STRANEZZE....MAGISTRALI
Ciao a tutti,
in questi giorni sembra essere tornati bambini quando a tavola ognuno guardava nel piatto dell’altro
confrontando le altrui porzioni con la propria, ovviamente il disappunto e l’invidia
riguardava il commensale con la scarsa porzione.
Si è cominciato con lo stipendio di
Mauro Moretti FF.SS per poi andare a fare i conti in tasca ( e che conti ) a
Scaroni e compagnia beatamente cantante. Si è pensato poi di parlare delle
pensioni a partire da quelle stratosferiche di ben 2.000 euro mensili a quelle
da 5.000, passando fugacemente a quelle da 10.000 aggiustando il tiro con
quelle di gran lunga superiori. I cecchini di vario tipo affermano che le
pensioni non saranno toccate, ma quello che ora penso di toccare sono i miei
zebedei. Quando si fanno questi ragionamenti è facilissimo dire: carissimo
Lello hai visto che a Moretti abbiamo ridotto lo stipendio del 45% allora cerca
di non rompere più di tanto e ringrazia Iddio che non ti chiami Moretti ed
accetta quindi qualche contributo di solidarietà che per essere veramente
efficace deve colpire una vasta platea!
Ho pensato, fai pure questi tagli
che noi scenderemo in sciopero ad oltranza !
Sciopero di che? Scusate
dimenticavo che sono in pensione e quindi niente sciopero e…. pedalare !
Allora guardando nel piatto degli
altri vedo alcune cosette che non mi rendono particolarmente fiero di essere
italiano.
Partiamo da una premessa che
riguarda lo stipendio di Re Giorgio I e II. Nel 2013 il nostro Re ha guadagnato
239.192 euro e visto che mancava qualcosina per pareggiare il conto ha avuto una
provvidenza di altri 8.835 euro. Insomma un bellissimo appannaggio. Lo dico
senza ironia e mi serve come raffronto per quel che segue!
Ieri sono stato sconvolto da due
notizie che riguardano la magistratura.
Il presidente della Corte
Costituzionale guadagna ben 550.000 euro all’anno, il suo vice ed i componenti
la corte circa 440.000 euro. Non è che loro si debbano sbattere più di tanto.
Controllare che le leggi approvate dal parlamento non siano in contrasto della
costituzione. Alla faccia che lavoro impegnativo! Questi supremi magistrati
hanno anche a disposizione una o due auto, sicuramente due autisti 24 ore su 24
il cui costo si aggira sui 750 euro al giorno !!!!!!!!!
La domanda che mi pongo è
questa: può un magistrato sia pure di rango elevato guadagnare più del
Presidente della Repubblica? La risposta dovrebbe essere un NO grande come una
casa! La colpa non è di questi magistrati, ma di chi ha stabilito per loro uno
stipendio assolutamente sproporzionato sia per il rango ricoperto che per il
lavoro svolto. Questi importi vengono ricavati da un bilancio preventivo.
Quello consuntivo viene tenuto rigorosamente segreto!
Altra notizia che mi ha sconvolto è
quella che è capitata ad un povero cristo che aveva un appartamento in fitto
per il quale pagava regolarmente il canone mensile. Una tragica evenienza non
gli ha consentito di rispettare questo impegno per quattro mesi. Dopo i
preliminari di messa in mora e minaccia dello sfratto per morosità ha pensato di interrompere questa procedura, pagando in un'unica soluzione
il debito accumulato, ma nel farlo ha versato solo tre, dico tre e ridico tre
euro in meno. Il magistrato ha sentenziato lo sfratto esecutivo ed il poveretto
deve raggiungere l’asfalto unitamente alla sua famiglia per soli tre euro. Mi
domando che cuore aveva il magistrato? Il poveretto ha avuto lo stesso
trattamento riservato ai potenti e semi potenti così come la costituzione
recita? Come si fa a sbattere in strada un poveretto e la sua famiglia per un
mancato versamento di soli tre euro?
Probabilmente il CSM lo promuoverà perché
il magistrato ha dimostrato di non avere peli sullo stomaco, di essere
inflessibile , senza tentennamenti di
sorta avendo agito nell’autonomia e indipendenza della magistratura!!!
Il fatto in questione è stato
raccontato con dovizia di particolari nella trasmissione “ La Vita in Diretta “
del giorno 2 aprile 2014!
Ovviamente non tutti i magistrati
sono da criticare, ma questi fatti eclatanti dovrebbero farci pensare che
qualcosa deve pur essere fatta.
A presto
Lello
Milano, 3 aprile 2014
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