.......ERCOLINO SEMPRE IN PIEDI
Ieri l’assemblea del fu partito
democratico ha deciso di non decidere e rimandare tutto al 2019 così come ha
stabilito il Granduca di Toscana che si è messo da parte giusto appunto per
prendere la mira e mitragliare i suoi avversari ammutoliti ed increduli.
Più il tempo passa e più mi chiedo
chi è mai questo Renzi, chi lo protegge, chi lo sostiene e per quali motivi
dato che da sempre vige il “ per niente nessun fa niente “. Ci sono sicuramente
enti ed organizzazioni che non possono che nascondersi dietro di lui, dietro al
perdente di successo che sta distruggendo il partito nella palese indifferenza
o impotenza dei suoi dirigenti a lui contrari.
Nell’assemblea non si è parlato –
forse non era la sede adatta – di un esame di coscienza da tutti richiesto, di strategie per riconquistare il minimo sindacale per non sparire del tutto dalla
scena politica italiana, si è assistito alla notte dei lunghi coltelli con il
Granduca che minacciando gridava ai suoi debolissimi scontenti : ci rivedremo a
Filippi e perderete di nuovo. La battaglia delle idee per Renzi è questa:
battaglia per eliminare gli avversari non attraverso l’enunciazione di idee per
il bene del suo partito e dell’Italia bensì per restare unico e supremo duce di
un partito destinato a sopravvivere. Mi sembra la battaglia degli ultimi
giapponesi! In genere si dice “ salire sul carro del vincitore “ ma in questa
tragicommedia mi sembra più realistica la locuzione “ salire o restare sul carro
del perdente. Cui prodest? Vorrei tanto saperlo! Anche il grande Napoleone
Bonaparte dopo Lipsia nel 1813 chiese la pace e abdicò andando in esilio
all'Isola d'Elba! Non volle o non potè godersi le stupende inarrivabili
bellezze dell’isola e della sua dimora costruita come una reggia ritornando poi
a Parigi per riprendere il potere fino al 1815 fino alla seconda storica sconfitta
di Waterloo dopo di che fu esiliato a Sant’Elena. Taccio dei Grandi del passato
più o meno recente che sconfitti una o due volte furono poi esautorati e
mandati per sempre in vacanza. Il Granduca di Toscana è immune da queste
conclusioni e rimane in pista a muovere le pedine dei suoi sudditi in maniera
efficace ed arrogante.

I sui discreti e tentennanti avversari hanno commentato
l’intervento di Renzi all’assemblea di ieri con timidissime parole, quasi a non
volerlo minimamente indispettirlo. Il mite Gentiloni si lasciava andare ad un
patetico «Imbarazzante, Matteo è stato veramente imbarazzante». ( appena sussurrato
ad un paio di amici ); il governatore del Lazio Zingaretti accennava ad un
flebile “ questo non ascolta nessuno, questo non cambia mai” ovviamente
riferito a Matteo!
Se un paio di “ democratici “ fuori
escono dal partito e ne fondano un altro libero ed uguale mi domando perché la
parte eternamente soccombente degli avversari politici del Granduca non vanno
via anche loro per irrobustire le fila dei liberi ed uguali e polarizzare le
anime vaganti di ogni sinistra residuale permettendo in tal modo di facilitare
il congresso dei sudditi renziani da celebrare in una stanzetta monolocale e
non nell’hotel Ergife considerando il numero dei superstiti. Ci sono
stratosferici interessi sia per la permanenza sulla scena polita di Matteo
Renzi e sia per i suoi oppositori incapaci di darsi una mossa come si dice in
gergo. Da sempre chi vince ha sempre ragione, chi perde va a casa, ma questi
concetti non pare possano riguardare la vita politica di Renzi e dei suoi
sudditi!
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