LA POVERA SAMAN ED I SUOI CARNEFICI
Le belve sono più umane dei parenti
della povera Saman Abbas vittima del suo desiderio di vivere all’occidentale rifiutando
le nozze programmate dai suoi genitori in Pakistan. In linea di massima posso
anche capire i genitori che grazie alla loro età e sapienza vogliano assicurare
alle figlie un avvenire migliore, ma sempre con il loro benestare. Io credo che
quelle popolazioni che prevedono la massima punizione come la lapidazione delle
povere ragazze sepolte fino alla testa da colpire con pietre fino alla morte o
peggio con l’uccisione da parte dei famigliari macellai non possono in nessun
caso essere dette “ civili “e mi dispiace non trovare un aggettivo adatto per
definirle; potrei chiamarle bestiali, ma farei un torto marcio alle bestie che
non hanno minimamente comportamenti simili.
Saman ha peccato di ingenuità
tornando a casa sua da cui si era
allontanata chiedendo aiuto agli assistenti sociali che l’avevano messa in una
casa protetta. Aveva diciotto anni e non poteva non sapere quale destino avrebbe corso tornando a casa. I suoi genitori ( anche qui la parola non è adeguata )
avrebbero potuto disconoscerla, cancellarla dalla loro vita, far sapere alla
comunità che non avevano più una figlia meritevole delle loro attenzioni salvando
così o capra e cavoli. Hanno pensato invece di ucciderla rivolgendosi allo zio
della povera Saman, Danish Hasnain che non vedeva l’ora di stringere tra le sue
robuste mani l’esile collo della ragazza che spero sia stata afferrata di
spalle per non vedere lo sguardo assassino del suo indegno parente. Dopo l’assassinio
questo essere spregevole invia un messaggio ai genitori di Saman per informarli
che “ il lavoro è stato fatto bene “. Io posso anche comprendere , ma non
giustificare, il delitto di impeto, ma un tale delitto premeditato, con l’acquisto
dei biglietti aerei per fuggire in Pakistan, con la fuga dei partecipanti al
delitto verso la Francia ed altri paesi europei, grida vendetta eppure ci
saranno avvocati di parte o di ufficio che difenderanno questi figuri che
saranno definiti vittime delle usanze tribali. Rito abbreviato, abbuono di tre
anni buona condotta in carcere con le rituali preghiere islamiche cinque volte
al giorno e fra qualche anno potranno uscire dal carcere per punire qualche
altra nipotina restia a convolare a nozze programmate.
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