LE OPERE DEL....REGIME !
Questa mattina ho letto della
quinta inaugurazione della stazione ferroviaria di Afragola e già questo fatto
è sorprendente. I politici di turno, indossata la fascia tricolore approntate
le forbici per il taglio del nastro tricolore, letto il roboante e
retorico pistolotto di rito e in concomitanza con l’esecuzione dell’inno
nazionale hanno più volte tagliato il nastro tra gli applausi degli astanti ed il flash
dei fotografi! Tutto questo per ben quattro volte nel passato ed una quinta che si terrà tra pochi giorni. Già alla terza mi sarei
rifiutato di intervenire perchè sarei passato d'emblée dalla storia alle
barzellette. Ma tutto serve per la carriera politica!
Mi sono chiesto dove si trovasse
mai Afragola e mi sono documentato. Cittadina di circa 65.000 anime a circa 18
chilometri da Napoli e per arrivarci occorrono circa 45 minuti traffico
permettendo. Poi ho guardato attentamente le foto della pluri inaugurata
stazione ferroviaria e mi son chiesto se fossimo in Italia, nei pressi di
Sidney o Melbourne o a Dubay. Meraviglie delle meraviglie mi sono trovato in
Italia in quella parte che una volta veniva chiamata “ Campania Felix “!
Complimenti. Bellissima opera!
Ma Afragola aveva tanto bisogno di una siffatta
struttura? Non lo so, ma poi ho visto che la stazione si chiamerà NAPOLI
AFRAGOLA ! Allora sì che serviva, vuoi negare a Napoli una stazione modernissima?
Mai e poi mai!
Una mia fissazione è parlare dell’euro
che dopo la sua introduzione ( nel mercato delle valute e non in altri………posti - intelligenti pauca) ha raddoppiato i prezzi delle merci lasciando invariato l’ammontare degli
stipendi e delle pensioni. Giusto per rinfrescare la memoria un chilo di pane
prima dell’euro costava mediamente 2.000 lire oggi grazie a Dio costa 2 euro
cioè 4.000 delle vecchie e gloriose lire ! Ho detto ciò per le notizie che mi
accingo a darvi!
La stazione amabilmente definita “
LA PORTA DEL SUD “visse la sua costruzione come un calvario: cominciarono a
parlarne 21 anni fa, decisero di costruirla nel 2003 e nel 2008 doveva essere
finita. L'inaugurazione precedente si tenne a luglio del 2015 e in
quell'occasione Vincenzo De Luca fu perentorio: "Questa non è la quarta
inaugurazione, è l'ultima". La Corte dei conti: "È un investimento
decisamente eccessivo. Sarà davvero dimensionata al reale numero di viaggiatori
che la useranno? "
Il costo di tale faraonica opera è
stato di 70 milioni di euro pari a circa 135 miliardi delle vecchie lire!!! E come
diceva il grande Totò: e io pago !
Parlando di opere faraoniche per
via dei costi mi sovviene del ponte di Santiago Calatrava a Venezia zeppo di
errori di costruzione con le rive che si danneggiano, con i gradini di vetro
che, chiaramente scivolosi nei giorni di pioggia, provocano una marea di cause
civili per risarcimento danni al ricchissimo!?!?!?!? Comune di Venezia. Tale opera a mio sommesso avviso non ci azzecca niente ( Di Pietro docet ) con lo stile architettonico della perla dell’Adriatico.
Ma va bene così, presto i veneziani e soprattutto
gli inglesi che ci hanno deriso per via del ponte se ne faranno una ragione ed
accetteranno anche questa opera il cui
progetto venne regalato dall'architetto alla città! Regalato? Forse, ma i costi sono e saranno tutti sopportati dai cittadini.
L’opera tuttavia è diventata un
monumento allo spreco grazie al suo costo, valutato intorno agli 11,3 milioni
di euro a cui vanno aggiunti altri 1,8 milioni di euro per l’ovovia costruita per facilitare
la traversata dei diversamente abili.
Trasformiamo i costi in lire: per
la costruzione : circa 22 miliardi delle vecchie lire e per la manutenzione si
prevede una spesa media annua di circa 150 mila euro! La manutenzione
ordinaria, che dovrà essere eseguita per sempre, avrà un costo che supera i 50 mila euro
l'anno.
Non era meglio fare un ponte di barche oppure
una struttura in ferro tipica della prima guerra mondiale? Scherzo ovviamente!
Se chi ha autorizzato questa spesa avesse pagato con i soldi propri quasi sicuramente anzi senza quasi il progetto dell’opera sarebbe stato
restituito con un biglietto di ringraziamento con l’aggiunta di un semplicissimo
” grazie ma non ci interessa”
Una terza opera monumentale sia per
la struttura che per il costo è la Nuvola di Roma opera dell’archistar Massimiliano
Fuksas.
Vittorio Sgarbi che di arte se ne intende parlando dell’opera così’ la
descrive:
“”I vasti spazi rettilinei hanno
una freddezza ospedaliera e un monumentalismo funerario da sacrario più che da
fiera, una estensione commemorativa di epoche e stili del passato che li
assimilano a Redipuglia e rendono le presenze umane fantasmi come gli uomini
magrittiani, allineati in militaresche processioni sulle pareti della Nuvola””!
Dimenticavo del costo: 467 milioni
di euro pari alla cifra astronomica di circa 900 miliardi di vecchie lire!! E ciliegina
sulla torta ""la Corte dei Conti giudicò la cifra milionaria dell’ onorario all’archistar «al di là di ogni più estensivo
riferimento alla tabelle professionali, eccessiva e sproporzionata""».
Insomma queste opere dovrebbero
essere affidate più che a politici e loro amici a qualche persona che eccelle nella
tirchieria non disgiunta da considerazioni sulla effettiva necessità di tali
opere mostruose per via dei costi inizialmente forse accettabili, ma che alla fine risultano
incredibilmente ed inaccettabilmente onerosi!
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