PASQUA 2014
Ieri si è celebrata la Pasqua di
Resurrezione intensamente grazie anche alla grandissima personalità di Papa
Francesco che ha raccolto folle oceaniche. Che Iddio lo conservi!
Mi sono chiesto che differenza c’è
tra le Pasque di una volta e quelle attuali e per rispondere a questa domanda
occorre sgombrare il campo dai luoghi comuni che indicano gli accadimenti del
passato e la vita di una volta migliore di quella presente.
I mutamenti riguardano
l’accontentarsi di poche cose condite con tante speranze per il futuro, che non era
difficile immaginare migliore di quel presente. Ricordo che una volta la
Resurrezione si celebrava a mezzogiorno del sabato santo annunciata dallo
scampanio delle campane di tutte le
chiese e dai suoni che i ragazzini facevano con ciottoli piuttosto grandi con i quali colpivano con forza i
pali della luce stradale che erano di ghisa o ferro. Da quel momento si
interrompevano digiuni e fioretti e si dava inizio alle feste pasquali partendo
dalla viglia per finire al giorno proprio della Santa Pasqua. Non vi erano le
colombe industriali e nemmeno quelle di pasticceria. I dolci erano il pan di
spagna casereccio, ed i taralli piuttosto grandi fatti con molte uova e ricoperti
da una glassa di zucchero bianco. Il vino da dessert era, per la gioia della nostra famiglia, un moscatello
bianco che i nostri compari ci portavano a casa.
Quello che , invece, è rimasto
inalterato è il menu pasquale che per la mia famiglia di origine era
rappresentato da un antipasto costituito da soppressata calabrese che zia Maria, colà
residente, ci inviava con altro ben di Dio, da uova sode affettate e da fette di
limon cedro che preparava la bocca al gusto del seguito. Questo antipasto era
chiamato in dialetto foggiano “ U Beneditt “ perché prima di metterlo nei
singoli piatti, la persona più anziana benediva la mensa con l’acqua benedetta presa in
chiesa il giorno di Pasqua utilizzando all'uopo un rametto di ulivo, augurando subito
dopo un ecumenico “ Buona Pasqua a tutti e buon appetito”!
Dopo l’antipasto si gustava la
minestra di cicorie e cardoncelli unita allo spezzatino di agnello con uova e formaggio grana.
Seguiva l’agnello al forno con patate, la solita insalata verde romana, la
frutta di stagione ed il dolce fatto in casa. Il vino era quello sfuso, che per
l’occasione veniva scelto tra i più costosi! Facevano capolino le prime uova di
Pasqua in formato medium e large!
In seguito, dopo il mio matrimonio
ed il mio “ esilio “ nell’Italia del Nord, il menu è leggermente cambiato arricchito
da due new entry : il casatiello e la farrata, che altro non è che la pastiera
napoletana con il riso al posto del grano.
Menu di Pasqua 2014
U BENEDITT
MINESTRA DI CICORIA( non
regolamentare ),CARDONCELLI CON
SPEZZATINO DI AGNELLO CON UOVA
AGNELLO AL FORNO CON PATATE
PEPERONI IN AGRODOLCE
LAMPAGIONI
CASATIELLO (E PANE CASERECCIO)
VINI E SPUMANTI: SPUMANTE CESARINI SFORZA “ LE MILLESIME “ –
CERASUOLO D’ABRUZZO CITRA – CALALONGA DEL SULCIS 2012 – MOSCATO DEL PIEMONTE
GATTI
PER FINIRE: TORTA ALLA FRUTTA DI
PREGEVOLE FATTURA FATTA DA MIO NIPOTE ALESSANDRO,
FARRATA CO-PRODOTTA DA MIO
GENERO DANIELE PER LA PASTA FROLLA E LA COTTURA E DA MIA MOGLIE PER L’INTERNO.
PERSONAGGI ED INTERPRETI
( in ordine alfabetico )
ALESSANDRO
ANNAMARIA
ALICE
DANIELA
DANIELE
GRAZIELLA
LELLO
PATRIZIA
SIMONE
VITTORIO
E' stata una bella Pasqua arricchita dal compleanno di mia figlia Patrizia, con leggero disappunto per mia figlia Barbara, assente....giustificata!
Saluti ed auguri a tutti
Lello
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