All'Italia
O
patria mia, vedo le mura e gli archi
E
le colonne e i simulacri e l'erme
Torri
degli avi nostri,
Ma
la la gloria non vedo,
Non
vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
I
nostri padri antichi. Or fatta inerme
Nuda
la fronte e nudo il petto mostri,
Oimè
quante ferite,
Che
lívidor, che sangue! oh qual ti veggio,
Formesissima
donna!
Io
chiedo al cielo e al mondo: dite dite;
Chi
la ridusse a tale? E questo è peggio,
Che
di catene ha carche ambe le braccia,
Sì
che sparte le chiome e senza velo
Siede
in terra negletta e sconsolata,
Nascondendo
la faccia
Tra
le ginocchia, e piange.
La storia millenaria, le bellezze
artistiche e paesaggistiche, ogni forma di arte di musica e letteratura, la
patria del diritto, culla della civiltà erano elementi identificativi dell’Italia
nel mondo.
Oggi siamo identificati come patria della
corruzione, del malaffare, del pressapochismo e del permessivismo. Abbiamo il
codice civile e penale più nutrito al mondo eppure ogni articolo che
prevede e punisce un reato conserva il modo per sottrarsi ad ogni conseguenza. (a Roma ci sono più avvocati che nell'intera Francia )
Non appena i pubblici amministratori
decidono di dar corso ad un’opera immediatamente si appalesa l’esercito dei
faccendieri, degli amici degli amici che si ingegnano per utilizzare ogni
opportunità, lecita o illecita, per trarre ogni sorta di beneficio ( RUBERIA )
per se e per la consorteria. Nessuna opera pubblica è esente da queste
procedure.
Il mare “ mostrum “ della corruzione
oggi è sommerso dal mare delle parole che hanno come leitmotiv “ siamo
garantisti, lasciamo che la magistratura faccia il suo corso, non
generalizziamo, non siamo tutti corrotti, io non sapevo nulla ( del resto anche
a “ sua insaputa “ qualcuno ha comperato una casetta con vista sul Colosseo ).
Vi è poi qualche “elefantino” che
giudica questo maleodorante affare come una cosuccia da nulla, una Corleone di
cravattari! Il nostro elefante non si è mai chiesto perché la Procura della
capitale veniva chiamata il” porto delle nebbie “ perché tutto veniva nascosto
dalla nebbia del “ lassa fa “ “tira a campà” “ nun se po’ fa “. Ci voleva un
magistrato venuto “ da lontano “, dal solatio Sud per scoperchiare e perseguire
un mondo di truffatori infiltrati dappertutto e supportati dalla criminalità
organizzata anche violenta.
Una volta si diceva “ dimmi con chi vai
e ti dirò chi sei “ Oggi non più. L’aspirante politico ha bisogno di voti e di
consenso per accedere laddove si spendono denari pubblici e si affida ai
reclutatori di voti che sin da subito indicano poi il modo per sdebitarsi. Persone
da nulla affrontano campagne elettorali molto costose senza il becco di un
quattrino. Non è forse utile chiedersi perché e come? A loro insaputa si va
avanti così.
Non è una questione da poco caro
elefante. La corruzione continua a colpire l’Italia dalle Alpi alla Sicilia
procurando al Paese danni incalcolabili di ordine finanziario e di immagine.
Come è possibile pensare che gli investitori esteri si astengano dal venire in
Italia a causa dell’articolo 18 e non a causa della corruzione dilagante e dalla
magistratura lentissima e spesso disattenta?
E’ stata promulgata ( penso ) una legge
per l’autoriciclaggio che credo sia stata ispirata dal Drive In. Nell'emendamento
si legge che ""l'autoriciclaggio non viene punito "quando il denaro, i beni
o le altre utilità vengono destinate alla utilizzazione o al godimento
personale"".
In poche parole chi porta il denaro all’estero
e per il suo godimento personale compera una villa a tre piani con parco
secolare annesso e l’adibisce a residenza estiva per se e per i suoi
discendenti, ascendenti, collaterali ed affini non viene punito. Chi invece costituisce
questi beni per destinarli ad una organizzazione umanitaria che prevede l’assistenza
ai tossicodipendenti o ai figli dei carcerati, allora va in galera!
IL mio blog ha questo sottotitolo:
OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA
DAVANTI ALLA MORALE.
Vox clamantis in deserto, aggiungo io !
Ricordo che ogni organizzazione politica
prevedeva l’istituzione dei “ probi viri “ che avevano il compito di identificare,
isolare ed eliminare le mele marce che si annidavano nell’organizzazione. I
partiti hanno ancora questi funzionari e se li hanno sono stati scelti tra gli
incapaci o tra i conniventi?
Alemanno dice che ha sbagliato a
scegliere la squadra! Non è che tra tante persone oneste si è sbagliato scegliendone un paio
disoneste, ha semplicemente sbagliato in toto. Vi è poi la questione delle
Fondazioni, altro modo di drenare risorse. I bilanci di queste Fondazioni sono
depositati in Prefettura e non sono consultabili. Il politico che istituisce una fondazione è onestissimo, però ogni forma
di contribuzione lecita ed il più delle volte illecita viene indirizzata nelle
casse della fondazione stessa e li si perde. Non sarebbe opportuno che il
legislatore renda pubblici i bilanci in modo che si possa controllare il flusso
di denaro che è pur sempre lo sterco del demonio?
I politici dicono che è la società che è
marcia e che la politica esprime l’essenza stessa della società. E allora?
Saremo sempre condannati in eterno a percorrere verso il basso più profondo la
classifica del paese più corrotto al mondo?
Ma il legislatore è o ci fa ? Vuol
proteggere qualche sodale o cosa altro?
Italia
Io
chiedo al cielo e al mondo: dite dite;
Chi
la ridusse a tale? E questo è peggio,
Che
di catene ha carche ambe le braccia,
Sì
che sparte le chiome e senza velo
Siede
in terra negletta e sconsolata,
Nascondendo
la faccia
Tra
le ginocchia, e piange.
Parziale
di Giacomo Leopardi
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