OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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martedì 12 febbraio 2019

FESTIVAL E  COMMISARIO MONTALBANO

Parte della storia della conzone italiana nei precedenti festival!

1951 Nilla Pizzi “Grazie dei fiori” - 1954 Giorgio Consolini, Gino Latilla “Tutte le mamme” - 1955 Claudio Villa, Tullio Pane, “Buongiorno tristezza“1958 Domenico Modugno, Johnny Dorelli “Nel blu dipinto di blu“ - 1959 Domenico Modugno, Johnny Dorelli “Piove (Ciao ciao bambina)“ 1964 Gigliola Cinquetti, Patricia Carli “Non ho l’età (Per amarti)“ - 1970 Adriano Celentano, Claudia Mori “Chi non lavora non fa l’amore“- 1977 Homo Sapiens “Bella da morire“ - 1988 Massimo Ranieri “Perdere l’amore“ - 1989 Anna Oxa, Fausto Leali “Ti lascerò“ - 2006 Povia “Vorrei avere il becco“ - 2007 Simone Cristicchi “Ti regalerò una rosa“2011 Roberto Vecchioni “Chiamami ancora amore“ - - 2017 Francesco Gabbani "Occidentali's Karma" - 2018 Ermal Meta e Fabrizio Moro "Non mi avete fatto niente" - 2019 Mahmood "Soldi"

Si è da poco concluso ( e meno male )il Festival di Sanremo, il così detto Festival della canzone italiana che a mio modesto avviso si dovrebbe chiamare il Festival della canzone in Italia dal momento che di italiano ha solo l’intrigo, il sotterfugio e le così dette pastette. ( vedere i servizi di Striscia la notizia ) Ho voluto fare una specie di flashback relativo alle canzoni vincitrici del festival dalla data del suo inizio fino ai giorni nostri. Il mio giudizio è che dopo un periodo di normalità, con canzoni che rispecchiavano lo stile e la tradizione del canto italiano si è inevitabilmente caduti nella smania del cambiamento, nella deliberata opera di disconoscimento dei caratteri fondamentali della nostra storia canora. Nelle canzoni che ho indicato, saltandone molte per ovvi motivi di spazio, ve ne sono alcune che sono addirittura monumenti al bel canto, alla interpretazione ed ai testi che esprimono sensazioni e sentimenti eccelsi. Dopo le canzoni di Nilla Pizzi, Giorgio Consolini, Claudio Villa e soprattutto Domenico Modugno, che interruppe il percorso melodico con la sua celeberrima “ Nel blu dipinto di blu”, arriva il molleggiato che ci fa sapere che se non si lavora è meglio non andare a rifugiarsi sotto le coltri per fare all’amore. Un inno per combattere la disoccupazione. Da allora in poi la maggior parte degli italiani abili ed arruolati si misero in cerca di un posto fisso!! Trovato il posto di lavoro ci si poté dedicare ad altro riscoprendo la bellezza di lei, la sofferenza di perderla e la  volontà di lasciarle come  ricordo una canzone! Infine, con un po’ di nostalgia, arriva Roberto Vecchioni che ci canta “ Chiamami ancora amore”. Insomma un gradevolissimo pentolone di ottimi ed italici sentimenti.
Sul più bello chi ti arriva ? 2017 FRANCESCO GABBANI "OCCIDENTALI'S KARMA" credo in compagnia di uno scimpanzè danzante, - 2018 ERMAL META E FABRIZIO MORO con  "NON MI AVETE FATTO NIENTE" e ci informano che non hanno subito danni di sorta - ed ultimo il nostro Mustafà, scusate volevo dire Mahmood con SOLDI che  inserisce nel testo qualcosa in arabo “Waladi waladi habibi ta'aleena “ Il prossimo anno ci sarà una canzone che nel testo inserirà una piccola frase in cinese antico tipo我愛你我的朋友 che verrà tradotto con “ ti voglio bene amico mio “ che celebrerà un delicato amore omosessuale. ( absit iniura verbis )….La canzone italiana !!!!
Non posso lasciarvi senza dedicare …qualche …..verso al comandante Achille Lauro, scusate non volevo dire comandante. Un elemento pittoresco, tatuato fino nelle palpebre, gracilino, con un paio di occhialini tipo “  2 novembre “ ( chissà come sarà brutto da morto ) con una voce fastidiosa che ha presentato una canzone a dir poco a doppio senso. Per me  il senso era ben preciso: inno alla droga! Roll Royce , pasticca di ecstasy rosa;  ferrai bianca: pillole di MDMA che imitano i marchi delle Case automobilistiche ne esistono diverse e sono tutte potenzialmente letali.




    

FERRAI BIANCA


ROLL ROYCE
Tutti i  personaggi citati nel testo sono passati a miglior vita tra un buco e l’altro e rappresentano il sogno di Achille di finire come loro: occhi sbarrati e schiuma dalla bocca ! Vorrei sapere se chi ha mandato a Sanremo questo personaggio con la sua canzone inno era sobrio oppure in preda a qualche beveraggio super alcoolico !!! Povera canzone italiana!
Un altro “ prodotto televisivo “ che mi ha lasciato semi esterrefatto ( non fatto!) è stato il primo episodio del Commissario Montalbano dell’inarrestabile Camilleri: L’altro capo del filo! Io ero un fan accanito del commissario, ma ieri non ho potuto apprezzare nulla, proprio nulla del primo episodio.  Credo che la nuova serie si basi su due episodi, ma se il prossimo sarà uguale al primo il povero commissario deve andare in pensione se mai approfittando della “ quota cento “.
Ebbene ieri sera il primo episodio della nuova serie del Commissario Montalbano ha avuto secondo il mio modestissimo parere un voto livellato: DUE e facendo uno sforzo TRE.
Un quarto dell’episodio dedicato alla povera gente emigrante, alla loro sofferenza e già questo porta lo spettatore fuori tema perché loro sono ai margini del racconto slegati dagli episodi principali. Improponibile o irreale il suonatore di flauto traverso, musicista del Maggio Fiorentino che una volta toccato il suolo italico pensa bene di scappare e non si sa dove.
Catarrella è un vero clown il cui comportamento bene si addice ad una gag in un circo. Piagnucolone eccessivo. Recupera il gattino della vittima e riporta  graffi al viso che nemmeno un vera tigre del Bengala avrebbe  potuto fargli.
Mimì e Fazio assolutamente marginali. L’ex marito di Elena viene trovato annegato e con le mani legate sul davanti ed il tutto viene riportato come suicidio!!!
Alla fine una signora che Montalbano vuole intervistare senza nutrire per lei il benché minimo sospetto, non si presenta all’appuntamento e lascia una lettera con una dettagliata confessione. Deus ex machina !!
Una vera delusione. Inutile e dannoso il pistolotto iniziale di Camilleri che facendoci passare per scemi, illustrava la complessità della trama dell’episodio. Bellissimo invece lo squarcio della stupenda Sicilia!
Vorrei infine fare un appello al Ministro dell’Interno Matteo Salvini per vietare di rappresentare negli episodi di Camilleri il personaggio Catarrella che ci induce a pensare non certo positivamente nelle forze dell’ordine anni luce lontani dalla rappresentazione clownesca del personaggio stupido e ripetitivo.

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