio le ragioni del si e del no, no che
attualmente sembra in netto vantaggio.
Credo che Renzi sia inadeguato a
governare questo ingovernabile paese e che l’Europa stia facendo di tutto per
mantenerlo al suo posto preoccupata del dopo Renzi allorquando euroscettici o
decisamente contrari a questa Europa ed alla sua moneta potrebbero prendere il
comando delle italiche operazioni.
La sola certezza è che il domani
non ci risparmierà motivi di indifferenza.
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