Lasciate che la magistratura
faccia il suo corso!
Questa è la frase che i politici
più o meno vicini al lestofante ripetono con roboante retorica. Si, la
magistratura faccia il suo corso!
Quale corso?
Il PM indaga, il GIP rinvia a
giudizio, l’indagato va in carcere oppure agli arresti domiciliari. Gli
avvocati ben pagati e professionalmente all’altezza della situazione cominciano
a menar il can per l’aia sperando in una modifica del codice penale o nella
prescrizione. Alla fine tutti assolti!
In questo Paese non esiste un’etica,
non esiste il decoro della carica che si ricopre sempre ottimamente pagata. Il
baciato dalla fortuna prospera beatamente ed i suoi ….vicini di banco o di
casta non si accorgono di nulla. Una marea di ingenui o di collusi, tertium non
datur!
La corruzione ha cambiato
strategia. Non più direttamente il politico corrompe o si fa corrompere, bensì
i capi delle burocrazie, coloro che devono concedere ed affidare, coloro che
fanno il bello ed il cattivo tempo. La più grande mangiatoia è quella rappresentata
dalle opere pubbliche. Nessuna opera pubblica è giunta mai a compimento
rispettando i costi iniziali ed i tempi di consegna. Il costo iniziale
comprende la percentuale da spartire tra coloro che con diverse attribuzioni prendono parte all’operazione. E sia, ma i voraci corrotti non si accontentano
e autorizzando aumento dei costi ricalcolano a loro beneficio nuove
percentuali. Come mai nessuno pone l’accento sul fatto che le nostre opere pubbliche
costano più o meno il doppio di quanto
costano le opere simili all’estero? Un ministro che vive col suo modestissimo
stipendio da ministro, ma che scorazza per il mar tirreno con la sua barchetta
di 22 metri come mai non dà nell’occhio inducendo qualcuno a chiedersi come
mai? Ho l’impressione che vi sia un sodalizio tra tutte le forze politiche che
hanno come obiettivo il campa e lascia campare tanto è così che si è sempre
fatto e così che si farà. Il governo e/o il Parlamento dovrebbero sia pure per
salvar la faccia inasprire sensibilmente le pene, eliminare nel contempo
ogni prescrizione per creare un po’ di sano panico tra coloro che corrompono o
sono sul punto di corrompere. In un Paese dove la corruzione, il nepotismo ed
il voto di scambio è ai massimi livelli si parla di salvaguardia della privacy,
della eliminazione dell’angoscia causata
dalla lungaggine dei processi, dal vivere sotto la spada di Damocle della
probabile condanna. Un ministro chiacchierato afferma di non aver mai chiesto
nulla per se o per il figliolo, pur ammettendo che qualche regalo non richiesto
è giunto a destinazione. Vi è inoltre la storia delle case acquistate ad un
terzo del loro valore, mentre il saldo è stato versato ad insaputa dell’acquirente!
Sto leggendo un libro scritto da
Travaglio e Gomez dedicato alla quasi totalità di politici semi sconosciuti e
di gran peso, appartenenti a tutte le aree e sono rimasto sconcertato nel
vedere l’impaginatura uguale per tutti:
1) Nome
e cognome
2) Studi
completati
3) Cursus
honorum
4) Trasformismo
5) Frasi
celebri ( alcune sconcertanti )
6) Indagini
alle quali è stato sottoposto
7) Condanne
ricevute
8) Carcere
evitato per prescrizione o indulto
Come è possibile che da questi
soggetti si possa pretendere la vera lotta alla corruzione ed al nepotismo?
Campioni di apparente onestà presi con le mani nella marmellata proprio quando
con roboante retorica castigavano i costumi della società corrotta.
Parafrasando lo scrittore Marcello
D'Orta dico “ io speriamo che me la cavo “!
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