IL DISSACRATORE DISSACRATO!
Vauro, all'anagrafe Vauro Senesi,
vignettista comunista, dissacratore di professione, crede di essere simpatico
andando in giro per i talk show confondendo il dileggio con la satira. Si
diceva una volta: scherza coi fanti e lascia stare i santi!
Ieri sera nella trasmissione
Dritto e Rovescio di Del Debbio su Rete 4 il nostro dissacratore con un sorriso
beffardo ha preso in giro la Sacra Famiglia e dato che c’era ha dato del pedofilo a Babbo Natale, che più che
essere una persona bonacciona dispensatrice di regali per grandi e soprattutto
per piccoli, rappresenta un simbolo di un momento delizioso.
Un bambolotto nero, raffigurante
Gesù Bambino nel presepe della scuola dell'infanzia ad Azzano Decimo
(Pordenone) ha fatto storcere il naso a molti, me compreso. Se si voleva
mandare un messaggio di partecipazione divina e di accoglienza – sempre per non
disturbare o violentare i sentimenti degli extra comunitari di fede religiosa
diversa – non era necessario allestire un atipico presepe che nulla aveva a che
fare con la nostra storia e le nostre tradizioni. In casa nostra il presepe ha
come nucleo centrale ed indiscutibile San Giuseppe, la Madonna, Gesù Bambino,
bello e biondo, il bue e l’asinello. Ogni altra rappresentazione non può in
nessun caso denominarsi “ presepe “. Gesù Bambino isolato e nero poteva
benissimo esser posto nella bacheca di un partito politico o di un’associazione
leggermente atea!
Nella trasmissione di ieri Mario
Adinolfi sottolineava che la tradizionale composizione di San Giuseppe, la
Madona e Gesù bambino rappresentava la famiglia con un papà, una mamma ed un figlio.
Il vignettista comunista non si è lasciata sfuggire l’occasione per insinuare
la presenza dell’ “” altro “” cioè dello Spirito Santo che secondo lui ha avuto
parte determinante e fisica nella realizzazione del “ terzetto”. Un po’ di
blasfemia gratuita? L’intuizione geniale di un Vauro? Lui ha sottolineato
qualcosa che non mi ha fatto ridere, mentre lui rideva col viso furbetto dello
scopritore di intrallazzi !
Si è parlato poi di Babbo Natale
ed il nostro eroe vignettista comunista lo ha relegato al ruolo di un ciccione
vestito di rosso con la barba bianca e fin qui nulla di strano, ma accostare la
sua figura bonacciona ad un pedofilo rappresenta l’esercizio scarsamente intellettuale
di una persona con seri problemi psicologici a causa di un’infanzia poco felice.
Mi ricorda tanto una maestra che dava ai suoi bimbi la notizia dell’inesistenza
di Babbo Natale, notizia gratuita ed inutile.
In tutto questo bailamme la
responsabilità non è del vignettista comunista ma degli autori della
trasmissione che invitano un tale personaggio conoscendo le sue caratteristiche
di dissacratore di professione specialmente in una trasmissione in cui si
conoscono in partenza i temi. Se si parla di Giggino è facile ipotizzare una
vignetta dissacrante ed accettabile, ma se si parla di presepe e di Gesù
sarebbe stato meglio, molto meglio non invitare il personaggio in questione.
Sullo Spirito Santo ci possono
essere tante storielle da recitare, ma mai in un cointesto di una trasmissione
che affronta temi religiosi come il presepe!
Purtroppo in molte trasmissioni
si invitano personaggi arrabbiati, scurrili, dissacranti giusto per aumentare
gli ascolti a danno delle belle e fruttuose discussioni.
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